[Area] AreaDG sulle elezioni suppletive per il C.S.M.

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Mar 9 Lug 2019 18:32:11 CEST


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*AreaDG sulle elezioni suppletive per il  C.S.M. *

La Magistratura italiana si trova dinanzi ad uno snodo cruciale della
propria storia nel quale la posta in gioco è altissima : salvare
l’autogoverno e, con esso, l’autonomia e indipendenza.

In questa fase  l’unica possibilità è quella di farsi protagonisti ed
interpreti del cambiamento.

Un cambiamento profondo che  richiede, anzitutto, una vera - e non
semplicemente declamata -presa di distanza  da logiche  spartitorie e di
scambio che sono alla base di un sistema clientelare e carrieristico,   che
è esattamente la negazione del modello costituzionale  di autogoverno.

La vicenda “ Palamara-Ferri” rappresenta certamente un preoccupante salto
di qualità, che va ben oltre il fenomeno della degenerazione delle correnti
e di un sistema rispetto al quale comunque tutti i gruppi della
magistratura associata devono saper fare una sana autocritica non solo per
ciò che è stato fatto in passato, ma anche per non aver  parlato e non aver
vigilato quanto e come era necessario fare.

Non siamo tutti eguali e come AreaDG possiamo dire con orgoglio di essere
stati lontani ed estranei a questa vicenda e, anzi, di averla avversata con
i comportamenti, ma anche noi dobbiamo chiederci se e quando logiche di
scambio e di appartenenza ci abbiano condizionato

Di questa esigenza di cambiamento contro le vecchie logiche che,
purtroppo, alcuni nella magistratura associata si illudono di poter
ancora perpetrare,  si è fatta protagonista la rinnovata G.E.C.
dell’A.N.M., attraverso il rilancio dell’associazionismo giudiziario,
l’avvio del confronto interno sul tema delle riforme  e le iniziative
intraprese in relazione alla tornata elettorale delle suppletive per la
categoria del pubblico ministero.

Noi apprezziamo e ci riconosciamo nel
percorso indicato dall’Associazione nazionale e ribadito nel C.D.C. del 6
luglio scorso, perché riteniamo che esso costituisca una ineludibile
occasione di rilancio dell’autogoverno e dell’associazionismo
giudiziario. E tale apprezzamento è stato  condiviso anche da tutti i
 referenti territoriali di AreaDG in occasione dell’assemblea tenutasi  il
7 luglio scorso.

Nonostante la contrarietà espressa, finanche con toni sprezzanti dal gruppo
di Magistratura indipendente nei suoi comunicati e negli interventi di
alcuni suoi rappresentanti anche  in occasione dell’ultimo C.D.C., la
proposta dell’Associazione è stata accolta favorevolmente dalla gran parte
dei magistrati, perché non solo le assemblee sezionali sono state
partecipate come non mai, ma perché da esse sono emerse  molte  vocazioni,
così da far sperare che possa ampliarsi  la platea delle candidature e
possa essere favorita  una competizione vera, secondo un metodo analogo a
quello delle competizioni primarie che il nostro gruppo ha sempre richiesto
all’A.N.M. e che ha al suo interno praticato in occasione delle precedenti
elezioni.

Auspichiamo che tutti seguano il percorso indicato dall’A.N.M., unica via
in questo particolare momento storico e nel breve tempo della
campagna elettorale, per contrastare gli effetti perversi della pessima
legge elettorale del 2002, che ha favorito gruppi di potere e con essi
 pratiche clientelari.

Dare vita ad una competizione reale su un rinnovato patto etico
 e realizzare la più larga partecipazione dei magistrati, costituiscono
 oggi la migliore  e concreta risposta ai tentativi in atto di distruggere
l’autogoverno e per dimostrare la pericolosità di ogni progetto di riforma
di legge elettorale  che, con finalità sostanzialmente punitive, finisca
per  sottrarre ai magistrati il diritto, loro riconosciuto  dalla
Costituzione, di scelta dei propri rappresentanti al Consiglio Superiore.
Ad iniziare da quel  sorteggio – in qualunque forma concepito – che
è foriero di gravi distorsioni e di rischi di  degenerazioni ancor maggiori
di quelle prodotte dalla legge in vigore.

Occorre, quindi, l’impegno di tutti  i magistrati e di tutte le componenti
della magistratura associata per far comprendere ai cittadini che
meritiamo la loro fiducia, perché la magistratura italiana è un corpo sano,
 composto per la sua gran parte  da  magistrati onesti, preparati  e
laboriosi, i quali quotidianamente possono rendere giustizia con
imparzialità perché indipendenti ed autonomi da ogni altro potere.

*Ex malo bono* : questo è il momento del rinnovamento che tale può essere
solo se  riguarderà tutti.  Perciò, chi tra i magistrati e nei gruppi della
magistratura associata si illude di poter fare solo finta di cambiare, ma
nei fatti coltiva logiche stantie e vecchie pratiche, si assumerà la
responsabilità storica di aver distrutto l’autogoverno e con esso uno dei
pilastri della democrazia del nostro Paese.

 *Il Coordinamento nazionale di Area Democratica per la Giustizia*
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