[Area] Fwd: Assemblea 8 ottobre 2019 Area Palermo

Domenico Gozzo domenico.gozzo a giustizia.it
Gio 10 Ott 2019 19:11:52 CEST




Inizio messaggio inoltrato:

Da: <domenico.gozzo a giustizia.it<mailto:domenico.gozzo a giustizia.it>>
Data: 9 ottobre 2019 23:20:31 CEST
A: <nuovarea a nuovarea.it<mailto:nuovarea a nuovarea.it>>
Oggetto: I:⁨ Assemblea 8 ottobre 2019 Area Palermo ⁩


Report dell’assemblea di ieri

Oggi 8 ottobre 2019 si è tenuta a Palermo l’assemblea generale di Area. Presenti 17 magistrati, e ricordato L’ odg della prossima assemblea dei referenti convocata dal coordinamento nazionale di Area sia sulle elezioni suppletive di dicembre, che su quelle del CDC Anm e sui Consigli Giudiziari del prossimo anno, si sono sviluppate essenzialmente due posizioni, che si è scelto di rappresentare all’assemblea dei coordinatori di sabato 12 ottobre.
Si è partiti, in particolare, da quanto avvenuto dopo i noti fatti dell’indagine di Perugia, stigmatizzando come all’interno di Area non vi sia stata sufficiente discussione critica ed autocritica su quanto accaduto che, pur non coinvolgendo nel caso di specie esponenti della nostra associazione, poneva una serie di problemi di metodo e di merito di rilievo essenziale sulle “correnti” e sul loro recente passato, in questo caso purtroppo Area compresa. In particolare ci si è riferiti criticamente alle ultime due consiliature del csm ed alla mancanza di adeguato spirito critico rispetto ad alcune scelte fatte da parte di Area.
È mancato il necessario confronto, anche aspro, all’interno della corrente, ed è mancato anche nel recentissimo congresso. Ci si è fatti assorbire dai molteplici ed incalzanti impegni elettorali interni ed esterni senza risolvere prima l’evidente crisi di sistema che investiva ed investe anche la storia recente di Area, che deve ritrovare quelle spinte ideali che hanno caratterizzato la storia passata della magistratura progressista.
Questa mancanza di sufficiente dibattito si è riflessa anche sulle elezioni suppletive dei P.M., in cui secondo alcuni si è assistito a quello che per certi versi è sembrato un contrasto tra posizioni interne (a uno dei gruppi fondatori), con ciò privando di possibilità di riuscita le pur rilevanti risorse intellettuali ed umane che le candidature “di area” avevano proposto.
Dopo questi diversi interventi di analisi, l’assemblea si è divisa sulla risposta da dare ai quesiti posti dal coordinamento nazionale:
1. Alcuni hanno sostenuto fosse improponibile, dopo una posizione di assoluta chiusura ad una presa di posizione “centrale” di fronte alle plurime candidature provenienti da Area delle elezioni suppletive dei PM, ed in specie visto il rifiuto di operare una scelta sulle due candidature più accreditate, adottare immediatamente dopo un diverso ed opposto comportamento, che non si potrebbe in alcun modo spiegare all’esterno. Ciò nonostante sia chiaro che alcune “correnti” hanno evidentemente non applicato quanto disposto dal cdc dell’ANM e potrebbero così elettoralmente avere un risultato più efficace nelle elezioni dei P.M. Si ritiene infatti che comunque il comportando scelto ci ha differenziati e ci differenzia, mentre un cambiamento in corsa adottato adesso porterebbe solo confusione e in ogni caso ad un risultato di scarso rilievo elettorale, meno rilevante rispetto alla credibilità complessiva dell’azione di Area.
2. Altri hanno sostenuto invece che, così come era possibile per i P.M. prendere posizione da parte del coordinamento centrale pur nel rispetto delle candidature spontanee presentate, lo è anche adesso per il posto di giudice atteso che, diversamente opinando, si farebbe prevalere con ogni probabilità la parte peggiore della magistratura, ed in specie una parte che è  rimasta essenzialmente impermeabile rispetto a quanto emerso gravi fatti dell’inchiesta perugina. Con il pericolo che questo possa avere pesanti ricadute sull’opinione pubblica, che potrebbe convincersi che la magistratura non ha voltato pagina ed anzi continua ad affidarsi sempre ai Ferri ed ai Palamara. E dunque “merita”, ad esempio, il sorteggio per il csm. Da parte di chi riteneva necessario evitare queste conseguenze, si è più volte parlato della necessità che - anche a strettissimo giro, o anche dopo la presentazione delle candidature “indipendenti” - vengano effettuate delle primarie telematiche, che così consentano di scegliere un candidato che Area proponga politicamente  come prevalente a seguito di un percorso democratico e dal basso, percorso che sarà più agevole sostenere teso solo a evitare l’emergere e l’affermarsi di spinte sempre più corporative e lontane dagli ideali di una magistratura progressista.
Nessuna candidatura è poi emersa dal territorio palermitano per le elezioni suppletive di dicembre.
Per il cdc e il cg si sono generalmente approvati una serie di nomi, ritenuti da tutti di alto livello,  ma si è deciso di dedicare altra riunione per completare la discussione su questo tema, considerato anche il lasso di tempo considerevole che ancora ci divide dalle ulteriori elezioni.

Nico Gozzo referente Area Palermo
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