[Area] I: ESITO ASSEMBLEA GENOVA

[Lucia Vignale]

ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI

DISTRETTO DI CORTE DI APPELLO DI GENOVA


I magistrati del distretto di Corte d'Appello di Genova

Riuniti in assemblea

preso atto delle notizie che stanno emergendo dalla stampa nazionale secondo cui si è tenuto più di un incontro segreto tra due consiglieri del CSM (Lepre e Cartoni), due parlamentari (Ferri, magistrato in aspettativa e Lotti, imputato in un processo pendente presso il Tribunale di Roma) e un magistrato della Procura di Roma (Palamara) per discutere della nomina del Procuratore di Roma e, parrebbe, di altri uffici giudiziari;

preso atto che tali fatti, ad oggi  non smentiti dagli interessati, sono di gravità inaudita in quanto creano inaccettabili rapporti tra ambienti politici e giurisdizionali, riguardando soggetti imputati e portatori di interessi personali nella nomina del procuratore di Roma e dei dirigenti di altri uffici giudiziari;

ferma la presunzione di innocenza che vale per tutti, ritengono prioritaria la difesa dell'istituzione che ha assicurato per sessanta anni la autonomia e l'indipendenza della magistratura;

ritengono tali condotte totalmente incompatibili con la prosecuzione dell'incarico di consigliere del CSM da parte dei due colleghi Lepre e Cartoni e di qualunque altro magistrato che dovesse risultare coinvolto in analoghe condotte: ne chiedono pertanto le dimissioni dal Consiglio Superiore, seguendo la apprezzabile scelta del consigliere Spina, ritenendo insufficiente l'autosospensione.

Evidenziano la necessità di un profondo rinnovamento morale nelle condotte dei singoli e la adozione di procedure e prassi totalmente trasparenti che facciano del Csm una casa di vetro;

rifiutano ogni rapporto con centri di potere esterni alla magistratura che vogliano interferire sulle nomine degli uffici direttivi: tali legami indignano profondamente i magistrati italiani che ogni giorno vogliono solo servire i cittadini svolgendo la loro funzione con dedizione ed onore;

auspicano che il CSM, da subito, adotti criteri rigorosi nella gestione delle nomine degli uffici direttivi, a cominciare dal rispetto del criterio cronologico di scopertura della sede, adottando ogni soluzione già prevista dalla normativa secondaria.

Come magistrati iscritti alla Anm pretendiamo una seria assunzione di responsabilità da parte di chi ha tradito sia la fiducia di tutti i magistrati che li hanno eletti sia l'istituzione consiliare di cui fanno parte.

Chiediamo a chi si occupa delle indagini penali di procedere con celerità all'accertamento dei fatti.

Scegliamo di impegnarci nella nostra associazione per rimuovere metodi e prassi sbagliate e difendere l'indipendenza del potere giudiziario che non è un privilegio di pochi ma una garanzia di tutti.

Genova, 4 giugno 2019

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