[Area] AreaDG sulle sfide della nuova crisi globale - VI (I consigli giudiziari)

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Mer 29 Apr 2020 09:16:23 CEST


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*AreaDG sulle sfide della nuova crisi globale*



*L’emergenza epidemiologica, la crisi globale e le nuove sfide – 6*


-11-

*I consigli giudiziari *



La magistratura progressista non può sottrarsi all’importante sfida che
questa situazione emergenziale ci ha lanciato: deve perciò saper cogliere i
risultati che la tecnologia avanzata e i collegamenti da remoto ci hanno
consentito di raggiungere nella fase dell’emergenza e proiettarli nella
fase post emergenziale, coniugandoli con le garanzie, le libertà e i
diritti costituzionali che in quanto fondamentali ed indisponibili non
possono e non devono subire alcuna limitazione.

Anche con riferimento ai Consigli Giudiziari, le plurime ed eterogenee
esperienze di riunioni da remoto dell’organo di autogoverno locale tenutesi
in questi ultimi tempi in tutti i distretti di Corte di Appello ci
impongono di fare uno sforzo nel senso di individuare i vantaggi dei
collegamenti a distanza e della circolazione telematica di atti e
documenti, verificando se, in quali casi e a quali condizioni essi possano
operare anche in futuro, incrementando qualità ed efficienza del servizio
ordinamentale reso.



Riteniamo convintamente, per esempio, che l’opportunità dei collegamenti a
distanza possa certamente consentire e agevolare forme di condivisione,
sintesi e confronto fino ad ora non praticate o poco diffuse ed in
particolare:

1.     Riunioni dei Consigli Giudiziari con i colleghi dei diversi uffici
del distretto, così da implementare i doveri di informazione e trasparenza
dell’attività del c.g., valorizzarne l’attività di vigilanza, intesa quale
strumento di confronto e di collaborazione con i magistrati e con gli
uffici e avviare una autentica interazione dei diversi uffici tra loro;

2.     Incontri dei componenti dei c.g. con i consiglieri del CSM, in una
prospettiva di reciproco scambio di informazioni su buone prassi e
criticità, che può sicuramente indirizzare il lavoro dei primi e agevolare
quello dei secondi;

3.     Incontri tra i componenti dei diversi C.G. o di alcuni
rappresentanti di essi, per discutere e condividere questioni problematiche
e prassi virtuose, in vista di una graduale uniformazione degli approcci e
verso la omogeneizzazione delle decisioni e dei pareri, al fine di
proseguire ed arricchire il percorso avviato dal CSM con l’approvazione nel
marzo 2020 della importante Risoluzione sulle “Linee guida per il
funzionamento e l’organizzazione dei Consigli Giudiziari”;

4.     Incontri con i m.o.t. in materia ordinamentale, spesso trascurati o
limitati ad aspetti non esaustivi.



Anche con riferimento al merito delle competenze dei C.G., siamo certi che
talune pratiche – a prescindere dalla composizione (ordinaria, allargata o
autonoma) – possano essere trattate da remoto, così evitando spostamenti di
colleghi (in alcuni distretti costretti a viaggi lunghi e faticosi), e
consentendo riunioni più agili e con o.d.g. più consistenti. E’ il caso,
per esempio, dei seguenti affari:

1)     Tutte le pratiche aventi ad oggetto mere prese d’atto (le riunioni
trimestrali, le relazioni sui tirocinanti, gli incarichi extragiudiziari
soggetti a procedura semplificata, l’organizzazione degli incontri di
formazione decentrata etc.);

2)     L’attività prodromica alle valutazioni di professionalità
(individuazione dei criteri e sorteggio dei trimestri);

3)     L’individuazione dei criteri di valutazione per la conferma dei
magistrati onorari;

4)     Le applicazioni alla DDA, le applicazioni a singoli processi o per
specifiche udienze e in generale i pareri su applicazioni e supplenze
(sempre che non ci siano osservazioni);

5)     Le variazioni tabellari di minor rilevanza (attinenti per esempio
alla formazione dei collegi; ai giorni di udienza settimanale di ciascun
magistrato o ai criteri per la sostituzione del giudice astenuto, ricusato
o impedito);

6)     Le variazioni ai progetti organizzativi di non particolare impatto
(come la formazione di ruoli dei nuovi magistrati; la assegnazione o co
assegnazione di singoli procedimenti o processi ai magistrati dell’ufficio);

7)     La predisposizione dei programmi di tirocinio dei m.o.t., che
avviene sulla base delle indicazioni dei magistrati coordinatori;

8)     I pareri sulle valutazioni di professionalità che non presentano
profili problematici;

9)     I pareri di idoneità al mutamento delle funzioni;

10)   I pareri di idoneità al conferimento delle funzioni giudiziarie
all’esito del tirocinio “mirato” dei m.o.t., ove non caratterizzati da
criticità;

11)   I pareri di idoneità al conferimento o alla conferma delle funzioni
di giudice ausiliario presso le Corti di Appello, di magistrato onorario
presso i Tribunali e le Procure, di giudice o consigliere onorario presso i
Tribunali per i Minorenni e le Corti di Appello, gli esperti presso i
Tribunali di Sorveglianza.



Siamo, invece, fermamente persuasi che vadano trattate in presenza, essendo
essenziale il confronto dialettico e dinamico che solo la vicinanza fisica
può rendere tanto partecipato e vivace, quanto concreto e costruttivo, le
pratiche inerenti ai seguenti argomenti:

1)     Pareri specifici attitudinali per posti direttivi o semidirettivi;

2)     Pareri per la conferma quadriennale nelle funzioni direttive o
semidirettive;

3)     Pareri sulle valutazioni di professionalità con aspetti problematici
(quando cioè ci sia il rischio di un giudizio carente, gravemente carente o
negativo su anche uno solo dei parametri indicati dalla circolare n. 20691
del 8.10.07 e s.m. ovvero quando si tratti di parere espresso in pendenza
di procedimento disciplinare e/o penale a carico del magistrato);

4)     Pareri sulle incompatibilità ex art. 18 e 19 dell’Ordinamento
Giudiziario;

5)     Pareri sui programmi di gestione;

6)     Pareri sulle tabelle e sui progetti organizzativi ovvero sulle
variazioni rilevanti e su quelle accompagnate da osservazioni;

7)     Pareri sugli incarichi extragiudiziari soggetti alla procedura
ordinaria di cui all’art.17 della Circolare P22581/2015 e s.m.;

8)     Pareri sulla idoneità a ricoprire il ruolo di Sostituto presso la
Procura Nazionale Antimafia

9)     I pareri sulle domande di accesso all’ufficio studi o alla
segreteria del CSM o all’incarico di RID;

10)   I pareri sulle deleghe organizzative e sulle assegnazioni di
incarichi di collaborazione conferiti dai dirigenti ai magistrati
dell’ufficio;

11)   L’Individuazione dei magistrati coordinatori dei mot e della
magistratura onoraria;

12)   La nomina dei componenti della Commissione flussi esterni al c.g.;

13)   I procedimenti disciplinari a carico della magistratura onoraria.



Si potrebbe così concentrare in poche ed agili riunioni da remoto la
trattazione di numerosissime pratiche e limitare il confronto in presenza
alle attività e ai pareri più rilevanti, con il risultato finale di meno
riunioni, meno spostamenti ma confronti diretti più attenti e ponderati.



Quanto proponiamo, però, necessita di condizioni imprescindibili, in
assenza delle quali risulterebbe vano qualsiasi sforzo di potenziare e
istituzionalizzare, in certi ambiti, le nuove modalità di comunicazione
telematica. E sono infatti assolutamente necessari:

1.     La totale digitalizzazione delle pratiche;

2.     La completa smaterializzazione di tutti i fascicoli personali dei
magistrati, prevista dalle modifiche della circolare in tema di tenuta del
fascicolo approvate dal CSM il 28.2.2018, ma ancora non completata e per
alcuni neppure iniziata (è insomma giunto il momento per la definitiva
formazione e gestione dell’unico fascicolo personale digitale);

3.     La conseguente semplificazione delle procedure di autorizzazione
all’accesso ai fascicoli digitali da parte dei componenti dei C.G.;

4.     Una sorta di reingegnerizzazione dei C.G., alla stregua di quella
già proficuamente avviata per il CSM, che consenta non solo la definizione
di un unico fascicolo personale digitale ma anche la previsione del formato
elettronico e l’inserimento digitale come modalità esclusive di
acquisizione dei documenti a supporto di qualunque istanza o parere, oggi
prevista a regime soltanto per alcuni settori;

5.     Il supporto, in termini di impegno e di risorse, per una autentica e
rinnovata formazione dei consiglieri giudiziari nell’uso di Cosmap,
nell’accesso ai fascicoli personali virtuali e più in generale nella tenuta
e gestione dei dati digitali.

In quest’ottica, anche le riunioni delle commissioni flussi potrebbero
avvenire a distanza, in quanto aventi ad oggetto la trattazione di dati già
oggi completamente digitalizzati.



Nella consapevolezza che trattasi di elencazioni non esaustive e
suscettibili di variazioni a seconda delle specificità del caso concreto
e/o del distretto di riferimento, auspichiamo che anche per i Consigli
Giudiziari saremo in grado di raccogliere l’eredità della situazione
straordinaria che stiamo vivendo, non sprecarne le occasioni per il
presente e beneficiarne ancor di più per il futuro.

* (6 - continua …)*



*N.B. tutto il materiale si può consultare su www.areadg.it
<http://www.areadg.it>*

( http://www.areadg.it/speciali/emergenza-e-nuove-prospettive/ )
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