[Area] dichiarazione di Medel sul soccorso in mare e il decreto sicurezza bis

Mariarosaria Guglielmi mariarosaria.guglielmi a giustizia.it
Mer 14 Ago 2019 18:53:09 CEST


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​Trasmetto la dichiarazione di Medel (Magistrats européens pour la démocratie et les libertés)sulle attività di soccorso in mare e il decreto sicurezza -bis.

Di fronte alle scelte degli stati membri che sono in aperto conflitto con i valori sui quali l’Unione si fonda, l’Europa deve rimanere fedele alla sua storia e alla sua identità e adottare con urgenza una politica in materia di immigrazione per garantire la  tutela effettiva dei diritti di tutte le persone, che rappresenta  un limite invalicabile  per  tutti i governi e i legislatori nazionali.

Mariarosaria Guglielmi

Vice Presidente di Medel





Medel esprime grave preoccupazione per l’impatto che avranno sull’attività di soccorso in mare le misure introdotte in Italia con il cd. decreto sicurezza bis ( n. 53 del 14 giugno 2019), recentemente approvate dal Parlamento.

E’ facile prevedere che la possibilità per il Ministro dell’Interno di limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale per motivi di “ordine o sicurezza pubblica”, con pesantissime sanzioni previste nei casi di violazione del divieto, porterà inevitabilmente alla fine alle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo svolte dalle ONG.



Abbiamo assistito a lungo, nel dibattito politico e nei media, alla criminalizzazione dell’attività svolta dai volontari, finalizzata ad avallare nell’opinione pubblica l’idea di un legame fra i soccorritori e i trafficanti di esseri umani. La costante rappresentazione dell’immigrazione come un  pericolo per la sicurezza nazionale ha in questi mesi  supportato  la “politica dei porti chiusi”,  in contrasto con il più elementare senso di umanità e con gli  obblighi inderogabili che gravano sugli Stati in materia di tutela dei diritti umani.



Questa strategia, in assenza di una politica europea in grado di contrastarla, ha  ostacolato l’intervento delle ONG che, come ribadito anche di recente nella dichiarazione congiunta del 23 luglio 2019 dell’Alto Commissario della Nazioni Unite per i rifugiati e il Direttore Generale dell’OIM, ha svolto un ruolo fondamentale nel salvare la vita dei profughi soccorsi in mare.



L’introduzione di misure draconiane in relazione a violazioni del tutto indefinite aggrava la situazione di pressione sull’azione dei volontari, per i quali già sussiste il rischio di essere sottoposti ad indagini per violazioni relative alle leggi nazionali in materia di immigrazione.



L’effetto di  tali misure è un’ inversione dei valori sanciti nelle Costituzioni e nella Carte dei diritti, che antepone presunte ragioni di sicurezza alla protezione della vita umana.

Medel ha più volte richiamato le responsabilità di tutti gli stati membri e dell’Unione europea, denunciando la distanza fra le attuali politiche di gestione del fenomeno migratorio e l’impegno assunto  nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione, di fronte dell’intera comunità umana e delle generazioni future, di  garantire a tutti il godimento dei diritti fondamentali[1].



Su questa promessa si fonda il futuro dell’Europa e delle democrazia europee.

Trasformare l’immigrazione in una insostenibile minaccia per la sicurezza fa parte di undisegno più generale che mira a sovvertire l’assetto dell’Europa Unita con un ossessivo richiamo alla “sovranità nazionale” e il rifiuto dei valori universali sui quali l’Unione si fonda.

Di fronte alle scelte degli stati membri che sono in aperto conflitto con questi valori, l’Europa deve rimanere fedele alla sua storia e alla sua identità, e deve oggi adottare con urgenza unapolitica per assicurare effettività alla tutela dei diritti delle persone, che rappresenta un  limite invalicabile  per  tutti i governi e i legislatori nazionali.

14 agosto 2019







MEDEL STATEMENT ON THE ITALIAN SECURITY DECREE OF JUNE 2019



MEDEL wishes to express its serious concern over the impact on rescue at sea activities of the provisions introduced in Italian legislation by the so-called “security decree bis” (n.53 of June 14, 2019), recently approved by Parliament.

It can be easily foreseen that the possibility for the Minister of Interior to limit or forbid the entering, passage or stopping in the territorial sea for reasons of “public order or security”, with extremely harsh sanctions for any violation, will unavoidably put an end to rescue operations implemented in the Mediterranean by NGOs.

We have witnessed for a long time the “criminalization” by politicians and media of the activity of volunteers, trying to convey to the public opinion the idea that there is a connection between rescuers and traffickers. The constant portraying of immigration as a danger to public security served in these months as support to the “closed ports policy”, that is at odds with any elementary sense of humanity as well as with States’ international human rights obligations.

This strategy, against which there is not yet an adequate reaction in Europe, has from its beginning set out obstacles to the action of NGOs that, as recalled in the recent joint statement of July 23, 2019, of the UN High Commissioner for Refugees and the IOM Director General, played a crucial role in saving lives at sea.

The introduction in Italy of draconian measures in relation to vaguely defined violations adds a further dimension to the pressure on volunteers, who already have to face the risk of being subject to investigations for violations of national immigration laws.

The effect is to reverse the order of the values enshrined in the Constitutions and Charters of fundamental rights, prioritizing alleged security reasons over the protection of human lives.

MEDEL has several times recalled the responsibility of all member states and of the European Union, stressing the distance between the current migration policies and the commitment - enshrined in the Charter of Fundamental Rights - towards the human community and the future generations to ensure the enjoyment by everyone of fundamental rights[1].

The future of Europe and of European democracies depends on this pledge.

To deal with migrations solely as unbearable challenges to our security is an integral part of a broader project aiming at subverting the European Union through the obsessive reference to a narrow conception of “national sovereignty” and the rejection of the universal values on which the Union is founded.

Face to choices of member states that are in direct conflict with such values,Europe must stick to its own history and identity, urgently adoptinga policy to ensure the effectiveness of the protection of the rights of persons, that cannot be infringed by any national government or lawmaker.



August 14th, 2019





[1]Medel statement on the rescue ship Aquarius, June 15th, 2018; Medel statement of solidarity with “Proactiva Open Arms”, March 31st, 2018; Palma Declaration for Refugees and Migrants, March 11th, 2017; Déclaration de Paris,le 22 Octobre 2016; Medel calls for new immigration rules, October 7th, 2013


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