[Area] I: [Nuovarea] R: R: [Iscritti] R: R: R: R: riforma prescrizione

PM Paolo Ielo paolo.ielo a giustizia.it
Gio 5 Dic 2019 13:57:42 CET


 

Inoltro la mail che ho inviato su nuova area

 

 

Premetto di essere d’accordo con tutti quelli che vedono positivamente la riforma, e tuttavia credo che non occorra far scemare l’attenzione sulla necessità di garantire un processo rapido ( e l’unico modo per farlo non è prevedere dei termini di perenzione processuale; a questo si deve pensare, ma solo dopo che si pensa alla eliminazione di tutte le liturgie, inutili e che non garantiscono nessuno, che affliggono, allungandolo, il processo penale).

Vorrei però rilevare che tra i termini di prescrizione e la ragionevole durata del processo i nessi non sono necessari, perché:

-        Il termine massimo di prescrizione non è il termine massimo del processo; la prescrizione corre anche se non vi è stata neppure la scoperta del reato ( dunque i 15 anni della prescrizione per la corruzione, per stare nell’esempio citato, non sono quelli utili a definire il processo, ma quelli entro cui matura la prescrizione) e non vi è procedimento in essere;

-        La stessa Corte EDU fa decorrere il termine da cui calcolare la ragionevolezza della durata del processo dal momento in cui l’indagato ha avuto notizia del procedimento a suo carico e non dal momento della commissione del reato;

-        I reati di quelli che non sono poveracci – così scansiamo questioni terminologiche- sono quelli che presentano una elevatissima cifra nera ( lo iato esistente tra reati commessi e reati denunciati) e si caratterizzano da un lato per essere scoperti, quanto alla loro esistenza, solo dopo molto tempo dalla loro commissione ( e durante questo tempo non vi è alcun processo o procedimento, ma la prescrizione corre) dall’altro per richiedere indagini e processi assai complessi.

Nessuno mena scandalo perché  i media mondiali, qualche settimana fa, parlano di corruzioni di una nota casa automobilistica avvenute in USA nel 2009 e le indagini partono oggi ( tali episodi, se avvenuti in Italia, sarebbero già prescritti) perché deve avvenire il contrario  se questo accade in Italia?

Vi racconto una stanza di vita quotidiana:

dopo un arresto di un alto ufficiale dei CC, per un fatto gravissimo ma distante nel tempo dall’inizio delle indagini, si procede con giudizio immediato; in una delle pause di udienza, destinate  a decidere l’ennesima eccezione, in un assolato pomeriggio di un’estate romana costui si avvicina a me e dice: dottore, l’ho denunciata a Perugia per abuso d’ufficio ( io rispondo: capita) e lui: lei probabilmente vincerà il processo in primo grado e forse anche in appello, ma è assai probabile si prescriva prima della Cassazione; e se anche non dovesse essere, per allora sarò troppo vecchio per andare in prigione…

 

per dirla con una nota pubblicità di birra: meditate gente, meditate

 

Paolo Ielo  

-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20191205/4c094021/attachment.html>
-------------- parte successiva --------------
È stato filtrato un testo allegato il cui set di caratteri non era
indicato...
Nome: ATT00025.txt
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20191205/4c094021/attachment.txt>


Maggiori informazioni sulla lista Area