[Area] Fwd: AreaDG sulla violenza nelle carceri

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Mer 11 Mar 2020 09:35:12 CET


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*AreaDG sulla violenza nelle carceri*

Le rivolte che si sono susseguite in questi giorni nelle carceri italiane
mettono a gravissimo rischio non solo la salute e l’incolumità di coloro
che in carcere lavorano, come gli appartenenti alla Polizia penitenziaria e
i vari operatori, già quotidianamente in prima linea, ma anche della gran
parte dei detenuti che sono estranei ad esse e tuttavia sono costretti a
patirne le conseguenze.

Si profila ora il rischio di una strumentalizzazione di tali vicende, sia
da parte di chi alimenta artatamente un clima di generalizzata ostilità
verso le persone detenute per comprimerne e limitarne i diritti, sia da
parte di chi giustifica la violenza e sfrutta la contingenza per invocare
misure straordinarie di clemenza del tutto incongrue nella situazione
attuale.

Per questo è indispensabile ripristinare immediatamente la legalità nelle
nostre carceri. Per farlo occorre mettere in atto tutti gli interventi
necessari. Questi non possono certamente esaurirsi nella risposta
repressiva, pur necessaria per individuare e punire coloro che alle
violenze hanno dato la stura e le hanno alimentate.

Occorre anche dare una risposta rapida alla giusta richiesta di sicurezza
all’interno del carcere, affrontando, con serietà, il tema del
sovraffollamento, la cui drammaticità è stata ulteriormente acuita
dall’emergenza sanitaria legata alla diffusione del “coronavirus”, e alle
preoccupazioni che essa ha generato in tutta la popolazione, compresa
quella carceraria.

Il sovraffollamento carcerario è la conseguenza di politiche
carcero-centriche e di automatismi che negli ultimi anni hanno reso più
difficile l’accesso alle misure alternative. Non possiamo, oggi, non
pensare con rammarico alla grande occasione che si è persa con la mancata
approvazione della riforma dell’Ordinamento penitenziario, stralciando una
serie di previsioni in materia di pene e misure alternative che avrebbe
ridotto il numero dei detenuti senza alcun detrimento per l’ordine pubblico
e la sicurezza della collettività.

Ma il sovraffollamento è anche la conseguenza delle difficoltà di chi pur
avendo diritto ad accedere alle misure alternative, subisce tempi lunghi e
rinvii legati ai ridottissimi organici tanto della Magistratura di
Sorveglianza che del personale amministrativo e dell’UEPE che, nonostante
gli sforzi e la grande abnegazione, non riescono a far fronte ad un carico
giudiziario enorme e in costante crescita.

In attesa di auspicate soluzioni strutturali, in questa drammatica
contingenza, occorre consentire a tutti coloro che ne hanno diritto di
accedere celermente alle misure alternative alla detenzione, in linea con
quanto stanno facendo alcuni Tribunali di Sorveglianza, anche attraverso lo
stanziamento di risorse aggiuntive da parte del Ministero.

Ma è anche importante favorire in massimo grado la continuità dei rapporti
tra i detenuti ed i loro familiari, che costituiscono un bene prezioso
specialmente in questo momento di grande allarme. Ciò è possibile, in
questa particolare contingenza, attraverso l’impiego di tutti i mezzi che
le tecnologie offrono, come l’implementazione delle postazioni telefoniche
e dei collegamenti audiovisivi in sostituzione di quelli diretti, oggi
preclusi per ragioni sanitarie.

Né può essere sottovalutata l’importanza di una corretta e tempestiva
informazione delle persone detenute e dei loro familiari, onde far
comprendere che la straordinaria limitazione di questi giorni non persegue
finalità punitive, ma costituisce una misura sanitaria necessaria per la
salute di tutti, anche di chi è ristretto in carcere.

È necessario perciò, non solo nel contingente, accompagnare alle politiche
di inclusione a favore delle persone detenute, azioni di
responsabilizzazione che orientino verso l’osservanza delle regole di
comunità. Quella comunità di cui anche le persone detenute devono essere
rese e sentirsi partecipi, e le cui difficoltà e sacrifici sono chiamate a
condividere.
 Il Coordinamento nazionale di AreaDG

http://www.areadg.it/comunicato/rivolte-nelle-carceri-evitare-strumentalizzazioni
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