[Area] R: Re: R: LA MIA CANDIDATURA
thorgiov
thorgiov a libero.it
Ven 22 Nov 2019 09:53:04 CET
Per l'appunto, al di là delle critiche sui toni utilizzati, occorrerebbe
entrare nel merito. Ma non c'è problema : le elezioni suppletive sono
ormai alle porte. Tra pochi giorni si saprà se le tesi di Area e del suo
candidato sono considerate valide o meno dalla maggioranza dei
magistrati. Insomma, è sufficiente aspettare un po'.
FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
Il 21/11/2019 22:25, Antonio Baldassarre ha scritto:
>
> Credo che Chiara Gallo (/che conosc/o, anche se non ci vediamo da
> vent'anni) ha colto nel segno, quando scrive di quel che la colpisce
> della mail di Andrea Reale (/che lei ha conosciuto /a un corso) e di
> Massimiliano Siddi (/che lei pure conosce/) , anche se senza dubbio ha
> ragione anche Roberta Carotenuto (/che pure conosco/, anche se non ci
> vediamo da due o tre mesi) quando sollecita l'attenzione sul merito di
> quel che scrive Andrea Mirenda (/che lei non conosce/) e che viene
> ripreso da Andrea Reale nello scontrarsi con Giuseppe Salmè (/che non
> conosce /e /che a sua volta non lo conosce/) …
>
> La chiave forse è proprio in quegli incisi o in quelle parentesi che
> compaiono in molte delle mail precedenti:
>
> c'è indubbiamente da parte di alcuni - e via via sempre più spesso -
> una tendenza a generalizzare, assimilare, comparare le persone con
> delle generalizzazioni eccessive, banalizzando le idee e talvolta
> ridicolizzandole come se delle appartenenze, vere o solo ritenute,
> consentano queste semplificazioni.
>
> Eppure nel farlo, anche i più estremisti si sentono di dover precisare
> che non conoscono quello di cui parlano o quello a cui si rivolgono.
> Basterebbe questo, per la verità …
>
> In qualche caso, invero, sarebbe anche il caso di fermarsi un attimo a
> riflettere su chi sia l'interlocutore contro cui si lanciano strali;
> /io non conosco /Giuseppe Salmè, ma ho studiato decine di sue sentenze
> e inoltre me ne parlava mio padre quando erano alla I civile della
> Cassazione e credo di poter dire che fa parte di quei colleghi che
> hanno senz'altro dei meriti nella storia della nostra categoria;
> Roberta, poi, ci ricorda una vicenda di Merenda che pure
> merita sicuramente rispetto e attenzione.
>
> Ho difficoltà ad andare avanti con questa mail, perché dovrei scrivere
> delle ovvietà (almeno per chi fa il nostro lavoro) e quindi ve le
> risparmio.
>
> Tuttavia, credo che possiate risparmiarci anche voi indignati che vi
> fregiate dell'esclusiva di esserlo delle assimilazioni del tutto
> gratuite, eccessive e spesso assolutamente fuori mira: il rispetto
> delle persone prima ancora che delle idee impone di fare attenzione a
> questi temi, a parte che talvolta si cade nel ridicolo (qualche mese
> fa in un'altra chat un altro virtuoso delle mailing list nel criticare
> me e i miei soci mi ha affiliato prima a Area e poi a MI nella stessa
> sequenza di mail che mi volle dedicare, bontà sua!!!!)
>
> Non farlo, non avere questa ovvia attenzione, sparare nel mucchio,
> additare qualsiasi idea a una degenerazione (correntizia,
> generazionale, sociale, geografica, etc.) per altro impoverisce
> talmente il discorso da non meritare risposte nel merito.
>
> E credo che la collega Chinaglia (/che non conosco/!!!) se lo possa
> risparmiare
>
> Saluti … /a tutti quelli che mi conoscono,/ come si diceva tanti anni
> fa nelle telefonate alle radio per dedicare una canzone!!!!!
>
> Antonio Baldassarre
>
> ------------------------------------------------------------------------
> *Da:* Area <area-bounces a areaperta.it> per conto di Roberta Carotenuto
> <robertacarotenuto a alice.it>
> *Inviato:* giovedì 21 novembre 2019 21:29
> *A:* Chiara Gallo
> *Cc:* area a areaperta.it
> *Oggetto:* Re: [Area] R: Re: R: LA MIA CANDIDATURA
> Cara Chiara Gallo, per quanto io ricordi, Andrea Mirenda, che non
> conosco, ha rinunciato ad un incarico semidirettivo da poco avuto,
> quale atto simbolico, quindi mi sento di escludere quanto sostieni.
> Ricordo ancora la descrizione del suo presidente Gianfranco Gilardi,
> che nel criticarne i toni di oggi, affermava commosso che era uno dei
> migliori o addirittura il migliore magistrato che aveva conosciuto
> nella sua lunga carriera.
> Per quanto ricordi, anche Andrea Mirenda ha alle spalle tanti anni di
> carriera e di militanza in m.d. Mi sembra davvero banalizzante e
> avvilente ricondurre i suoi attuali toni oggettivamente eccessivi ad
> amarezze di natura personale. Ma si sa, mettere la testa sotto la
> sabbia con ipocrisia è più facile che affrontare i problemi.
> Saluti a tutti
> Roberta Carotenuto
> Tribunale di Santa Maria Capua Vetere
> Inviato da iPhone
>
>> Il giorno 21 nov 2019, alle ore 20:35, Chiara Gallo
>> <chiara.gallo a giustizia.it> ha scritto:
>>
>> Lo confesso: dopo aver letto ieri la mail di Andrea Mirenda la
>> prima reazione è stata quella di rispondergli che il suo era forse
>> l’unico caso in cui le degenerazioni correntizie che avevano
>> impedito la sua nomina avevano prodotto un buon risultato.
>> Poi mi sono ricordata che sono in consiglio giudiziario con
>> Massimiliano Siddi le cui mail, lo sa chi frequenta la lista della
>> anm , hanno molto spesso simili caratteristiche, tanto che sembra
>> impossibile che vengano scritte dalla stessa persona mansueta e a
>> tratti bonacciona che siede accanto a me ogni due settimane.
>> Poi mi sono anche ricordata di aver visto Andrea Reale ad un paio di
>> corsi ed assemblee e anche lui , a vederlo e sentirlo intervenire di
>> persona, non sembra affatto la stessa persona che scrive ogni tanto
>> in questa lista.
>> È evidente che c’è qualcosa che non va in questo tipo di
>> comunicazioni che generano una rabbia distruttiva.
>> Ed è un peccato perché alla fine sembra che le domande di Andrea
>> Mirenda siano solo una scusa per sfogare la rabbia accumulata per
>> qualche vicenda personale che non è andata bene e nulla abbiano a che
>> vedere con la volontà di stimolare un dibattito su temi seri. E poi
>> allora mi chiedo “avrà scritto anche a Grasso chiedendogli se
>> prendeva ordini da Ferri? cadendo anche io in una spirale di rabbia e
>> malevolenza.
>> E poi penso anche che tempo fa quando Mirenda scriveva delle sue
>> vicende personali avevo anche pensato che avesse delle ragioni, ma
>> adesso quando penso a lui vedo solo la carta igienica dei valori.
>> Che poi sono miei valori che come iscritta e militante di area da
>> sempre cerco di trasformare in scelte e comportamenti, lavorando sodo
>> nella giurisdizione e nell’associazionismo. E allora mi ritorna la
>> voglia di rispondergli con la frase iniziale e penso: chissà se
>> Mirenda fosse stato nominato al posto che voleva sarebbe qui ad
>> insultare chi come me si riconosce e lavora in gruppo senza avere mai
>> chiesto nulla. Chissà.
>> Mi piacerebbe parlarne con lo stesso Mirenda, magari non tramite
>> Gioacchino Romeo, ma di persona.
>> Baci c
>>
>>
>>
>>
>> Inviato da iPad
>>
>> Inviato da iPad
>>
>> Il giorno 21 nov 2019, alle ore 20:00, "carlocitt a alice.it
>> <mailto:carlocitt a alice.it>" <carlocitt a alice.it
>> <mailto:carlocitt a alice.it>> ha scritto:
>>
>>> Anche in questa sede ha funzionato il sistema del "c'è posta per te"
>>> (con qualcuno pure che pretende le risposte, perbacco!).
>>>
>>> Si parla attraverso postini, perché l'ingresso al confronto diretto
>>> compromette troppo la purezza.
>>>
>>> E via così, il dialogo col morto.
>>>
>>> citt
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> ----Messaggio originale----
>>> Da: riccelli64 a gmail.com <mailto:riccelli64 a gmail.com>
>>> Data: 21-nov-2019 18.26
>>> A: "Daniela Galazzi"<daniela.galazzi a giustizia.it
>>> <mailto:daniela.galazzi a giustizia.it>>
>>> Cc: "area a areaperta.it
>>> <mailto:area a areaperta.it>"<area a areaperta.it
>>> <mailto:area a areaperta.it>>
>>> Ogg: Re: [Area] R: LA MIA CANDIDATURA
>>>
>>> Siccome mi pare inutile ripetere argomenti già spesi, e siccome
>>> questo non è un posto in ci bisogna aver ragione (né io la
>>> cerco), spendo poche parole solo sul punto rotazione direttivi e
>>> semidir.
>>> Da quando se ne cominciò a parlare (per i semidir) mi era parsa
>>> un’idea buona, sicuramente da approfondire. Non ho abbandonato
>>> l’idea, ma mi convince sempre meno. E questo per un motivo ben
>>> preciso. Anzi due. Il primo è che ci sono colleghi “con dieci
>>> quindici anni di anzianità” (non molti, ma nemmeno mosche
>>> bianche) che mi hanno dimostrato con la loro condotta di essere
>>> assolutamente inidonei a organizzare il proprio lavoro e il
>>> proprio ufficio “singolo”. Figuriamoci la sezione o addirittura
>>> tutto l’ufficio.
>>> Non è politically correct e certo non mi scusa il fatto che io
>>> rifiuterei (penso sia possibile).
>>> E non mi dite che se uno fa il magistrato deve essere capace a
>>> organizzare perché altrimenti non dovrebbe neppure fare il
>>> magistrato. Sappiamo bene che la vita (lavorativa e non) non è
>>> mai così netta. E sappiamo bene che, a dispetto dei giudizi che
>>> ci vogliono tutti eccellenti, siamo eccellenti, bravissimi,
>>> bravi, medi, mediocri, e peggio. E non siamo sempre così,
>>> possiamo migliorare peggiorare, andare avanti e indietro.
>>> Il secondo non lo scrivo, altrimenti la mail diventa
>>> illeggibile. Il primo basta.
>>>
>>> Se qualcuno vuole può girare questa mail ad Andrea Mirenda
>>>
>>> Stefano Celli
>>>
>>>
>>> Il giorno gio 21 nov 2019 alle 18:05 Daniela Galazzi <
>>> daniela.galazzi a giustizia.it> ha scritto:
>>>
>>> Regole di cui noi di area facciamo strame.
>>> I soliti furbacchioni che si ammantano di santità.
>>> I soliti correntocrati non Trojanizzati.
>>> Rifarci a basso costo una verginità da cabaret.
>>> Vergognarsi nel proporsi...
>>>
>>> Io non so chi sia Mirenda. So che scrive attraverso altri ad
>>> una lista alla quale non partecipa.
>>> E scrive con una modalità degna di un urlato show televisivo.
>>> Peraltro, quando vengono date le risposte alle domande (vedi
>>> ad esempio la mail di Lucia Vignale), non vi sono altre
>>> difese se non sostenere che quello che scriviamo é falso.
>>> Beh, un vero e proprio confronto democratico.
>>> Anche io sono uscita dalla ANM nazionale, subissata dai
>>> messaggi sempre e soltanto negativi, velenosi, pure
>>> maleducati di tutta una serie di colleghi che scrivono,
>>> scrivono, scrivono ... però da qui non esco.
>>> Però, mi chiedo, visto che vi facciamo tanto schifo, perché
>>> non ve ne andate voi e ci lasciate qui, nella nostra triste
>>> ignoranza delle vostre luminose verità rivelate?
>>> Daniela
>>>
>>> Inviato da iPad
>>>
>>> Il giorno 20 nov 2019, alle ore 12:56, Gioacchino Romeo <
>>> gioarom a alice.it> ha scritto:
>>>
>>>> Essendone stato autorizzato dall’autore, riporto di seguito
>>>> la risposta che Andrea Mirenda, non iscritto alla presente
>>>> ml, ha inviato alla collega Chinaglia che illustrava il
>>>> perché della sua candidatura alle elezioni suppletive:
>>>>
>>>> /Cara Elisabetta, /
>>>>
>>>> /ma come fai a dire tante banalità in un colpo solo?/
>>>>
>>>> /Ancora fioretti? Ancora promesse di virtù e di carte
>>>> (igieniche) dei valori ?/
>>>>
>>>> /Delle regole, voi di Area, fate strame: avete appena
>>>> nominato un Procuratore Generale della Cassazione privo del
>>>> requisito attitudinale specifico dei 6 anni di funzioni di
>>>> legittimità, fregando allegramente i molti altri che,
>>>> credendo in quel presupposto e non avendolo, non hanno
>>>> presentato la domanda: ahhhh, se solo avessero saputo che
>>>> delle regole ve ne fate un baffo!/
>>>>
>>>> /Insomma, siete i soliti furbacchioni che si ammantano di
>>>> santità, salvo agire sottobanco come e quanto gli altri./
>>>>
>>>> /Ma oramai il giochino è scoperto.../
>>>>
>>>> /Cara Elisabetta, ti faccio una proposta: se proprio vorrai
>>>> farti protagonista di una battaglia riformista “non
>>>> parolaia”, predica la rotazione negli incarichi giudiziari
>>>> tra tutti i colleghi con almeno dieci/quindici anni di
>>>> anzianità, a turno biennale./
>>>>
>>>> /E chiediti, poi, perché tutte le correnti, compresa la
>>>> tua, sono contrarissime a questa semplice riforma a costo
>>>> zero./
>>>>
>>>> /Ecco una proposta eversiva!/
>>>>
>>>> /Siete contrari, forse, per assicurare i migliori dirigenti
>>>> alla magistratura italiana? Non raccontiamoci palle: ti
>>>> faccio un esempio: la procura capitolina è acefala da mesi
>>>> e mesi eppure a Roma tutto funziona regolarmente (e forse
>>>> in modo più trasparente) grazie alle normali regole
>>>> vicariali. /
>>>>
>>>> /Gli esempi potrebbero moltiplicarsi eppure, proprio per
>>>> Roma, Firenze, Torino e Reggio Calabria le ignobili
>>>> passerelle notturne negli alberghi romani (che, purtroppo,
>>>> hanno risparmiato ”fortunosamente” i soli correntocrati non
>>>> trojanizzati) dimostrano come la volontà non fosse affatto
>>>> quella di individuare il migliore bensì di piazzare il
>>>> sodale che avrebbe favorito questo o quell’intrallazzo./
>>>>
>>>> /Ecco la vera questione morale, non quella paludata e
>>>> sterilizzata che inventi tu, buona solo per rifarvi a basso
>>>> costo una verginitá da cabaret./
>>>>
>>>> /Elisabetta, ricorderai bene che Area, nella scorsa
>>>> consiliatura, quando era egemone in Consiglio, sostenne
>>>> gioiosamente nomine ignominiose, poi puntualmente censurate
>>>> dal giudice amministrativo. /
>>>>
>>>> /Dov’eri Elisabetta? si è mai levata la tua voce contro
>>>> questo mercato di vacche? Hai mai detto pubblicamente “che
>>>> vergogna”?/
>>>>
>>>> /Ecco, se non lo hai fatto, questo è il tuo momento di
>>>> vergognarti nel proporti come paladina a senso unico (cioè
>>>> contro gli altri gruppi) della trasparenza e delle virtù./
>>>>
>>>> /Un abbraccio e stammi bene./
>>>>
>>>> /Andrea Mirenda/
>>>>
>>>> Gioacchino Romeo
>>>>
>>>> Inviato da Posta
>>>> <https://go.microsoft.com/fwlink/?LinkId=550986> per Windows 10
>>>>
>>>> *Da: *Elisabetta Chinaglia
>>>> *Inviato: *mercoledì 23 ottobre 2019 08:58
>>>> *A: *area a areaperta.it
>>>> *Oggetto: *[Area] LA MIA CANDIDATURA
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Care/cari colleghe/i
>>>>
>>>>
>>>> Ho presentato la mia candidatura alle elezioni suppletive
>>>> al CSM perché me lo hanno proposto i colleghi, appena due
>>>> settimane fa, nell’assemblea distrettuale di AreaDG.
>>>> E’ stata una proposta inaspettata, che ho accettato
>>>> ponderandone attentamente le conseguenze, da un lato
>>>> l’abbandono temporaneo dell’attività giurisdizionale, che
>>>> amo e a cui mi sono dedicata ininterrottamente per quasi
>>>> trent’anni, e dall’altro la grande responsabilità da assumere.
>>>> E’ una responsabilità grande, perché /*la sfida del CSM di
>>>> oggi è ridare credibilità all’autogoverno, e con esso
>>>> all’intera magistratura*/.
>>>>
>>>> La/*questione morale*/è il primo punto su cui dobbiamo
>>>> essere fermi.
>>>> I fatti che sono emersi la scorsa primavera, accordi tra
>>>> autorevoli esponenti di alcune correnti e politica, sono
>>>> gravissimi e costituiscono pericolosi attentati
>>>> all’indipendenza della magistratura intera; quei fatti
>>>> vanno stigmatizzati con forza e senza alcun tentennamento.
>>>> Ridare credibilità al CSM comporta che tutti i suoi
>>>> componenti si impegnino nel recupero di autorevolezza e
>>>> trasparenza, attraverso /*comportamenti rispettosi delle
>>>> regole, eticamente ineccepibili, trasparenti, completamente
>>>> estranei a logiche di scambio e correntizie, totalmente
>>>> imparziali*/*.*
>>>> Questo percorso passa necessariamente attraverso il
>>>> recupero delle ragioni profonde che sono alla base
>>>> dell’*associazionismo giudiziario*, riconducendolo a *luogo
>>>> di confronto e di scambio culturale sul modo di fare
>>>> giurisdizione e autogoverno*, con netto rifiuto delle
>>>> correnti come luoghi di spartizione del potere.
>>>> Personalmente, mi sono iscritta subito all’ANM e, dopo
>>>> alcuni anni di professione, a Magistratura Democratica e
>>>> poi ad Area Democratica per la Giustizia, all’unico fine di
>>>> trovare luoghi di confronto collettivo che mi aiutassero a
>>>> collocare il mio lavoro all’interno di una visione più
>>>> ampia del servizio giustizia, per migliorarlo.
>>>> Credo quindi di potere, qui, parlare con sincerità non solo
>>>> a chi crede in questa idea di “gruppo”, ma anche ai molti
>>>> che, diffidenti verso l’associazionismo, pensano comunque
>>>> di condividere gli stessi valori che propongo.
>>>>
>>>> /*_Chi sono._*/
>>>> Sono in magistratura dal marzo 1990; ho una famiglia e due
>>>> figli, nati negli anni in cui non esisteva alcuna
>>>> previsione, oltre ai periodi di astensione previsti per
>>>> legge, per la tutela della maternità e per garantire la
>>>> parità di genere.
>>>> Non ho mai svolto incarichi fuori ruolo.
>>>> Ho sempre svolto funzioni giudiziarie, prima requirenti e
>>>> poi giudicanti: Procura-Pretura, Pretura, dibattimento
>>>> penale collegiale e monocratico in una sezione di
>>>> Tribunale, GIP per dieci anni, Tribunale del riesame, il
>>>> tutto a Torino; dal 2016 ad oggi sono presidente della
>>>> sezione penale del Tribunale di Asti (organico di 21 giudici).
>>>> Dal 2008 al 2012 sono stata componente del Consiglio
>>>> Giudiziario del Distretto di Torino, dal 2008 al 2016
>>>> componente della Commissione permanente per l’analisi dei
>>>> flussi del Distretto; ho proseguito ad occuparmi di
>>>> ordinamento giudiziario anche negli anni successivi, sia
>>>> per studio e momenti di confronto collettivo, sia
>>>> praticando la normativa primaria e secondaria nello
>>>> svolgimento del ruolo semidirettivo. Ho cercato di portare
>>>> in queste attività la mia idea di autogoverno.
>>>> Mi sono spesso occupata di magistrati in tirocinio, in una
>>>> occasione come tutor presso la Scuola superiore della
>>>> magistratura, spesso come affidataria, cercando di
>>>> trasmettere ai magistrati più giovani la passione per
>>>> questo lavoro bellissimo.
>>>> Le varie esperienze svolte mi hanno consentito di acquisire
>>>> consapevolezza delle plurime complessità organizzative del
>>>> lavoro di magistrato.
>>>> Il ruolo semidirettivo che svolgo da tre anni (in un
>>>> ufficio di ridotte dimensioni, con tutte le connesse
>>>> problematiche di mancanza di specializzazione, carenze di
>>>> organico, pendolarismo, ecc) è stato una grande palestra,
>>>> sia per le complessità organizzative da risolvere, sia per
>>>> la fatica e l’entusiasmo di gestirlo coerentemente con
>>>> l’idea di magistratura orizzontale e non gerarchica:
>>>> semplicemente come una “diversa funzione”, seppur
>>>> implicante forti responsabilità, prima tra tutte la ricerca
>>>> della gestione partecipata dell’ufficio.
>>>>
>>>> /*_Che idea di giurisdizione e di magistratura._*/
>>>> Una /*giurisdizione */attenta ai valori costituzionali,
>>>> capace di riconoscere, senza condizionamenti interni ed
>>>> esterni, la tutela dei diritti di tutti.
>>>> Un /*magistrato */indipendente da qualunque potere, interno
>>>> o esterno all’ordine giudiziario, capace di generare
>>>> fiducia per la sua riconosciuta imparzialità, rispettoso
>>>> delle parti, aperto al dubbio e privo di supponenza.
>>>> Una /*magistratura*/:
>>>> - non gerarchica, nemica del carrierismo, convinta
>>>> che i magistrati si distinguono davvero solo per le
>>>> funzioni esercitate;
>>>> - consapevole del senso della propria funzione ma
>>>> aperta alla visione del mondo che ci circonda e sempre
>>>> attenta alle persone (persone che stanno dietro i
>>>> fascicoli, persone che lavorano al nostro fianco siano essi
>>>> magistrati o personale amministrativo, persone che
>>>> attendono risposte);
>>>> - non autoreferenziale, e tuttavia sempre attenta
>>>> alla tutela della propria indipendenza da attacchi esterni,
>>>> quindi pronta a controllare nei suoi risvolti concreti ogni
>>>> proposta di modifica legislativa che incida sull’autogoverno;
>>>> - impegnata nella gestione trasparente e
>>>> democratica degli uffici.
>>>>
>>>> Ogni magistrato ha bisogno di essere garantito nella sua
>>>> indipendenza da un /*autogoverno credibile*/ e di essere
>>>> messo nelle condizioni di svolgere dignitosamente il
>>>> proprio lavoro, percependo il senso della propria funzione,
>>>> la sua delicatezza, la sua serietà e la sua concreta
>>>> possibilità di incidere sulla realtà.
>>>> Dobbiamo batterci per rifondare un /*autogoverno diffuso*/:
>>>> - che parte dal singolo magistrato, il quale, in qualunque
>>>> funzione egli svolga la sua attività, ha la possibilità di
>>>> contribuire all’organizzazione degli uffici e di rendere la
>>>> magistratura un corpo sano e scevro da interessi di potere;
>>>> - che passa dai Consigli Giudiziari, organi di autogoverno
>>>> prossimi al territorio ed in quanto tali fondamentali
>>>> nell’aiuto all’organizzazione degli uffici e nell’impegno a
>>>> rendere al Consiglio Superiore il quadro più corretto ed
>>>> obiettivo possibile della realtà organizzativa degli uffici
>>>> e delle reali potenzialità dei magistrati nell’ottica della
>>>> scelta di coloro che possono svolgere una funzione
>>>> organizzativa;
>>>> - che arriva ad un CSM serio, credibile, trasparente,
>>>> capace di difendere davvero l’autonomia esterna ed interna
>>>> della magistratura.
>>>>
>>>> /*_In concreto?_*/
>>>> In sintesi, /*alcuni punti programmatici*/ per l’attività
>>>> del CSM; per approfondire /*come e perchè*/, c’è l’allegato:
>>>> - /_giovani magistrati_/: attenzione alla formazione e
>>>> tutela da ogni forma di gerarchizzazione o di richiami al
>>>> conformismo e all’efficientismo;
>>>> - /_mobilità_/: introduzione di meccanismi che, senza
>>>> ledere il diritto alla mobilità del magistrato, tendano a
>>>> stabilità e minima copertura degli uffici, soprattutto
>>>> medio-piccoli; particolare attenzione agli uffici più
>>>> difficili, nei quali i magistrati, spesso al primo
>>>> incarico, devono poter coltivare un’idea alta di
>>>> giurisdizione ma anche avere una vita personale sostenibile;
>>>> - /_genere e genitorialità_/: previsione di meccanismi per
>>>> gestire le assenze per maternità, malattia, e genitorialità
>>>> come situazioni ordinarie e strutturali, non penalizzanti
>>>> né per il magistrato né per l’ufficio;
>>>> -_/Procure/_: difesa dagli attacchi esterni e dai rischi
>>>> interni di gerarchizzazione; riavvicinamento alla cultura
>>>> tabellare;
>>>> - /_nomine di direttivi e semidirettivi_/: esercizio della
>>>> discrezionalità con responsabilità e trasparenza;
>>>> calendarizzazione rigorosa; riforma del T.U. dirigenza con
>>>> valorizzazione della maggiore esperienza professionale
>>>> acquisita; rifiuto di percorsi di carriera; riforma
>>>> significativa del sistema di conferma dei dirigenti;
>>>> necessità per i fuori ruolo di rientrare per un congruo
>>>> periodo nella giurisdizione prima di avere incarichi
>>>> dirigenziali;
>>>> -/_valutazioni di professionalità_/: serie, fondate su dati
>>>> di fatto, attente all’intera professionalità del magistrato
>>>> e contestualizzate, quanto alla produttività, nella realtà
>>>> degli uffici;
>>>> - /_disciplinare_/: esclusivo accertamento della
>>>> responsabilità del singolo, con particolare attenzione al
>>>> tema dell’interpretazione di diritto e di valutazione del
>>>> fatto e delle prove; contestualizzazione dei fatti nel
>>>> contesto di lavoro;
>>>> - /_Ruolo politico del CSM_/ come interlocutore
>>>> istituzionale nei confronti del Governo e del Parlamento
>>>> sulle riforme in materia di giustizia, nonché attivo nel
>>>> suo ruolo di tutela della indipendenza e dell’autonomia del
>>>> potere giudiziario.
>>>>
>>>> /*_In conclusione:_*/
>>>> Offro la mia candidatura come possibile contributo, insieme
>>>> a quelli di tutti, al percorso di trasformazione del CSM in
>>>> una vera casa di vetro di tutti i magistrati; compito
>>>> difficile ed entusiasmante, che si deve svolgere con onore
>>>> e umiltà, nella piena consapevolezza del ruolo
>>>> costituzionale della magistratura.
>>>>
>>>> Elisabetta Chinaglia
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> _______________________________________________
>>>> Area mailing list
>>>> Area a areaperta.it
>>>> http://mail.areaperta.it/mailman/listinfo/area_areaperta.it
>>> _______________________________________________
>>> Area mailing list
>>> Area a areaperta.it
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>>>
>>> --
>>> stefano celli
>>>
>>>
>>> _______________________________________________
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>> _______________________________________________
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>
> _______________________________________________
> Area mailing list
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