[Area] prima gli onesti, italiani o non

thorgiov thorgiov a libero.it
Lun 8 Apr 2019 17:07:27 CEST


Ogni tanto ritorna il racconto scritto da Ennio Flaiano nel 1954, "Un 
marziano a Roma ". Ritorna nel senso che si opera un rinvio al filo 
narrativo di quel libro.  Ora, tu parli di rispetto delle regole come 
criterio principe per la concessione della cittadinanza. Ma non ti 
accorgi che adottare un criterio meritocratico significa negare in 
radice la riforma, auspicata anche da molti iscritti a questa lista, e 
immagino anche da te, dello ius soli ? Cos'altro è lo ius soli se non un 
meccanismo automatico di acquisizione della cittadinanza, a prescindere 
da ogni valutazione discrezionale, al ricorrrere di determinati 
presupposti, che non si esauriscono nel solo fatto di nascere in un 
determinato territorio ma che in ogni caso nulla hanno a che vedere con 
il merito ? Proprio quello che scrivi è l'ennesima conferma che è di 
molto preferibile il criterio attuale.

FELICE   PIZZI   ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )

Il 07/04/2019 16:57, Pasquale Profiti ha scritto:
> Ho cercato di trasporre in un articolo comparso sui quotidiani locali 
> del Trentino Alto Adige, un ragionamento che normalmente propongo come 
> schema di dialogo con gli studenti. Lo scopo è divulgativo, quindi è 
> comprensibile se lo troverete banale. E' anche lungo; dubito quindi 
> che lo leggerei se fossi al vostro posto. Buon impegno a tutte/i.
>
> Immaginiamo un extraterrestre che nulla sappia di come si organizzano 
> gli uomini sul pianeta terra. Gli riveliamo che gli esseri umani 
> vivono tra di loro separati: esistono gli Stati, comunità di uomini 
> separate le une dalle altre. E lo provochiamo, questo extraterrestre, 
> per vedere se è intelligente; gli diamo una matita in mano e lo 
> esortiamo a redigere una cartina geografica che segni i confini di 
> questi Stati, sulla base della sola osservazione degli esseri umani. 
> Cosa dovrebbe guardare, questo nostro extraterrestre, per arrivare a 
> redigere una cartina che riproduca più o meno fedelmente la situazione 
> attuale della divisione tra comunità statali?
>
> La lingua porterebbe parecchio fuori strada, grandi errori 
> commetterebbe il nostro extraterrestre: britannici e statunitensi 
> starebbero insieme, come austriaci e tedeschi, quasi tutta l’America 
> latina sarebbe raggruppata e collegata alla Spagna. E, immagino con 
> qualche loro dispiacere, i ticinesi sarebbero annessi all’Italia.
>
> Gli stili di vita o la religione sarebbe fonte di errori anche più 
> evidenti.
>
> La faccio breve: il criterio più preciso è quello delle regole. Se 
> osservasse quali regole dovrebbero rispettare le varie comunità, la 
> cartina si approssimerebbe alla realtà. Il siciliano ed il valdostano, 
> il trentino ed il calabrese, hanno la stessa Costituzione, lo stesso 
> codice penale, identico codice civile e così via. Costoro vivono, 
> dovrebbero vivere, secondo le stesse regole, quantomeno quelle 
> fondamentali del vivere comune.
>
> Ecco, le regole identificano le comunità perché ambiscono a descrivere 
> le modalità comportamentali nei rapporti interpersonali. Qualcuno 
> direbbe che il tratto distintivo è la “obbedienza” alle stesse regole 
> di comportamento. Il termine rispetto mi piace di più di quello di 
> obbedienza, perché la vera legalità è primariamente alimentata dal 
> rispetto della regola, per come viene creata e per le finalità che si 
> prefigge: creata a seguito di un processo democratico e finalizzata a 
> soddisfare il bene pubblico.
>
> L’extraterrestre contento di aver capito esclamerebbe: bene, se allora 
> io vengo sulla terra, ad esempio da voi in Italia, e rispetto le 
> vostre leggi, allora appartengo al vostro Stato, vero? E chi non 
> rispetta le regole viene buttato via, confermi?
>
> Mio caro extraterrestre non è così, né per l’una, né per l’altra delle 
> questioni. Io sarei cittadino italiano, così si dice, anche se fossi 
> mafioso, evasore fiscale, frodatore di soldi pubblici dati ai partiti 
> politici ed invece utilizzati per fini personali, per fare qualche 
> esempio di condotte che massimamente violano i principi dello stare 
> insieme qui da noi. L’importante è che i miei genitori siano italiani 
> o abbia degli antenati italiani. Per te invece, se anche ti comporti 
> bene, se anche paghi le imposte, rispetti le nostre regole e finanche 
> se sei nato da noi, devono passare molti anni prima di poter 
> conquistare questa cittadinanza; e non è detto che tu ce la farai con 
> certezza.
>
> Però, caro extraterrestre, non crederci del tutto irragionevoli. 
> Dobbiamo essere concreti. Se tu arrivi oggi, senza preavviso, insieme 
> a molti altri, non conosci la nostra lingua, le nostre regole, non sai 
> fare un lavoro o non lo trovi, potrai anche avere tutte le buone 
> intenzioni iniziali, ma per te sarà più difficile di me rispettare le 
> nostre regole: di che vivi? Come farai a procurarti da mangiare? Dove 
> dormirai? Per questo bisogna essere cauti, gestire bene chi entra nel 
> nostro Stato, perché devi trovare le condizioni non dico ideali, ma 
> sufficienti per poterti inserire e trovare non difficile rispettare le 
> nostre regole. I flussi, così si dice, di coloro che entrano, devono 
> essere gestiti. La teoria è una cosa, la pratica un’altra, caro mio 
> extraterrestre.
>
> Ancora una volta contento di aver compreso qualcosa in più, 
> l’extraterrestre commenterebbe con soddisfazione: adesso ho capito 
> perché mentre vi osservavo per capire i vostri confini, sentivo molti 
> che continuamente ripetevano: “/prima gli italiani”/, oppure “/sono 
> gli italiani che mi pagano lo stipendio”/ ed ancora “/gli stranieri 
> rubano il posto di lavoro agli italiani”/.
>
> Uhm…., su questo, caro amico, ti devo dire che ti prendono un po’ in 
> giro. Sinceramente tra un italiano che ruba l’IVA che io gli pago o 
> spende i soldi del finanziamento ai partiti per se stesso ed uno 
> straniero che paga tutte le imposte e si comporta bene, io preferisco 
> avere come concittadino quest’ultimo. Per chi ha voglia di informarsi, 
> è pacifico che gli stranieri che abbiamo accolto, che, come noi 
> diciamo, sono regolari sul territorio, danno alle nostre disastrate 
> casse pubbliche più di quanto noi spendiamo per loro; e sempre questi 
> “/stranieri regolari/” non delinquono molto di più degli italiani. 
> Quindi costoro pagano gli stipendi anche ai ministri o ai magistrati 
> non di meno, e forse anche di più, che gli italiani, pur rimanendo 
> stranieri. Qui si, vale quanto ci siamo detti all’inizio: loro e i 
> loro figli che nascono in Italia, forse dovrebbero essere concittadini 
> come gli altri onesti italiani; certamente dovrebbero esserlo di più 
> degli italiani disonesti. Invece che prima gli italiani, il motto 
> dovrebbe essere “/prima gli onesti, qualunque nazionalità essi 
> abbiano/”. Se questa fosse stata la regola, mio caro extraterrestre, 
> tutti noi che oggi viviamo in questo territorio che si chiama Italia, 
> staremmo certamente meglio di quanto invece stiamo oggi.
>
> _______________________________________________
> Area mailing list
> Area a areaperta.it
> http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20190408/b83ea5c4/attachment.html>


Maggiori informazioni sulla lista Area