[Area] verbale dell' assemblea AreaDG Cassazione del 28 maggio 2020

AREA CASSAZIONE areacassazione a gmail.com
Dom 31 Maggio 2020 23:56:28 CEST


Il 28 maggio 2020, alle ore 15,30, si è svolta, tramite la piattaforma
Teams, l’assemblea della sezione di AreaDG Cassazione.

Hanno partecipato, complessivamente oltre 40 aderenti, con una presenza
media superiore alle 30 unità: segno, questo, della vitalità del gruppo,
oltre che della fruibilità del mezzo di comunicazione.

Alla breve introduzione di Paola Filippi, dedicata alle fibrillazioni
dell’ANM nazionale ed alle ragioni che le hanno determinate, sono seguiti
gli interventi di Luca Poniz, gradito ospite invitato, e Luigi Orsi, i
quali hanno spiegato la genesi delle dimissioni della componente di AreaDG
dalla GEC, scelta scaturita dal coinvolgimento di componenti di altri
gruppi nelle vicende collegate alla pubblicazione dei messaggi registrati
sul telefono di Luca Palamara.

Poniz ed Orsi hanno, tra l’altro, rappresentato l’esigenza di tangibile
discontinuità, rivendicato la necessità di traghettare GEC sino a CDC sino
alle elezioni, che per ragioni tecniche non potranno svolgersi prima della
pausa estiva, e ricordato che l’attuale regime di *prorogatio* è
conseguenza di un evento imprevedibile ed eccezionale, quale l’emergenza da
COVID-19.

Il dibattito si è, quindi, snodato, attraverso una quindicina di interventi
(Giuseppe Santalucia, Annamaria Casadonte, Enrico Manzon, Vito Di Nicola,
Bruno Giordano, Mariella De Masellis, Donatella Salari, Franco De Stefano,
Maria Francesca Loy, Daniele Cappuccio, Lucia Tria, Margherita Leone, Carlo
Renoldi), molti dei quali adesivi rispetto al cambio di passo nell’azione
associativa, caratterizzato da un rinnovamento anche generazionale
(Manzon), tra gli altri, che non trascuri, comunque, il prezioso apporto
dei colleghi più esperti (Tria).

Di Nicola ha posto l’accento sulla questione morale, sottolineata la
ristrettezza dei tempi e quindi l’urgenza di intervenire sulla questione
morale, ha evidenziato  la necessità che il gruppo persegua una politica di
massimo rigore che deve tradursi in comportamenti che diano la netta
percezione di un reale cambiamento. All’azione già manifestata dai
consiglieri deve seguire quella del gruppo a livello nazionale e locale sui
temi più sensibili: riforma elettorale del CSM; riforma dei consigli
giudiziari per rendere concrete le valutazioni di professionalità; riforma
del testo unico sulla dirigenza; rinnovamento dell’attività associativa con
la previsione di incompatibilità, temporanee ma rigorose, fra impegno
associativo e impegno istituzionale, mentre Salari ha accennato al percorso
che ha portato all’adozione dei documenti del coordinamento nazionale di
AREADG e dell’ANM sull’accesso in Cassazione, tema ripreso da Filippi, che
ha riferito della circolare in argomento, ancora *in fieri*, che, per
quanto allo stato è dato sapere, prevede l'attribuzione di maggior peso
all'esperienza professionale, alla valutazione della commissione tecnica
con ripristino dei giudizi, prelievo a campione dei provvedimenti,
 recupero del valore dell'anzianità ed infine equiparazione dell'esperienza
maturata, rispettivamente, presso il massimario e gli uffici di merito.

Giordano ha sottolineato che siamo alle porte di una stagione cruciale per
la giurisdizione, che sarà aperta dalle preannunziate iniziative
legislative finalizzate alla riforma dell’autogoverno, a partire dalla
legge elettorale del CSM.

Importante, ancora, il contributo alla discussione di Renoldi, che ha
fotografato lo stato di crisi della Giunta ANM Cassazione, sulla quale si
ripercuote quella della Giunta nazionale, al punto che deve ritenersi
probabile lo scioglimento anticipato della Giunta sezionale.

Loy ha annunciato il ritiro della sua candidatura alle elezioni CDC, sulla
scia delle tre colleghe napoletane che hanno diffuso alcuni giorni fa una
mail denunciando il loro imbarazzo dopo la pubblicazione degli atti di
Perugia.

Nella parte finale, si è registrato un proficuo scambio di vedute sul tema
dei cc.dd. “fuori ruolo” tra Santalucia, favorevole ad un arricchimento
culturale per il magistrato attraverso qualificanti esperienze (che, in
passato, hanno avuto quali protagonisti anche magistrati autorevoli ed
accreditati, a buon diritto annoverati tra i padri nobili dello stesso
associazionismo giudiziario) senz’altro utili per la giurisdizione, da
condividere con i colleghi, e Leone, che ha replicato come  tale
arricchimento, auspicabile in linea astratta, è ben difficile da attuare,
all’attualità, in condizioni di sicurezza, per la diversa stagione politica
e i differenti costumi, sicché tali esperienze finiscono per esporre la
giurisdizione a rischi eccessivi.

Poniz, in conclusione, ha ripreso la parola per stigmatizzare gli
atteggiamenti, autoreferenziali e, talora, francamente arroganti, di una
parte della magistratura, e per ricordare quanto sia diffusa e condivisa,
in chiave autocritica, l’esigenza che il rapporto tra i singoli magistrati
e chi è chiamato a ruoli di rappresentanza nell’autogoverno si evolva verso
moduli ben più sobri di quelli che di recente sono prepotentemente balzati
all’attenzione dell’opinione pubblica.

La conclusione condivisa è che le conversazione captatate offrono il quadro
di un modus operandi lesivo dell’autogoverno e dell’immagine della
magistratura che, e questo occorre evidenziarlo, vede protagonisti solo
alcuni soggetti. Ai pochi delle chat captate non può essere accomunata
l'intera  magistratura italiana,  composta  da magistrati onesti,
rispettosi  delle regole etiche e morali che lavorano con spirito di
servizio negli uffici.

I primi  ad essere stati lesi sono proprio magistrati estranei alle logiche
di quei pochi soggetti intercettati.

L’invito è che, con ritrovata unità, la magistratura rivendichi
l’osservanza delle regole, richiami, in ogni sede, l’attenzione alla
questione morale e tracci le distanze dall'illegalità e il malcostume
emerso dalle conversazioni captate.

Alle ore 17,30, l’assemblea si è conclusa, previo aggiornamento dei residui
punti iscritti all'ODG.
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