[Area] R: R: Csm, fermare la guerra per bande

Paolo Giovagnoli paolo.giovagnoli a giustizia.it
Lun 1 Lug 2019 13:14:14 CEST


E' strano il ragionamento di Ardigò, tutto formale, teorico, lontano dalla realtà;  mi pare trascuri l' aspetto principale della vicenda: Ferri e Palamara, avevano un ruolo nell' organizzare le maggioranze per le nomine dei capi degli ufficio perché erano dei capi corrente, persone, riconosciute dai consiglieri in carica del Csm come molto influenti nel determinare la loro elezione a membri del CSM e per questo in grado di influire sul voto degli appartenenti alle correnti consiglieri del CSM, che potevano costituire le maggioranze che decidevano le nomine.

Non credo che questo si possa negare o ignorare. Le correnti c' entrano molto nella vicenda negativa scoperta, che consiste nel fatto che i capi degli uffici non sono scelti in base alla loro capacità di contribuire al buon  andamento dell' ufficio, ma in base al modo in cui possono influire su processi e indagini importanti per coloro che (essendo di fatto dei capi corrente) orientano le maggioranze nel Csm. Se le correnti della magistratura vogliono continuare ad esistere come gruppi culturali, dovrebbero contribuire a riformare il sistema elettorale, in modo tale che non siano più Ferri e Palamara o altri loro epigoni a decidere chi verrà eletto consigliere del CSM. Paolo Giovagnoli

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Da: Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di PM Ardigò <mario.ardigo a giustizia.it>
Inviato: lunedì 1 luglio 2019 12:19
A: Area a areaperta.it
Oggetto: [Area] R: R: Csm, fermare la guerra per bande

Caro Andrea,
il negazionismo è doveroso nei confronti di versioni dei fatti non corrette.
Nonostante le estrapolazioni frettolose, il nostro correntismo in quella vicenda, per ciò che è emerso finora, non c’entra nulla.
 I membri del CSM che si sono autosospesi / dimessi non rivestivano cariche nel nostro associazionismo e nemmeno le altre persone, che, a quello che si è saputo, erano presenti. Questi sono fatti.
La corrente che è stata più danneggiata è quella che, in ogni caso, avrebbe espresso il capo della Procura di Roma. I membri del CSM da essa espressi, nel partecipare alla famosa riunione ad ora tarda, hanno violato chiare e drastiche disposizioni dello statuto del loro gruppo che vietano in modo assoluto commistioni tra l’associazionismo di categoria e la politica. Leggere per credere. Magistratura Indipendente si chiama così proprio per un particolare impegno di indipendenza dalla politica.
 I fatti dello scorso maggio, per quello che si è saputo, esprimono più che altro un problema della politica, non del nostro associazionismo, e semmai dei membri del CSM che hanno accettato di farsi convocare dalla politica in quella riunione, in una sede non propria per discutere con la politica del tema della successione a capo della Procura di Roma.
 L’addebito che può farsi al nostro associazionismo, in particolare ai dirigenti dei nostri gruppi, è di non essere riusciti a prevenire la cosa, semmai ne avessero avuto sentore. Chi altri, oltre ai partecipanti, era informato di quella  riunione tra membri del CSM, politici ed un ex presidente ANM? Questo per ora non si sa.
 Dai colleghi dell’associazionismo è stata manifestata la consapevolezza della debolezza (non della forza) che in quest’occasione  è stata espressa dai nostri gruppi. L’elemento forte è stato quello politica, quello che ha convocato, non chi si è lasciato convocare. Nella politica non ho colto alcun elemento di critica /autocritica, come se fosse normale che, chi debole si fa, la politica se lo mangia, anche se si tratta di importanti istituzioni pubbliche. Questo però contrasta, credo, anche con la gran parte degli impegni statutari delle varie formazioni politiche correnti. Può essere visto come espressione di un azzardo morale. Mi piacerebbe che la politica raggiungesse un’intesa, senza distinzione di azioni, nell’interesse  del bene pubblico: nessun politico deve convocare membri del CSM per parlare di nomine e di governance  di importanti uffici giudiziari al di fuori della sede del  CSM. E gli unici politici che devono poter interloquire con i membri del CSM eletti dai magistrati  sono i membri del CSM espressi dalla politica. Questo impegno, se rispettato, impedirebbe il ripetersi di episodi come quello venuto, per ora frammentariamente, alla luce.
Se poi fosse dimostrato che nella vicenda sono stati implicati anche dirigenti del nostro associazionismo, mi ricrederò.
Mario Ardigò


Da: Andrea Reale [mailto:andreale a yahoo.com]
Inviato: lunedì 1 luglio 2019 11:24
A: Area a areaperta.it; PM Ardigò
Oggetto: Re: [Area] R: Csm, fermare la guerra per bande

Il negazionismo non ha mai partorito frutti sani.
I fatti di Perugia sono la consacrazione del fenomeno degenerativo del correntismo e  coinvolgono tutto il sistema interno del governo autonomo della magistratura, soprattutto della componente togata .
Negare anche questa evidenza vuol dire non avere compreso la gravità di quanto accaduto.
Non si spiegherebbero neanche le dimissioni di ben quattro consiglieri togati, l'intervento tranciante del Presidente della Repubblica e del Vicepresidente del Consiglio Superiore (che ha testualmente detto:  Gli eventi di questi giorni sono una ferita profonda e dolorosa alla magistratura e al Consiglio superiore. L’associazionismo giudiziario è stato un potente fattore di cambiamento e di democratizzazione della magistratura. E ancora oggi svolge un ruolo prezioso. Ma consentitemi di dire che nulla di tutto ciò vedo nelle degenerazioni correntizie, nei giochi di potere e nei traffici venali di cui purtroppo evidente traccia è nelle cronache di questi giorni. E dico che nulla di tutto ciò dovrà in futuro macchiare l’operato del Csm. Siamo di fronte a un passaggio delicato: o sapremo riscattare con i fatti il discredito che si è abbattuto su di noi o saremo perduti" , Roma 4.6.2019).
Andrea Reale

On Monday, July 1, 2019, 08:15:08 AM UTC, PM Ardigò <mario.ardigo a giustizia.it> wrote:



I fatti del maggio scorso non sono stati espressione di dinamiche tra le correnti dell’associazionismo tra magistrati. Nessuno dei protagonisti noti rivestiva cariche nel nostro associazionismo. Da ciò che si è saputo, si è trattato di un’azione politica verso membri del CSM svoltasi completamente al di fuori del nostro associazionismo, per influire sulla governance della più importante Procura distrettuale italiana. Da ciò che si è saputo, non era infatti in questione solo la nomina del suo nuovo capo. La prova che non si è trattato di dinamiche correntizie è questa: i due candidati maggiormente quotati aderiscono, per ciò che è stato scritto sui giornali, alla medesima corrente.

 Ciò che andrebbe programmato è come bloccare quel tipo di tentativi della politica di influire sulle dinamiche degli uffici giudiziari, se li  si consideri indebiti perché espressi al di fuori della sede propria, il CSM, in cui è presente una componente di derivazione politica.

 Mario Ardigò







Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di andreale
Inviato: lunedì 1 luglio 2019 08:47
A: Area a areaperta.it
Oggetto: [Area] Csm, fermare la guerra per bande











Inviato da smartphone Samsung Galaxy.





La soluzione offerta dall'articolo che allego non la condivido.
Mi accontenterei  che le correnti facessero un passo indietro da tutti gli organi di governo autonomo,  quello centrale e quelli territoriali.
Intanto domani aspettiamo di vedere come si areni  la sezione disciplinare davanti al caso Palamara (già ci sono state tre astensioni  ed una richiesta di ricusazione).
A proposito qualcuno ha altre notizie delle intercettazioni che vanno dal 16 al 29 maggio? E del contenuto dell'incontro tra l'incolpato ed il Procuratore generale Fuzio? Sembra calato un silenzio surreale....
Nel frattempo l 'ANM  pensa ad organizzare assemblee  dedicate 'esclusivamente' a raccogliere candidature pseudo-indipendenti per le suppletive.
Con regole (mi riferisco alle c. d. Incompatibilità) che non ha mai voluto rendere statutarie .
Il mondo magistratuale va sempre al contrario : 'magistratura bandita', così dovrebbe chiamarsi l'operazione pulizia da attuare al nostro interno,  come sta accadendo in quello accademico!
Buon inizio settimana,
Andrea Reale



https://www.ilsussidiario.net/editoriale/2019/6/30/csm-fermare-la-guerra-per-bande/1900045/




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