[Area] R: addio alla toga

[guglielmo.muntoni a giustizia.it]

Caro carissimo Oscar, leggo il messaggio e mi passano davanti tutti gli anni
all’ufficio istruzione, le chitarrate, le chiacchiere … il tempo fortunato
trascorso con una persona speciale come te.

Non ci vediamo da troppo tempo e spero che con il tempo libero riuscirai a
passare da Roma per farti festeggiare come meriti.

Anche per me la scadenza si avvicina, anche se cerco di resistere qualche
mese.

A presto con tanto affetto

Guglielmo 

 

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Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Oscar Magi
Inviato: mercoledì 16 ottobre 2019 10.25
A: ANM Milano; area a areaperta.it; iscritti a magistraturademocratica.it
Oggetto: [Area] addio alla toga

 

Care amiche, cari amici,

come alcuni di voi già sanno, alla fine del mese di ottobre andrò in
pensione ( anticipata, ma di poco).

Dopo quasi 42 anni di lavoro ho deciso di dare addio alla toga, da me
indossata con assoluta continuità per tutti questi anni.

Prima di andare volevo salutare tutti gli amici, le amiche, i colleghi, le
colleghe, le persone che , in qualche modo, ho incontrato nel mio lungo
percorso professionale  e ringraziarli/e di aver condiviso con me questi
anni di lavoro.

La toga, come diceva qualcuno più importante di me, è “un vestimento
dell’anima” e, quindi, non sarà facile disfarsene del tutto: chi è stato
giudice rimarrà, in qualche modo, sempre giudice.

Mi permetto di dire che io “sono stato” giudice e che non ho solo “fatto” il
giudice: quanto al giudizio sul mio lavoro, lo lascio agli altri e, in
particolare, alle persone che ho processato, condannato o assolto , sempre
con scienza e coscienza.

Ringrazio e saluto, in particolare, gli amici e le amiche di MD, corrente in
cui ho militato ( che parola grossa!) fin dal primo giorno e fino
all’ultimo, sempre con assoluta convinzione.

I tempi attuali ( lasciatemelo dire) sono molto diversi da quelli di 40 anni
fa , ma , credo, che le convinzioni e gli ideali a cui mi sono ( ci siamo)
ispirato/i siano rimasti gli stessi, pur nella confusione di lingue che ci
circonda.

Auguro a tutti ed a tutte di mantenere un pò di quello spirito che oltre 40
anni fa mi spinse a chiedere di diventare magistrato , insieme a quella
umiltà di intenti che sempre deve contraddistinguere chi si accinge al
delicato lavoro di giudicare gli altri.

Un caro ed affettuoso saluto.

Oscar Magi 

 

PS: chi vuole, mi potrà poi continuare a scrivere in privato a
oscar.magi a tin.it 

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