[Area] R: Cattivo esempio
thorgiov
thorgiov a libero.it
Ven 20 Mar 2020 09:46:30 CET
Aiutare chi ha bisogno va bene, ma quali sono i bisogni da soddisfare
oggi ? Il medico e l'infermiere che rischiano la propria vita lo fanno
per salvare un altro bene primario, che è la sopravvivenza altrui. Il
calore umano deve essere funzionale a mantenere in vita gli altri, e
oggi gli altri li si mantiene in vita tenendo da loro la distanza
massima possibile, non limitandosi al metro canonico. Tu parli di
raccomandazione della mascherina facciale, ma Bergoglio e il suo
seguito, almeno dalle immagini che ho visto io, la mascherina non la
indossavano. Forse perchè sarebbe stato indecoroso ? Forse perchè
partivano dal presupposto che per strada non avrebbero incontrato
nessuno ? Forse pensavano che gli altri semplicemente non esistevano, o
comunque che erano gli altri a doversi adeguare alle norme ad hoc della
Chiesa cattolica, laddove l'aggettivo cattolico significa proprio
universale. Se è per questo, ho sentito anche dei magistrati sostenere
che in ufficio e soprattutto in udienza non è ammissibile indossare la
mascherina. Tu parli di umanità. Ma l'avversario che affrontiamo oggi
non è umano, non pensa, non soffre, non conosce valori. La comunità
scientifica ci ha dato delle indicazioni, e noi, se avessimo un minimo
di buon senso, dovremmo osservarle, indipendentemente dalla circostanza
che siano state trasfuse in qualche atto normativo. Non è che prima
dell'8/3/2020 queste regole non le conoscessimo. Le conoscevamo
benissimo, perchè tutti i mezzi di informazione ce le avevano spiegate.
Eppure conosco persone che nello stesso giorno in cui Conte ha
proclamato lo stato di emergenza se ne erano andate allegramente in
montagna a sciare, incuranti della circostanza, già nota, che molti si
erano infettati proprio in occasioni simili. E ancora oggi molti
continuano a fregarsene delle regole sanitarie, che poi sono regole di
buon senso, adottate nell'interesse di tutti. Baci e abbracci, per
favore, rimandiamoli ad occasioni future.
FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
Il 20/03/2020 03:48, mario ardigo ha scritto:
> Il ministro di culto che si rechi in casa di un sofferente non
> sottoposto a quarantena per svolgervi assistenza religiosa non viola
> alcuna delle vigenti prescrizioni sanitarie governative, di Protezione
> civile, regionali e comunali. In quel caso vi è raccomandazione della
> mascherina facciale e guanti se ci si avvicina a malati e, comunque,
> di mantenere una distanziazione minima, ciò che può farsi anche
> mettendo l'ostia della Comunione nella mano del fedele o parlando con
> le persone.
> Baden Powell ha insegnato a tutti gli scout a misurare il metro di
> distanza, che va da una spalla alla punta del dito medio della mano
> dell'altro lato del corpo. E' appunto quella la distanza minima
> raccomandata di questi tempi.
> Nei nostri quartieri, e anche in quelli borghesi, vi sono persone in
> condizioni di abbandono estremo. In particolare quelle che devono
> accudire una persona allettata per patologia neurologica irreversibile
> e a decorso progressivo e infausto.
> Si, va be', si osserva, ma perché, proprio adesso, mettere in moto in
> quelle situazioni la religione? Differiamo tutto a dopo. Si può vivere
> anche senza. Mangiare, bere, sorveglianza e cure sanitarie, una volta
> assicurato questo, il resto può attendere. Tuttavia, badate, non di
> solo pane vive la persona umana: questa è un'antica saggezza. Ci sono
> persone che, di questi tempi, sono molto vicine al massimo di
> disperazione che possono tollerare. Una carezza, una parola di
> conforto, la sollecitudine di un'altra persona di cui si fidano,
> possono fare la differenza tra la vita e la morte.
> I nonni che baciano i nipoti e viceversa. Ci hanno raccomandato di
> stare in casa, in famiglia, ma si è consapevoli che questa condizione
> è anche una via di contagio: gli esempi di contagio parentale sono
> numerosi, fin dall'esperienza cinese di Covid19. Si sceglie il male
> minore, non potendosi prescrivere a tutti, in via di prevenzione,
> quello che nella prassi penitenziaria viene definito isolamento
> cellulare, ognuno nella propria cella, che è considerato un
> aggravamento della pena detentiva, e una grave sofferenza in più. Da
> soli, senza compagni vicino, senza avvertire una reale solidarietà,
> quello che chiamiamo /calore umano/, la persona umana avvizzisce, non
> resiste. I monaci eremiti riescono a sopportare l'isolamento estremo
> solo sviluppando una sofisticata spiritualità che consente loro di
> costruire nella loro mente quello che, nel gergo della psicologia,
> viene definito più o meno come un "fantasma di partner". Dunque, in
> famiglia, anche ora non siamo in condizione di isolamento personale
> sanitario, salvo che si venga individuati come malati infettivi o si
> sospetti seriamente di esserlo. Questo consente i gesti dell'amore.
> Che, anzi, sono altamente raccomandati nelle condizioni disperanti.
> Dove è scritto, nei dpcm, nelle ordinanze di Protezione civile, nelle
> ordinanze dei Presidenti delle Giunte regionali e dei Sindaci, che in
> famiglia, tra costretti al domicilio coatto sanitario, non ci si può
> più baciare? Quando lo scriveranno, divieto di baciare, ci ragionerò su.
> L'altro giorno, quel particolare ministro di culto che è il Papa,
> perché guardate che un Papa non è altro che quello, ha ricordato che
> nella disperazione bisogna sforzarsi di rimanere umani. C'era bisogno
> che ce lo dicesse lui? Non potevamo arrivarci da noi stessi? In certe
> condizioni difficili, mantenere l'umanità diventa complicato: ecco che
> allora un ministro del culto può servire. Perché, tenetene conto, non
> ci salveremo se non rimanendo umani. Per quale ragione, altrimenti, un
> medico o un infermiere deciderebbero di rispondere all'appello della
> sanità lombarda e di andare là a rischiare la vita, sottoponendosi a
> turni massacranti? Non è solo questione di lavoro. Quegli stessi turni
> che, a volte, sono costretti ad osservare coloro che assistono malati
> allettati, quelli che i certi casi i vicini di scala nei nostri
> grandi palazzoni di cittadini nemmeno sanno che esistono. E' appunto
> questo la situazione che i sacerdoti della mia parrocchia hanno
> trovato talvolta bussando ad alcune case del quartiere.
> Mario Ardigò
>
> Il giovedì 19 marzo 2020, 22:20:26 CET, thorgiov <thorgiov a libero.it>
> ha scritto:
>
>
> Il covid 19 sarà pure una cosa stupida e inutile, ma intanto questa
> piccolissima cosa ci sta mettendo tutti in ginocchio. Il virus non
> pensa, ed esprime l'essenza primitiva della natura. Una natura contro
> la quale in realtà combattiamo da sempre, perchè ci sovrasta e non si
> cura dei nostri valori e delle nostre credenze, di qualsiasi tipo
> siano. Almeno di fronte alla natura, dovremmo assumere un
> atteggiamento più umile, e riconoscere che i nostri valori, al pari
> delle nostre persone, trovano qualcosa di più forte che li fronteggia.
> Invitare i nipoti a baciare i nonni in un periodo questo, incoraggiare
> i sacerdoti a portare l'eucarestia ai malati di coronavirus non
> curandosi, non tanto delle prescrizioni dello Stato italiano, quanto
> della pericolosità del virus, che esiste prima e indipendentemente dai
> decreti legge del Governo, e tacciando implicitamente coloro che non
> si adeguano di essere dei Don Abbondio, significa non voler
> riconoscere la realtà, solo perchè non coincide con la propria visione
> della vita. Come hanno fatto e tuttora fanno le tante persone che,
> incuranti della epidemia, continuano a vivere come prima, quanto tutto
> è cambiato, illudendo se stessi.
>
> FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>
> Il 18/03/2020 17:48, mario ardigo ha scritto:
> Su razionalità e cattolici Massimiliano ha detto molto bene.
> Quando sarà finito questo bailamme, invito chi dubiti della capacità
> razionale dei cattolici ad andare qui a Roma, alla Gregoriana, a
> seguire come uditore una qualsiasi delle lezioni che si tengono ogni
> mattina. Mia moglie, per preparare la tesi, fu ammessa a studiare per
> qualche tempo all'Istituto biblico, che è di fronte alla Gregoriana,
> che è un altro esempio di elevatissima razionalità. Contiene tesori
> inestimabili di conoscenza.
> Piuttosto, chi ha fede nel soprannaturale ha a volte difficoltà a far
> tornare i conti con la natura. La questione è aperta. Si interseca con
> quella del senso della vita nell'universo, e con quello della nostra
> in particolare. Ad esempio, le spiegazioni che si danno in merito
> appaiono meno convincenti di questi tempi, con un prodotto naturale,
> questo virus Covid-19, che interferisce tanto duramente con i nostri
> progetti. La teologia, in genere, affascina quando si mantiene sulle
> generali, nei particolari cade. Ad esempio, se le si chiede "Perché a
> me?", come gli sventurati spesso si chiedono. La soluzione di
> Benedetto da Norcia fu /prega e datti da fare/, lascia perdere gli
> arzigogolamenti infruttuosi. E', anche, in fondo, la via di ogni
> /militante/. Naturalmente, dandosi da fare si capisce quanto siamo
> piccoli nell'universo, e allora soccorre la preghiera. Pregare
> significa fare unità in se stessi, mantenersi umani, quindi un po'
> sopra la stupida natura che genera una cosa stupida e inutile come
> Covid19. Lasci un giardino a fare da sé per qualche mese e te lo
> ritrovi ridotto a una giungla primordiale, e allora inizi a
> zappettare, potare, estirpare, piantare trapiantare, irrigare,e
> irrigare, e, progressivamente, /dandoti da fare / ricostruisci un
> modello di paradiso, che richiama appunto un bel giardino, senza
> bestie e altri organismi pericolosi, con acqua che scorre, tanta, e
> luce, tanta luce. Poi ti fermi un attimo, alla fine di quel darsi da
> fare, guardi l'opera delle tue mani e ti dici "ho fatto una cosa
> buona", e questa è, religiosamente, la contemplazione, che rincuora e
> ti fa gioire. Per ciò che ho capito della vita, tale è più o meno il
> senso della nostra, in quell'effimera ma importante gioia. Ma si può
> dire in modo molto più complicato e allora ci si scrivono libri sopra,
> perché gli umani sono viventi che ragionano (e ragionando costruiscono
> e governano società), e anche i cattolici lo sanno fare, credetemi. La
> Bibbia dei cristiani contiene molti esempi di libri di quel tipo,
> compreso un patrimonio culturale importante che i cristiani
> ricevettero dall'antico ebraismo. Fatica sprecata, sostengono alcuni
> critici. Fantasie. E com'è allora che ci si sono dedicati, e ci si
> continuano a dedicare, in tanti? E non solo chi è animato da propositi
> religiosi. Sto leggendo un libro di Emanuele Severino, che da poco
> abbiamo perso, grande anima, in cui si tratta prevalentemente di
> questi temi.
> Mario Ardigò
>
> Il mercoledì 18 marzo 2020, 15:57:56 CET, Massimiliano Siddi
> <massimiliano.siddi a giustizia.it>
> <mailto:massimiliano.siddi a giustizia.it> ha scritto:
>
>
> Che la razionalità sia "qualcosa di difficile da capire per un
> cattolico" e' affermazione tanto ricorrente quanto superficiale. Senza
> scomodare San Tommaso ed altre grandi menti della Scolastica,
> tradizione filosofica alla base proprio del pensiero razionale
> moderno, anche Leibniz, che del pensiero illuminista e' fonte
> d'ispirazione, sosteneva che vi e' una speciale analogia tra teologia
> e diritto in quanto entrambi presentano un "duplex principium": la
> "scriptura" (testi canonici, norme positive etc.) e, si badi bene, la
> "ratio", che di entrambi fonda i principi naturali.
>
> Massimiliano Siddi
>
> Inviato da iPad
>
> Il giorno 18 mar 2020, alle ore 08:37, thorgiov <thorgiov a libero.it
> <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>
>> La strategia di contenimento del virus è indubbiamente complessa, e
>> ogni Paese ha cercato la sua strada. Non a caso ho fatto l'esempio
>> della Cina e della Corea del Sud, che hanno adottato soluzioni
>> diverse, che però hanno avuto un pregio : hanno funzionato entrambe.
>> Ed hanno funzionato perchè la popolazione sa bene che, una volta
>> scelta una strada, la si deve percorrere con coerenza, perchè solo
>> così si salvaguarda la incolumità non solo privata, ma anche
>> pubblica, soprattutto quando è evidente che il risultato arriva e
>> arriva per tutti. La razionalità è qualcosa di difficile da capire
>> per un cattolico, perchè c'è sempre di mezzo qualche valore superiore
>> . Ecco, Bergoglio è del parere che la politica delle porte chiuse sia
>> del tutto inaccettabile, a prescindere dal fatto che funzioni o meno.
>> Ma è questo "a prescindere" che non va. Non va nè in tema di
>> immigrazione nè in tema di lotta contro le epidemie. La semplicità,
>> come ho già scritto a suo tempo, il più delle volte non è altro che
>> una complessità risolta. In molte occasioni, nel mio lavoro, sono
>> riuscito a definire delle controversie che sembravano non avere nè
>> capo nè coda sulla base di un unico precedente giurisprudenziale o di
>> una unica norma. Spesso mi è capitato di applicare istituti ( per es.
>> l'art. 96 comma 3 c.p.c. ) di fronte ai quali i colleghi mostravano
>> un rifiuto pregiudiziale, e di accorgermi che funzionavano. L'uovo di
>> Colombo è lì, ma se si fanno sempre e soltanto "ragionamendi", se si
>> cercano sempre le convergenze parallele, non si va da nessuna parte.
>> Sento spesso glorificare il modello italiano nella lotta contro il
>> virus. Ora, qualsiasi modello in teoria funziona sempre, ma se i
>> cittadini non osservano le regole, magari su consiglio di qualcuno
>> che sta in alto, ugualmente non si va da nessuna parte. Se si segue
>> il costume tipicamente cattolico per cui la regola è sacra, nel senso
>> che è eterna e immutabile, ma poi in concreto si può derogare ad essa
>> a proprio piacimento, il vincitore sarà uno solo : il covid 19, che
>> rimarrà fino a quando non deciderà che in Italia non conviene
>> rimanere, neppure a lui.
>>
>> FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli Nord )
>>
>> Il 17/03/2020 11:40, Massimiliano Siddi ha scritto:
>>> Anche Don Abbondio ragionava, ragionava eccome: metteva la sua vita
>>> e la sua incolumità personale innanzi a tutto; un po’ come certi
>>> farisaici rigoristi odierni.
>>> Ci fanno studiare Manzoni proprio perché, aldilà dei meriti
>>> linguistici, insegna che le cose, per chi vuole o è in grado di
>>> comprenderle, sono un po’ più complesse.
>>>
>>> Massimiliano Siddi
>>>
>>> Inviato da iPhone
>>>
>>> Il giorno 17 mar 2020, alle ore 11:31, thorgiov <thorgiov a libero.it
>>> <mailto:thorgiov a libero.it>> ha scritto:
>>>
>>>> Hai scritto : "/Inizialmente il Cardinal Vicario ha seguito una
>>>> linea più restrittiva che è stata modificata su esortazione del
>>>> Papa: il primo è il vescovo delegato dal Papa al governo della
>>>> Diocesi di Roma, di cui però il Papa rimane il vescovo titolare.
>>>> Anzi, egli è Papa //in quanto // vescovo di Roma. Le porte delle
>>>> parrocchie romane rimangono quindi aperte per l'orazione e la
>>>> richiesta di soccorso. La situazione che stiamo vivendo è nuova per
>>>> la nostra generazione e si impara gli uni dagli altri vivendola
>>>> giorno per giorno. La prudenza delle porte completamente sbarrate
>>>> è stata ritenuta, alla fine, non compatibile con una visione
>>>> evangelica/".
>>>>
>>>> Il problema è proprio questo : la politica delle porte sbarrate
>>>> sarà anche incompatibile con la visione evangelica, ma serve.
>>>> Insomma, è utile, in questo momento indispensabile. Ciò non vuol
>>>> dire negare soccorso a chi ne ha bisogno. Significa aiutarlo nel
>>>> modo giusto. E oggi è giusto limitare al massimo i contatti
>>>> sociali, e anche utilizzare la mascherina, pure quando si cammina,
>>>> come fanno tutti in Cina e in Corea del Sud, dove i risultati di
>>>> questi ed altri comportamenti, sicuramente non evangelici, si sono
>>>> dimostrati molto efficaci nel contenere l'epidemia. Perchè il covid
>>>> 19, alla fine, esiste, e si propaga da persona a persona. In
>>>> definitiva, erano corrette le indicazioni del Cardinal Vicario, che
>>>> non può essere definito un Don Abbondio solo perchè ragiona.
>>>>
>>>> FELICE PIZZI ( Giudice del contenzioso del Tribunale di Napoli
>>>> Nord )
>>>>
>>>> Il 16/03/2020 21:38, mario ardigo ha scritto:
>>>>> Inizialmente il Cardinal Vicario ha seguito una linea più
>>>>> restrittiva che è stata modificata su esortazione del Papa: il
>>>>> primo è il vescovo delegato dal Papa al governo della Diocesi di
>>>>> Roma, di cui però il Papa rimane il vescovo titolare. Anzi, egli è
>>>>> Papa /in quanto / vescovo di Roma. Le porte delle parrocchie
>>>>> romane rimangono quindi aperte per l'orazione e la richiesta di
>>>>> soccorso. La situazione che stiamo vivendo è nuova per la nostra
>>>>> generazione e si impara gli uni dagli altri vivendola giorno per
>>>>> giorno. La prudenza delle porte completamente sbarrate è stata
>>>>> ritenuta, alla fine, non compatibile con una visione evangelica.
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