[Area] Intervista a Repubblica del 28 marzo

Giuseppe Salmè giuseppe.salme a gmail.com
Sab 28 Mar 2020 17:43:09 CET


28/3/2020

CRONACA

Intervista ad Alberto Maggi

Il teologo “Così Francesco ci insegna a riscoprire il divino che è in noi”

— p. rod.

CITTÀ DEL VATICANO — «Le messe senza popolo online? Non mi piacciono.
Purtroppo molti preti sono stati abituati così. Per loro non c’è salvezza
senza un Dio che da fuori viene a salvare l’uomo. Se si toglie loro la
celebrazione della messa non sanno cosa fare. Non capiscono che il Signore
è già in noi, si fa pane nella parola. Egli è dentro l’uomo e chiede solo
di andare ad aiutare gli altri».

Alberto Maggi, fine biblista, sacerdote e teologo, commenta il momento
presente. Il Papa ha detto che è possibile, in attesa che tutto torni alla
normalità, chiedere perdono a Dio dei propri peccati pregando nel silenzio.
Un ritorno alla preghiera personale e intima spesso elusa da una Chiesa che
vuole invece avere il controllo sui fedeli.

Padre Maggi, alcune cronache raccontano di sacerdoti che celebrano con i
fedeli di nascosto.

Cosa pensa?

«Assurdo. Danno anche la comunione sotto le due specie, bevendo dal calice
sostenendo che tanto è sangue di Cristo e come tale non può trasmettere il
virus. Questa non è fede, è fanatismo. Giocano a fare i cristiani delle
catacombe e non sanno che provocano un’ecatombe».

Un errore grossolano di visione di sé, di Dio e del mondo?

«Pensano di essere gli unici intermediari fra la gente e Dio, ma il Signore
non ha bisogno di intermediari. Dio è stato per troppo tempo visto come
esterno all’uomo e lontano. Gesù ha superato ciò.

Giovanni dice che a chi ama il Padre, Gesù e lo stesso Padre verranno in
lui. Dio si manifesta non quando alziamo le mani al cielo, ma quando ci
rimbocchiamo le maniche e aiutiamo gli altri».

Per un certo clero tutto ciò significherebbe perdere il controllo sui
fedeli e per certi fedeli uscire da una visione clericale della fede.

«Se Dio sta nel cuore dell’uomo non lo puoi controllare. Ma quando scopri
Dio dentro di te tutto cambia.

Non devi più cercarlo e vivere per lui, ma vivi di lui. Dio non ti chiede
più nulla».

A cosa serve chiedere a Dio di fermare la pandemia?

«Dio non può fermarla, non può cambiare il corso della storia, ma può dare
all’uomo la sua forza per viverla».

Come si spiega questo tempo così difficile?

«I danni del coronavirus sono anche il prodotto di una politica che
all’inizio ha privilegiato gli interessi economici di pochi a discapito del
bene comune. Francesco in Laudato Sì chiede una cura per la casa comune che
pochi perseguono. Il paradiso perduto è da guadagnare adesso».

In che senso?

«Francesco fa sua una lettura profetica del racconto della creazione. Il
libro della Genesi non guarda al passato, non è storia ma teologia.
L’autore non descrive il rimpianto per un passato, ma la profezia per il
paradiso da costruire».

©RIPRODUZIONE RISERVATA f

Sono inutili tutte quelle messe online

Il Signore non può fermare la pandemia ma ci dà la forza per superarla

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