[Area] Carcere e coronavirus: non aspettare

Magistratura democratica md a magistraturademocratica.it
Lun 23 Mar 2020 12:34:54 CET



 

Carcere e coronavirus: non aspettare

 

In questi giorni drammatici, Magistratura democratica – con una riflessione
affidata ad articoli, interventi e proposte ragionate, apparsi sia sulla
stampa quotidiana che su Questione Giustizia (Il vecchio carcere ai tempi
del nuovo colera, 11 marzo 2020, di Riccardo De Vito,
<http://www.questionegiustizia.it/articolo/il-vecchio-carcere-ai-tempi-del-n
uovo-colera_11-03-2020.php>
http://www.questionegiustizia.it/articolo/il-vecchio-carcere-ai-tempi-del-nu
ovo-colera_11-03-2020.php) – ha scelto di dare il suo contributo al
dibattito per tenere alta l’attenzione sul carcere, ove rischia di
innescarsi, nell’attuale tragedia che sta vivendo il Paese, un’altra
tragedia. 

La delicatezza della situazione, con gli istituti attraversati dalle rivolte
più gravi della storia repubblicana, imponeva senso di responsabilità e
proposte concrete. 

 

Come molti hanno già evidenziato in questi giorni, con interventi e prese di
posizione pubbliche, la risposta all’emergenza delle carceri arrivata dalla
politica con il decreto “Cura Italia” è del tutto insufficiente.

La misura adottata – una detenzione domiciliare per coloro che devono ancora
espiare una pena inferiore a 18 mesi – ricalca, infatti, un istituto già
esistente (l’esecuzione pena presso il domicilio, introdotto con l.
199/2010) e, per alcuni versi, ne restringe persino la portata. Condizionare
poi l’applicazione di questa misura all’utilizzo di braccialetti
elettronici, che di fatto non sono allo stato disponibili, rischia di
trasformare questa norma in una finzione.

 

Nel frattempo, le notizie che arrivano dalle carceri – le apprendiamo anche
dalle segnalazioni dei Presidenti dei Tribunali di Sorveglianza di Milano e
Brescia e dal comunicato del Coordinamento dei Magistrati di Sorveglianza,
oltre che dalla stampa – sono allarmanti. 

Il carcere reale, di nuovo sovraffollato, non consente che vengano adottate
al suo interno quelle misure di profilassi pure applicate all’esterno,
perché considerate indispensabili per la salute di noi tutti: distanziamento
tra persone, regole di igiene primaria (in molti istituti anche
l’approvvigionamento di acqua è un problema), isolamento dei positivi,
assistenza e cura ad opera di personale sanitario congruo per numero e
risorse.

Non è difficile immaginare il dramma che si vive in istituti con mille
persone e locali per isolamento che si contano sulle dita di poche mani.

Il carcere non può permettersi di tenere il mondo sull’uscio: per garantire
i diritti dei detenuti e la sicurezza dei cittadini, migliaia di persone
entrano ed escono ogni giorno dagli istituti e negli istituti, così come gli
appartenenti alla polizia penitenziaria, che in essi prestano servizio.

Il pericolo di contagio è reale, sia per i detenuti sia per le persone che
in carcere lavorano. Bisogna quindi affrontarlo per tempo, perché se nel
prossimo futuro dovesse essere l’emergenza a dettare le priorità e a
governare le decisioni si rischierebbero gravi ricadute sulla salute dei
detenuti, sul sistema sanitario nazionale e sulla sicurezza dei cittadini.

Per questo è importante ridurre le presenze all’interno del carcere,
alleggerirne la pressione e consentire che al suo interno siano garantite
prevenzione e cura. Lo ribadisce in maniera perentoria il Comitato Europeo
per la Prevenzione della Tortura del Consiglio d’Europa: tutte le autorità
competenti dovrebbero compiere sforzi per ricorrere a misure alternative e
tale approccio è imperativo, in situazioni di sovraffollamento (Statement of
principles, 20 marzo 2020, punto 5).

Occorre, dunque, che la politica metta a punto un ventaglio di strumenti
celeri ed efficaci, facendosi carico delle esigenze degli Uffici di
sorveglianza che, già sovraccarichi e ora ridotti a poche unità per
l’emergenza, stanno affrontando con estremo coraggio e scarse risorse una
crisi gravissima del sistema penitenziario; e che tutta la magistratura
associata si ritrovi unita ad esprimere la sua consapevolezza dei valori in
gioco.

 

Roma, 23 marzo 2020.

 

L’Esecutivo di Magistratura democratica

 

--

Magistratura democratica
 <http://www.magistraturademocratica.it/> www.magistraturademocratica.it
 <mailto:md a magistraturademocratica.it> md a magistraturademocratica.it

+39.349.78.05.555

-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20200323/fb99fd21/attachment.html>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome:        image003.jpg
Tipo:        image/jpeg
Dimensione:  7308 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://mail.areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20200323/fb99fd21/attachment.jpg>


Maggiori informazioni sulla lista Area