[Area] Giustizia Insieme. A. Ruggeri, La “democratizzazione” del processo costituzionale: una novità di pregio non priva però di rischi

Giustizia Insieme redazione a giustiziainsieme.it
Ven 24 Gen 2020 07:33:57 CET


  All'indomani dell'entrata in vigore delle «Norme integrative per i 
giudizi davanti alla Corte costituzionale», pubblicate in GU, Serie 
Generale n.17 del 22-01-2020, Giustizia Insieme ospita un'articolata 
riflessione del Prof.Antonio Ruggeri sull'apertura della Corte 
costituzionale alla società civile, della quale si riporta il sommario.

1.La piena rispondenza dell’“invito a Corte” alla “costituzionalità” del 
processo costituzionale e il rischio che tuttavia per effetto delle sue 
applicazioni possa accreditarsi la critica strumentale che la 
legittimazione del giudice venga non più (o non soltanto) dall’alto 
(dalla Costituzione, i suoi valori, le norme che vi danno voce) bensì 
prevalentemente, se non pure esclusivamente, dal basso (dalle 
indicazioni venute dai soggetti esponenziali della “società civile”), 
vale a dire che abbia un fondamento non già assiologico-normativo bensì 
politico tout court. – 2. Le contromisure necessarie al fine di 
contenere, se non pure fugare del tutto, il rischio in parola. – 2.1. … 
a) in sede di attivazione del giudizio di costituzionalità, laddove è 
pressante il bisogno di un pronto e deciso recupero della rilevanza e 
della incidentalità, non di rado venute a trovarsi in uno stato di 
palese sofferenza, ad eccezione di taluni casi per i quali è 
consigliabile derogarvi (ma dietro esplicite e circoscritte previsioni 
stabilite con legge). – 2.2. … b) in sede di svolgimento del giudizio, 
laddove è necessario un fermo governo da parte della Corte della 
partecipazione al giudizio stesso (in ispecie, il ricorso agli esperti 
quale forma di compensazione e riequilibrio della componente “politica” 
riportabile all’ascolto degli esponenti della “società civile”). – 2.3. 
… c) in sede di decisione (in particolare, il “dialogo” tra le Corti e 
la comparazione quali risorse a garanzia della “giurisdizionalità” della 
giurisdizione, l’ipotesi da taluno caldeggiata che alle novità odierne 
si affianchi la istituzione del dissent, in merito alla quale è però 
consigliabile molta cautela, e la necessità che in occasione 
dell’adozione delle tecniche decisorie di volta in volta congrue 
rispetto ai casi si torni, ancora una volta, ad assicurare il pieno 
rispetto dei canoni processuali, dai quali ci si è non di rado – come, 
da ultimo, in Cappato – discostati).

https://www.giustiziainsieme.it/it/news/92-main/la-nostra-costituzione/849-la-democratizzazione-del-processo-costituzionale-una-novita-di-pregio-non-priva-pero-di-rischi-2




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