[Area] I: CSM e sorteggio

Anna Canepa anna.canepa a giustizia.it
Gio 1 Ago 2019 10:22:24 CEST


Traggo spunto, da una mail inviata da Lucia Vignale sulla mailing list ANM
Liguria, che ben si attaglia a mio parere , alla proposta di riforma del
CSM, del Governo   

 

 

il sorteggio dei componenti togati: “ 

 

Una proposta che riduce l’organo supremo del governo autonomo della
magistratura,  ad un “bivacco di sorteggiati” e umilia la Magistratura
tutta.

 

La scelta dei consiglieri togati del CSM è solo una delle tante scelte che
il magistrato deve compiere ogni giorno. Se i magistrati sono così
inaffidabili, così ideologici, carrieristi e faziosi da rendere il risultato
di un sorteggio preferibile a quello di una scelta consapevole, se sono così
inetti nell’individuare i propri rappresentanti, perché si consente loro di
decidere le cause; perché, allora, non affidarsi alla sorte o all’opinione
pubblica e ai suoi variabili umori.

 

La giurisdizione fonda la propria legittimazione nella legge. Il governo
autonomo della magistratura fonda la propria legittimazione nel principio di
rappresentanza.

La proposta di sorteggiare i Consiglieri è, prima di tutto, incostituzionale
e lo è anche se formulata in termini tali da non limitare l’elettorato
passivo a soggetti scelti dal caso.

Lo è perché contrasta con l’articolo  104 che  parla di “membri elettivi” e
di componenti “eletti da  tutti i magistrati ordinari tra gli appartenenti
alle varie categorie” senza eccezioni o limitazioni. 

Lo è perché una tal riforma altererebbe irrimediabilmente l’equilibrio
costituzionale tra i poteri dello Stato. 

Per preservare questo equilibrio - a presidio della autonomia e
dell’indipendenza della Magistratura - la Costituzione ha affidato al CSM
funzioni di alta amministrazione che ha sottratto all’Esecutivo. Per questo
il Consiglio è presieduto dal Presidente della Repubblica; per questo sono
chiamati a comporlo componenti togati eletti dai magistrati e componenti
laici eletti dal Parlamento in seduta comune; per questo chi ne fa parte
deve essere eletto.

 

Una legge che prevedesse il sorteggio anche solo dei candidati  e anche una
legge (come quella proposta) che preveda il sorteggio dei consiglieri tra
una platea di eletti distruggerebbero la rappresentatività del CSM
diminuendone il peso, svilendone il ruolo istituzionale e consentendo, nei
fatti, che esso sia egemonizzato dai componenti eletti dal Parlamento, i
quali, invece, manterrebbero piena la loro rappresentatività: una
rappresentatività che si espanderebbe lasciando i togati quali “vasi di
coccio tra i vasi di ferro”.

L’argomento secondo cui qualunque magistrato potrebbe essere un buon
Consigliere perchè, quale magistrato, è chiamato a decidere sulla libertà
sul patrimonio e sui diritti delle persone è risibile e fuorviante.

I consiglieri del CSM non sono tecnici chiamati a risolvere questioni
tecnico-giuridiche, non sono chiamati solo ad applicare norme: sono chiamati
a creare, con le Circolari, norme secondarie; sono chiamati a prevedere
progetti per l’organizzazione degli Uffici, direttive per la formazione dei
magistrati; indicano prospettive di Riforma; danno pareri su disegni di
legge; individuano i confini di istituti quali l’art. 2 Legge Guarentigie;
trattano le pratiche a tutela dei magistrati attaccati perché coinvolti in
delicate incheste; rappresentano il Consiglio nei rapporti con le altre
Istituzioni italiane, ed estere.  

I consiglieri devono essere capaci di confronto pluralistico e avere
l’attitudine, tutta politica, alla mediazione e al confronto: un’attitudine
che non è necessaria per svolgere il lavoro di magistrato e della quale non
ogni magistrato è dotato.

 

 

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