[Area] R: L'ANM, la prescrizione e il processo.... e la legge orlando?

donatella.ferranti a alice.it donatella.ferranti a alice.it
Gio 5 Dic 2019 16:28:42 CET


 
Scusate se intervengo ma nel dibattito mi pare che sia del tutto dimenticato che la Legge 103/2017, cd Legge orlando, ha varato la riforma delle prescrizione e superato, proprio nei rapporti tra prescrizione e  durata del processo, l'insoddisfacente precedente disciplina della ex Cirielli del 2005. Forse non si tiene in conto che le legge Bonafede, approvata ma ancora  in vigore, ha spazzato via la riforma Orlando di poco più di un anno precedente, senza attendere o moinitorare gli effetti di quella riforma, che forse avrebbe risolto per la gran parte le questioni oggi dibattute. Mi chiedo se la magistratura associata non avrebbe dovuto per tempo richiedere al legislatore di  verificare in concreto l'adeguatezza della riforma già varata nel 2017, prima di porre mano così a breve  ad una nuova modifica.
         Donatella Ferranti

  ----Messaggio originale----
 
 Da: rodolfomaria.sabelli a giustizia.it
 
 Data: 5-dic-2019 11.37
 
 A: <area a areaperta.it>
 
 Ogg: [Area] L'ANM, la prescrizione e il processo
 

 

 
  Nel ringraziare Area aperta per l’ospitalità, mi scuso se intervengo una seconda volta sullo stesso argomento, ma trovo la riflessione sulla prescrizione molto stimolante.
    
  
    
      
    
  L’Anm da sempre sostiene la necessità di una riforma della prescrizione (soprattutto dopo la novella del 2005) e di un’organica e altrettanto necessaria riforma processuale. Tali interventi, peraltro, pur se fra loro collegati quanto a ragioni ispiratrici ed effetti, operano su piani diversi e non sono subordinati l’uno all’altro in una inevitabile contestualità. Del resto, la riforma della prescrizione della quale si discute in questi giorni, una volta bloccata, è probabile che non sarebbe riproposta in futuro, almeno negli stessi termini.
    
  
    
      
    
  Ciò non vuol dire però che l’Anm non debba continuare a chiedere con forza un’organica e urgente riforma processuale, anzi. Nel dibattito pubblico vedo affacciarsi una tentazione antica: quella di imporre per legge la ragionevole durata del processo, anziché realizzarla attraverso riforme processuali e organizzative.
    
  
    
      
    
  L’imposizione di tempi rigidi alle fasi processuali, se non accompagnata da efficaci riforme strutturali ma assistita invece da estinzioni processuali e magari anche da nuove previsioni disciplinari, potrebbe provocare effetti gravi, tanto più se si considerano il sovraccarico dei Tribunali e delle Corti d’appello e di legittimità e l’ampiezza dei casi di ricorso per cassazione.
    
  
    
      
    
  Abbiamo bloccato la prescrizione, ora è solo responsabilità di voi magistrati fare presto: ecco, questo non sarebbe accettabile.
    
  
    
      
    
  Peraltro, la riforma del processo è necessaria sia per ridurre i tempi della giustizia, sia per restituire significato e dignità al rito accusatorio. L’obiettivo, a mio parere, dev’essere quello da un lato di promuovere i riti alternativi (e la riforma della prescrizione potrà incoraggiare tale risultato), dall’altro di concentrare l’istruttoria dibattimentale nel perimetro dei temi controversi nel confronto accusa / difesa: obiettivo che può essere favorito da una più matura cultura del processo ma che richiede anche mirate riforme legislative, possibili anche senza toccare l’art. 111 Cost.
    
  
    
      
    
  Sono certo che l’Anm saprà tenere alta l’attenzione su questi temi.
    
  
    
      
    
  Rodolfo Sabelli
    
  
   
     
   
  
   
     
   
  
   
     
   
 
 



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