[Area] Sull’intervista di Antonello Racanelli

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Lun 27 Maggio 2019 14:19:30 CEST


SULL’INTERVISTA DI ANTONELLO RACANELLI 

 Il segretario di Magistratura indipendente, Antonello Racanelli, trova
«inopportuno» che Magistratura democratica intervenga su «tematiche
squisitamente politiche» come l'immigrazione e la legittima difesa. 

Per celebrare il _revival_ dell'illusoria e fuorviante "apoliticità"
della magistratura, sceglie le colonne del giornale _La Verità_,
quotidiano stabilmente schierato su posizioni politiche filo-governative
e nel quale la vicenda migratoria è trattata nell'ambito di una rubrica
dal titolo _Cronache dell'invasione_, con inviti a «rinchiudere o
spedire in un'isola chi è in attesa di espulsione». 

Lo stesso Racanelli non perde l'occasione per manifestare apprezzamenti
per la proposta di abrogazione dell'abuso di ufficio (nonostante gli
accordi internazionali sul tema che vincolano il nostro Paese a
mantenere e rafforzare i controlli sui reati spia della corruzione),
sicché nella sua ottica sarebbe neutrale esprimersi a tutela dei diritti
forti e politico a favore di quelli deboli. 

Non occorre avere poi grande memoria per ricordare come, nelle vicende
connesse al caso Peveri, il segretario di Magistratura indipendente
avesse sentito la necessità di difendere le parole del Ministro
dell'interno fuori dal carcere di Piacenza e si fosse dissociato dalla
seria difesa delle prerogative costituzionali della magistratura operata
dall'allora Presidente dell'Anm, Francesco Minisci. 

Temiamo, dunque, che al «_leader_ dei magistrati moderati» - così
presentato dal quotidiano - più che la scelta di intervenire, non
piaccia il contenuto degli interventi di Magistratura democratica. Non
vorremmo assistere all'ennesimo _déjà vu_ della predicata apoliticità
sposata a una sostanziale omogeneità alle posizioni della maggioranza di
Governo e a un modello di magistrato mansueto e ancillare. Insomma, si
può fare politica, ma a patto che coincida con le posizioni
dell'Esecutivo. 

In uno scontro generato a freddo con Magistratura democratica, inoltre,
il segretario di Magistratura indipendente, peraltro procuratore
aggiunto di Roma, come ricorda lo stesso giornale, invece di lasciare la
questione alle riflessioni e al confronto dei consiglieri, entra a gamba
tesa nella vicenda della nomina del procuratore di Roma, dimenticando
che le valutazioni enunciate riguardano la scelta, da parte del Csm, del
suo futuro dirigente. 

Per quanto ci riguarda, comunque, se fare politica significa partecipare
al dibattito sui diritti, ci assumiamo il compito di farla. 

Perché si può e si deve essere neutrali e indipendenti rispetto alle
parti, siano forti o deboli, famose o sconosciute, ma non si può che
essere fedeli «all'indirizzo politico fondamentale della Costituzione»,
come la magistratura associata ha compreso fin dal 1965 e dalla
relazione di Giuseppe Maranini al Congresso di Gardone. 

Sempre meglio ricordarlo. 

27 maggio 2019 

L'Esecutivo di Magistratura democratica 

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Magistratura democratica
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