[Area] R: Un atto di coraggio e di dignità

Dott. Marco Patarnello marco.patarnello a giustizia.it
Lun 17 Giu 2019 15:39:21 CEST


Per qual che vale, la lettera mi sembra lontana del tutto da qualsiasi spirito positivo e dalla volontà di segnare un cambiamento positivo. Mi pare distruttiva e autodistruttiva, nel senso e nello spirito, ancor prima che nelle parole e nella direzione. Una sorta di cupio dissolvi di cui non capisco il senso. Anzi si.

Credo (e spero) che sia quanto di più lontano dalla firma che reca.

 

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di andreale
Inviato: lunedì 17 giugno 2019 15:25
A: Area a areaperta.it
Oggetto: [Area] Un atto di coraggio e di dignità

 

 

 

 

 

Inviato da smartphone Samsung Galaxy.

 

 

Mi sono immaginato una lettera indirizzata agli attuali Consiglieri del CSM da parte della ‘base’ degli associati  ANM ed anche dei magistrati non iscritti . Ve la sottopongo.

 

Cari Consiglieri ,

vi chiediamo  un atto di coraggio e di dignità.

Prima di rivolgerci al Presidente della Repubblica, riteniamo doveroso tentare anche questa strada.

Mai come oggi l'immagine del Consiglio Superiore della Magistratura , della sua componente togata e di tutto l'Ordine giudiziario ,  risulta infangata dalle notizie sui procedimenti penali disciplinari e deontologici apertisi a seguito delle indagini condotte dalla Procura di Perugia.

Le assemblee ANM, che sono la voce dei magistrati associati, hanno chiaramente e sonoramente preteso un passo indietro da parte dei colleghi coinvolti.

Nel loro caso esso è stato dettato dai fatti che li hanno coinvolti e che hanno screditato la loro immagine e quella della  istituzione che incarnavano . 

Crediamo necessario, però, che un passo indietro lo facciate anche Voi. 

Non perchè Vi riteniamo direttamente interessati  a quelle condotte, ma perché  ne è rimasto compromesso  e complice l'intero sistema del quale fate parte, per il quale siete stati eletti, ossia quello  nel quale le correnti della magistratura hanno preso il sopravvento per brigare  su ogni incarico, prescindendo da criteri meritocratici e trasparenti. 

Non vogliamo chiedervi quante e quali volte abbiate potuto anche Voi trasgredire, durante  questo anno di attività consiliare, il divieto posto dall'art. 10 del codice etico  dei magistrati, a causa di pressioni,  telefonate, indicazioni ricevute da esponenti  delle correnti o direttamente dai colleghi volte a condizionare la vostra decisione.

Piuttosto ci interessa ribadire che oggi è in crisi la stessa attività consiliare.

Le vostre deliberazioni  - anche quelle passate-  rischiano di esser sempre interpretate come il frutto di accordi dei gruppi di  (ex) maggioranza (Unicost ed MI) o di nuove ‘maggioranze’ (sic!) tra correnti e non possono avere la credibilità necessaria per essere accettati dalla collettività dei magistrati e dal corpo sociale.

Analogamente , ci riferiamo ai consiglieri di Autonomia ed Indipendenza, richiediamo a Voi, che avete denunciato nei vostri programmi le spartizioni e le lottizzazioni correntizie, la vicinanza alla politica,  i rischi di tradimento delle apparenze di imparzialità nello svolgimento delle attività del CSM, di prendere atto che è stato scoperchiato quel vaso di Pandora da voi denunciato ,  che avallare le auto-sospensioni  dei consiglieri  non è stato comprensibile ai più e che  il vostro silenzio dopo le dimissioni di consiglieri degli  altri gruppi possa essere inteso un complice calcolo di convenienza in considerazione dell'arrivo di due vostri (sic!) nuovi rappresentanti , capaci di ribaltare la maggioranze politiche (sic!) che occupano indebitamente l'autogoverno di tutti i magistrati.

Quanto ai colleghi di Area, ipocrita e finta sarebbe qualsiasi campagna moralizzatrice di una magistratura , il cui associazionismo e le cui istituzioni in questi anni sono sempre stati guidati  da una maggioranza della quale i detti gruppi hanno fatto parte, godendo persino, per un congruo periodo di tempo, del collateralismo con il governo di turno.

Anche a voi chiediamo di fare un passo indietro.

Dimettetevi tutti, con dignità e coraggio.

Dichiarate la vostra disponibilità a svolgere le funzioni di ordinaria amministrazione, fintanto che il Parlamento non vari la riforma della legge elettorale per il CSM.

Avvisate il Presidente del CSM che siete immediatamente pronti a rimettere il mandato  per senso di responsabilità e di onore nel momento in cui Egli indirà le  nuove elezioni.

Soltanto così darete un segnale di speranza ai giovani ed ai meno giovani colleghi, ma soprattutto ai cittadini smarriti ed anche sfiduciati nella Istituzione che rappresentate .

Sarà anche un modo per impedire che possa verificarsi quanto ieri auspicato da un giornalista come Saverio Lodato , che ha esortato le toghe per bene ad insorgere  ed a fare sentire la propria voce, a denunciare "lo schifo, le camarille, le sporche alleanze con una politica squallida" ed a rivendicare  il ruolo e la  funzione magistratuali. 

Ve ne saremo eternamente grati.

 Firmato : “La stragrande maggioranza di magistrati onesti”

 

Pensate che qualcuno la possa leggere?

Andrea Reale

 

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