[Area] Una magistratura senza memoria

Anna Canepa anna.canepa a giustizia.it
Dom 13 Ott 2019 10:13:09 CEST


Sono sinceramente allibita della lettura che viene data sulla genesi della mia candidatura e delle spiacevolezze che la hanno accompagnata.
Per chiarezza , e, spero , per fugare ogni retro pensiero e/o cattivo pensiero.

Il giorno dopo la designazione da parte di AI di Nino Di Matteo quale candidato per il posto di Pm al CSM , le colleghe del mio ufficio, Di Martino, (AI) e Palaia ( Unicost) cui poi si è aggiunta anche Barbara Sargenti ( Area) , mi hanno chiesto se ero disponibile a candidarmi,e, in caso affermativo ,mi avrebbero proposto nella imminente assemblea di Roma ( la GEC è aveva infatti richiesto che le candidature nascessero dal basso nelle Assemblee sezionali) .

Ho subito riferito della richiesta e della mia intenzione di accettare a Cristina Ornano e Mariarosaria Guglielmi che ne hanno preso atto e se ne sono dette contente.

Così è andata.
Molti di coloro che leggono questa lista erano alla assemblea di Roma, dove le colleghe prendendo la parola hanno motivato le ragioni della loro proposta e richiesto la mia disponibilità che ho dato.

Chiusa l’assemblea , nel corso della quale Di Matteo interveniva come candidato, e , presentata anche la candidatura come indipendente di Simona Maisto venivano immediatamente raccolte le firme ( più di quelle richieste ) . E così formalizzata la candidatura.

Nessuno mi ha fatto presente che si doveva lasciare il passo a Fabrizio perché votato alle primarie.
Peraltro, alla luce della proposta anm, il fatto che fosse uscito perdente alle primarie fatte da due sole persone, non gli avrebbe dovuto garantire l’automatica candidatura a questa competizione . Candidatura che è stata poi proposta nella assemblea di Napoli.
Questo ho pensato , ma se si fosse deciso diversamente me ne sarei stata, posto che , se non sollecitata dalle colleghe , preoccupate per la candidatura Di Matteo, mai avrei pensato a candidarmi.
Una volta sollecitata, mi sono detta: perché no? forse posso ancora dare qualcosa alla magistratura in questo tragico momento ( il mio impegno era stato bruscamente interrotto dalla malattia che mi aveva colpito 4 anni fa).

Nino ha lavorato in questi mesi in ufficio con noi , lo abbiamo potuto conoscere da vicino e renderci conto che ha una concezione della magistratura e del ruolo lontanissima dalla nostra, magistrati di Area e non solo. Le colleghe si sono rivolte a me per stima personale e per la mia storia professionale e associativa,che nel corso della campagna elettorale non solo non ho rinnegato, come hanno fatto molto candidati c.d indipendenti , ma anzi ho rivendicato e riaffermato con forza.

Attraverso le Assemblee sono emerse una pluralità di candidature, la maggior parte delle quali esclusivamente riferibili ad Area ed altre appoggiate in maniera poco comprensibile da Area,ma che poco o nulla avevano in comune con noi , mi riferisco alla candidatura Siciliano. Questo pluralismo tutto sbilanciato verso Area aveva reso evidente dall’inizio a quali rischi ci esponeva , come di fatto è stato .

Difficile trovare una soluzione una volta intrapresa questa strada. Strada , assolutamente necessitata se si voleva dare un segnale di cambiamento rispetto a quanto accaduto e per questo coraggiosamente scelta dalla ANM .
Una tale strettoia avrebbe forse richiesto da parte della dirigenza l’assunzione della responsabilità politica di fare delle scelte che avrebbe poi però dovuto spiegare all’esterno con le difficoltà evidenti. Qualunque opzione alla luce di quanto in precedenza deliberato dallaGEC si sarebbe prestata a critiche. E così siamo andati a perdere.

Sta a tutti noi adesso ottenere il meglio da questa sconfitta. Non lacerandoci con livore , ma guardando ad Area come un soggetto vivo e vitale, dotato di grandi possibilità , perché di questo, a differenza di quello che pensa Rita, io sono certa.
Ai tanti giovani che mi hanno sostenuto, alcuni, non ho potuto fare il porta a porta , perché avevano sentito parlare di me dai colleghi più anziani, altri, perché attratti dalle idee che avevo affermato con forza, poco importa delle diatribe interne palesate da alcune mail . Quelle si, ci porteranno alla dissoluzione. Riaffermiamo i valori dei nostri gruppi di provenienza facciamone sintesi in area . Non facciamoci cavalcare da chi non è portatore di idee e valori riconducibili ad Area, ma propalatore di qualunquismo mascherato. Pur essendoci accorti , nel corso delle assemblee di presentazione, che alcuni candidati propugnavano idee qualunquiste e generici slogan populistici non si è avuta la forza di lasciarli per strada spiegandone con chiarezza le ragioni, disperdendo così ulteriori voti. Questo si’ doveva essere fatto, e su questo si dovrà avviare una riflessione .

Leggere poi come ho letto, che il “fuoco amico “ sarebbe stato organizzato dai miei sostenitori (?!) per azzoppare Fabrizio è una ricostruzione che neanche Le carré avrebbe potuto immaginare. Spero che sia uno scherzo. Mentre purtroppo non era uno scherzo la voce insistente fatta girare e, da molti sentita e il wapp sul voto utile .

Poi comunque ognuno di noi in coscienza sa come sono andate le cose. Ed alla propria coscienza risponderà.

Ritengo peraltro , e lo ho già detto, che avere perso le primarie fatte solo da due candidati non dovesse essere , alla luce delle linee tracciate dalla anm criterio preferenziale per partecipare a questa competizione. Le candidature dovevano nascere nelle assemblee e così è stato. Area ha deciso di attenersi a questo deliberato in maniera coerente. Certo, per le ragioni esposte da i molti che sono intervenuti, questa coerenza non ha pagato , e si sta ragionando su questo, cercando di sfruttare al meglio gli aspetti positivi della scelta, pochi, ma che indubbiamente ci sono e sono stati evidenziati, e di fare una riflessione su quelli negativi (tanti) in modo da non ripetere l’errore e guardare al futuro ed alla prossima vicinissima sfida che ci attende e che deve vederci tutti compatti, senza riserve mentali e recriminazioni.
Cara Rita , Area esiste e ha lasciato liberi i suoi aderenti di scegliere. Se pensi che abbia scelto me per ostacolare Fabrizio ti sbagli, non ne vedo le ragioni.
Io ero fuori , e chi mi ha sollecitato in prima battuta non era di Area. E questa circostanza rispondeva alla natura inclusiva e plurale di Area. Un dato positivo da valorizzare.
Molti hanno manifestato apprezzamento a differenza di te, e mi hanno sostenuto con entusiasmo ,nonostante tutto. Li ringrazio.
Rita , Area esiste, è piena di potenzialità e di persone che hanno voglia di spendersi per lei e per i suoi valori, che tutti in questi anni abbiamo contribuito ad affermare.
Quello che tu riferisci ad Area è il male che ha aggredito MD e che purtroppo la ha ridotta a quello che è oggi , un simulacro di quello che era .
Con un po’ di tristezza e tanta speranza

Annina


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