[Area] G. Tesauro, Dove va l’Europa dei diritti dopo la sentenza del Tribunale costituzionale tedesco federale sul quantitative easing

Giustizia Insieme redazione a giustiziainsieme.it
Mar 9 Giu 2020 06:46:34 CEST


Dove va l'Europa dei diritti dopo la sentenza del Tribunale
costituzionale tedesco federale sul quantitative easing  
Intervista di Roberto Conti a Giuseppe Tesauro  

Grandi reazioni e preoccupazioni ha fin qui suscitato la sentenza del
Tribunale costituzionale tedesco federale del 5 maggio 2020 sul
programma di acquisto di titoli di Stato della Banca Centrale europea.
Per valutare concretamente la portata della decisione, Giustizia Insieme
ha chiesto al Prof.Giuseppe Tesauro, Presidente emerito della Corte
costituzionale e già Avvocato generale presso la Corte di Giustizia
dell'UE, la sua opinione sugli aspetti più controversi della pronunzia,
anche al fine di verificarne l'effettiva portata e le possibili ricadute
nel più ampio recinto del sistema dei rapporti fra diritto nazionale e
diritto dell'Unione europea.
Le risposte  sembrano circoscrivere la portata della decisione e,
soprattutto, i possibili effetti di sistema, anzi Tesauro auspicando che
esca rafforzato il ruolo dell'Unione europea, in modo da orientarne
l'azione, soprattutto dopo la crisi pandemica da Covid 19,  verso forme
di maggiore tutela della salute dei suoi cittadini rispetto a fenomeni
globali, fino al punto di attivare forme di cooperazione rafforzata tese
regolare in modo armonico  le scelte di politica economica e  monetaria.
Insomma, una pronunzia, quella tedesca, che avrebbe utilizzato in modo
poco accorto il principio di competenza sancito dall'art.5 del Trattato
sull'Unione europea  e che non è assolutamente in grado di mettere in
discussione gli equilibri raggiunti nel tempo dalle giurisdizioni
nazionali e sovranazionali quanto ai rapporti fra ordinamento interno,
diritto UE ed i suoi giudici, essendosi ormai diradate le nubi che Corte
cost.n.269/2017 aveva addensato all'orizzonte per effetto delle più
recenti pronunzie della Corte costituzionale rese nell'anno 2019.
Il rinvio pregiudiziale alla Corte UE rimane dunque salvo -e ben saldo-
e con esso la capacità di dialogo e confronto fra le Corti, per nulla
scalfito dalla vicenda concreta che ha visto il giudice costituzionale
tedesco discostarsi dalle indicazioni in precedenza espresse dalla Corte
di Giustizia dell'UE.
Certo, Tesauro non manca di sottolineare  come sul piano interno  sia
ancora  insoddisfacente l'impossibilità di sperimentare il rimedio
revocatorio per il caso di contrasto fra decisione del giudice nazionale
e pronunzia della Corte di Giustizia alla luce dei principi espressi da
Corte cost.n.6/2018, dimostrativi di una mai del tutto sopita diffidenza
sul ruolo giurisdizionale pieno  Corte di Lussemburgo.
In definitiva, la prospettiva di Tesauro è quella di una lettura
costruttiva e meno preoccupata della pronunzia tedesca rispetto a quanto
si sia talvolta fatto, anzi dalla stessa potendosi ragionevolmente
rilanciare un rinnovato assetto dell'ordine giuridico europeo: "il
calcio" del tribunale tedesco riuscirà forse  ad aiutare a fare un passo
avanti all'Europa!
Questo è l'auspicio che formula Tesauro sulla base di alcuni dati
fattuali non marginali suscitati proprio dalla decisione del tribunale
costituzionale tedesco, pur nella consapevolezza delle difficoltà che si
porranno davanti a quanti- Istituzioni nazionali (politiche e
giudiziarie) ed europee-  intenderanno perseguire la strada del dialogo
e della cooperazione, soprattutto sul versante del significato dei
principi di competenza e proporzionalità per i quali un supplemento di
attenzione ed approfondimento sembra comunque necessario proprio per la
centralità che tali canoni assumono rispetto ai rapporti fra Unione e 
istituzioni nazionali. Difficoltà che, appunto, solo operatori non
diffidenti rispetto alle opportunità che  offre l'UE ai Paesi membri
potranno tentare di dissipare. 
https://www.giustiziainsieme.it/it/news/74-main/1149-dove-va-leuropa-dei-diritti-dopo-sentenza-del-tribunale-costituzionale-tedesco-federale-del-5-maggio-2020-sul-quantitavi-easing-di-giuseppe-tesauro
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