[Area] affermazione di un fatto o attacco al Governo...?

Marco Imperato marco.imperato a giustizia.it
Ven 5 Lug 2019 12:16:51 CEST


Questa mattina sul programma radiofonico “Radio Anch’io”, il direttore di un quotidiano nazionale (il programma si trova in podcast sul sito e l’app di Rai Radio Play ma ora non riesco a sentire il passaggio e quindi a indicare con certezza chi fosse), in replica a quanto detto pochi minuti prima dal presidente dell’Anm Poniz, ha affermato che l’ordinanza del Gip di Agrigento ha un contenuto POLITICO e quindi ha invaso campi estranei a quelli propri della giurisdizione.

Per sostenere questa tesi indicava ad esempio il fatto che la collega ha ritenuto che la Libia dovesse considerarsi un porto non sicuro nel corso della sua ricostruzione dei fatti. 

Tale affermazione del Gip sarebbe stata evidentemente una valutazione politica che non spettava al Giudice. 

Mentre il solitamente bravo conduttore della trasmissione radiofonica restava silente e io cercavo di non perdere il controllo dell’auto, il predetto giornalista non si fermava qui, aggiungendo che ritenere la Libia un porto non sicuro voleva dire in qualche modo impedire l’applicazione e il rispetto del decreto sicurezza bis e quindi si traduceva in un attacco al Governo (credo di aver riportato fedelmente contenuto ma anche forma degli argomenti).

 

Quindi affermare un fatto storico notorio non sarebbe un passaggio obbligato e necessario di ricostruzione dei fatti, ma una valutazione politica e un attacco al Governo (taccio sul fatto che ormai la legislazione è in mano al potere esecutivo…).

Tale abnormità ha chiuso quella parte della trasmissione senza alcuna reazione e osservazione da parte del conduttore.

 

Dovrebbero dirci, di grazia, cosa può e non può dire un magistrato, considerato che si sostiene che non ci dobbiamo permettere di interpretare ed applicare convenzioni internazionali vincolanti  sgradite al Governo e che al tempo stesso dobbiamo anche fingere che Tripoli sia La Città del Sole.

 

Sono argomentazioni vergognose e tanto più gravi perché veicolate da una radio che dovrebbe fare servizio pubblico.

 

La logica e il rispetto dei principi elementari di legalità sembrano non andare molto di moda…

La mia solidarietà alla collega Vella.

 

 

Marco Imperato

Sostituto Procuratore della Repubblica di Bologna 

Tel. 051201602 Cel. 3479038361

marco.imperato a giustizia.it <mailto:marco.imperato a giustizia.it> 

 

​​​"Mi accorgo che si può essere sovversivi soltanto chiedendo che le leggi dello Stato vengano rispettate da chi ci governa" (E.Flaiano)

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