[Area] Medel- 23 maggio: giornata di "allerta per la Giustizia"

Mariarosaria Guglielmi mariarosaria.guglielmi a giustizia.it
Gio 23 Maggio 2019 10:24:05 CEST


Medel ha negli anni documentato e denunciato tutti gli eventi che hanno
segnato l’involuzione del quadro democratico in Turchia: una legislazione
penale autoritaria (soprattutto per i reati di opinione), la lunga
carcerazione preventiva, la mancanza di una effettiva separazione di poteri,
l’interferenza dell’esecutivo sulla libera stampa, testimoniato anche
dall’arresto di moltissimi giornalisti, la destituzione- sin dal 2013- di
giudici e pubblici ministeri. 

 

Nel giorno dedicato all’ ”allerta per la Giustizia”, Medel pubblica un
e-book che raccoglie i messaggi arrivati dalla Turchia dopo il tentativo di
colpo di Stato del luglio 2016, tradotti in 12 lingue. I messaggi , inviati
da magistrati in procinto di essere arrestati o appena rimessi in libertà
provvisoria, e dai loro congiunti, sono la testimonianza drammatica di quei
giorni e di quegli eventi
(https://medelnet.eu/images/2019/2019_05_19_v2_MEDEL_PDF_ALL.pdf)

 

Molti messaggi danno conto della sommarietà delle accuse, dell’inosservanza
delle più elementari  garanzie processuali; altri richiamano la
giurisprudenza della Corte EDU, a dimostrazione di quanto profondamente sia
avvertita dagli attori della  giurisdizione - magistrati e avvocati – l’
appartenenza ad una comunità di diritto sovranazionale, fondata sul primato
dei diritti e di valori  universali. Una testimonianza che ci ricorda
l’importanza di un impegno comune di tutta la magistratura in difesa dei
diritti fondamentali, dell’indipendenza della Giustizia e di tutti i
principi dello Stato di diritto.

 

Mariarosaria Guglielmi, Gualtiero Michelini, Carlo Sabatini

 

 

 

 

Lettere dai magistrati turchi

23 MAGGIO – Giornata di sensibilizzazione per l’indipendenza della giustizia
in Europa 

Nel ricordare la data dell'assassinio di Giovanni Falcone da parte della
mafia nel 1992, MEDEL ha dichiarato il 23 maggio giornata di
sensibilizzazione per l'indipendenza della giustizia in Europa. In questa
data siamo invitati a riflettere sulla necessità di una giustizia
indipendente ed effettiva in tutta Europa e sulla sua importanza per la
salvaguardia dei diritti fondamentali e delle libertà dei cittadini europei.

Segnali molto sinistri sono sorti in tutta Europa negli anni recenti, dentro
e fuori l'Unione europea. Tuttavia, in nessun luogo come in Turchia siamo
stati testimoni di una campagna orchestrata e premeditata per distruggere
completamente l'indipendenza del giudiziario e lo Stato di diritto. Dal
tentativo di colpo di stato del 15 luglio 2016, tutti i magistrati e
avvocati che avevano lottato costantemente per una giustizia indipendente
sono stati perseguiti, arrestati, destituiti ed hanno visto le loro
proprietà confiscate senza alcun giusto processo e senza alcuna garanzia di
difesa.

YARSAV, la libera associazione dei magistrati - membro di MEDEL - è stata
cancellata in via amministrativa (una decisione che MEDEL non riconosce) e
il suo presidente, Murat Arslan (vincitore del Premio Vaclav Havel per i
Diritti Umani 2017) è stato destituito e arrestato, e condannato nel gennaio
2019 a 10 anni di reclusione, dopo un processo in cui tutti gli standard
basilari di un processo penale giusto sono stati violati.

In questi anni, MEDEL ha ricevuto molti messaggi da colleghi, parenti e
altre fonti, che riportavano cosa stava accadendo ai magistrati in Turchia.
Con la collaborazione delle associazioni che la formano, MEDEL pubblica oggi
un e-book con una selezione di queste lettere, tradotta in 12 lingue. Questi
messaggi, raccolti senza commenti e modificazioni (a parte renderli anonimi)
sono un'impressionante testimonianza dell'incredibile accelerazione della
caduta dello Stato di diritto in Turchia.

Fino a quando un solo giudice o pubblico ministero turco sarà detenuto per
la sua battaglia per una giustizia indipendente, nessun giudice o pubblico
ministero in Europa potrà sentirsi completamente libero e indipendente.

Come Murat Arslan ha detto nel suo discorso in occasione della consegna del
Premio Vaclav Havel per i Diritti Umani: “Vi sto parlando da una prigione in
un paese dove lo Stato di diritto è sospeso, che sta andando molto lontano
dai valori democratici, dove i dissidenti sono messi in silenzio, i
difensori dei diritti umani, i giornalisti, le persone che richiedono pace,
le persone che gridano che i loro figli non dovrebbero essere etichettati
come terroristi e imprigionati (…) Il prezzo che stiamo pagando aumenta la
nostra fiducia nel futuro, quando lo Stato di diritto e la democrazia
ritorneranno”. 

23 maggio 2019 

Il Bureau di MEDEL (Magistrats Européens pour la Démocratie et Les Libertés
)

 

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