[Area] Fw: R: Una storia sbagliata

Oscar Magi oscar.magi a giustizia.it
Ven 14 Giu 2019 11:49:56 CEST


Una storia sbagliata
”… anche se voi vi credete assolti  siete lo stesso coinvolti  “.
E invece le parole di Faber mi sembrano le sole adeguate a sottolineare la gravità, anzi la drammaticità del momento che stiamo vivendo, come uomini e come magistrati.
Perchè, volenti o nolenti, colpevoli o innocenti , siamo con certezza tutti coinvolti in questa sorta di “ debacle” morale che sta travolgendo la magistratura associata.
Perchè il sistema che abbiamo ( hanno?) costruito nel corso di questi ultimi anni  è un sistema ( dal greco sùstema, riunione, complesso ) che ha dimostrato, nei fatti, non solo di non funzionare in modo corretto, ma, anzi, di funzionare benissimo ma in modo scorretto e clientelare.
Conta poco il fatto che la maggior parte di noi non abbia “ collaborato” fattivamente alla degenerazione ( not in my name !), ma conta, invece, tantissimo l’altro fatto che moltissimi tra noi si siano “ adeguati” al sùstema , accettandone passivamente le regole, scritte e non scritte,  e quindi consentendone la perpetuazione.
Intendiamoci, anche io, come Maurizio Cerrato e come tantissimi altri, mi sento sicuramente più vittima che colpevole , avendo anche io sempre operato ( o, perlomeno, ho sempre creduto di operare) rispettando le leggi e la Costituzione ed impegnandomi a favore dei più deboli ; ma, ex post naturalmente, evidentemente non ho fatto abbastanza per contrastare le derive personalistiche e clientelari che, con tutta evidenza, mi scorrevano sotto gli occhi ( e quindi sotto gli occhi di tutti) e che, lentamente, hanno fatto traboccare il vaso fino ad arrivare alla situazione odierna.
Situazione che non si esprime soltanto negli ipotizzati episodi di corruttela personale che , sebbene gravissimi, non sono che la punta di un iceberg ancora tutto da esplorare ( si veda l’articolo di Bonini su Repubblica di ieri, articolo la cui lettura fa venire i brividi a chi ancora non li aveva provati ).
Per la verità, devo dire di non essere particolarmente ottimista : le attuali declamazioni di estraneità (quando non di santità)  e le invocazioni al rispetto delle regole credo che lascino il tempo che trovano.
Occorre, al più presto, modificare radicalmente il sistema in modo tale da limare in modo consistente la discrezionalità del CSM nella indicazione dei dirigenti degli uffici , anche ( alla fine perchè no?) accettando il sistema del sorteggio tra un numero fisso di persone interessate ed in possesso dei requisiti di anzianità e merito ritenuti sufficienti .
Sono, invece, contrario all’elezione dei componenti togati del CSM con lo stesso metodo: l’art. 104 della Costituzione mi pare che non lasci alternative all’attuale sistema.
So di dire una specie di eresia , ma, alla fin fine, in quale altro modo ( se non tornando alla famosa anzianità senza demerito) può evitarsi il gioco correntizio e clientelare nella nomina dei dirigenti ?
Certo, sarebbe una sconfitta , ma , talvolta, come diceva un vecchio saggio “ si impara più dalle sconfitte che dalle vittorie”.
E, talvolta, bisogna avere il coraggio morale di ammettere gli errori e di fare in modo che non si ripetano.
Un caro e sconsolato saluto.
Oscar Magi 

From: Maurizio Cerrato 
Sent: Wednesday, June 05, 2019 11:23 AM
To: area a areaperta.it ; inmovimento a yahoogroups.com 
Subject: [Area] R: Una storia sbagliata

No. 

Io non mi sento coinvolto nel senso della canzone di de Andrè, come corresponsabile. Io mi sento vittima. 

Come iscritto all’ ANM. 

Come magistrato che ha cercato con i suoi limiti di rispettare nel proprio ufficio le Leggi e la Costituzione. 

Come uomo che ha sempre creduto nell’impegno in favore dei più deboli.

 

Saluti.

Maurizio Cerrato.

Sostituto Avezzano 

 

 

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Giuseppe Bellelli
Inviato: martedì 4 giugno 2019 13:36
A: nuovarea a nuovarea.it; area a areaperta.it; inmovimento a yahoogroups.com
Oggetto: [Area] Una storia sbagliata

 

“ Uomini e donne di tribunale”     , così    Fabrizio De André   in ‘ Nella mia ora di Libertà' chiama  i  giudici ed i  magistrati.  Li troviamo    in molte   sue    canzoni  , 

dove     compaiono   spesso  anche   imputati  e secondini,   gendarmi e  prigioni,  condannati a cinquemila anni più le spese  o  al patibolo  .

   Da magistrato che ama  De André,   avevo  il vezzo di piccole     citazioni  in atti e requisitorie,   prendendo  in prestito  da Faber   parole    ed immagini  

In questi giorni,   pensando  ai danni   incalcolabili che deriveranno  dall’esplosione  della camera magmatica  del  vulcano ,    ascolto ancora De André   ..

ed   immagino di   sentirmi  dire  un giorno   da  un    reo   di  furto o  corruzione,   come    nel Testamento di   Tito,       “ma io , senza legge,  rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio”; 

ancor    più marcato però,    è   ritornello della   Canzone del Maggio che mi riecheggia  in mente ”… anche se voi vi credete assolti  siete lo stesso coinvolti  “.

    

  Giuseppe Bellelli



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