[Area] Il dialogo Habermas-Günther riletto dalla cultura giuridica italiana. I civilisti (parte seconda): R.Natoli intervista Francesco Denozza e Pasquale Femia

Giustizia Insieme redazione a giustiziainsieme.it
Ven 3 Lug 2020 09:51:24 CEST


Il dialogo Habermas-Günther riletto dalla cultura giuridica italiana. I
civilisti (parte seconda): R.Natoli intervista Francesco Denozza e
Pasquale Femia

Proseguendo nel dibattito tra i privatisti italiani a partire dal
dialogo tra Habermas e Günther, in questa intervista, che prosegue
idealmente il dialogo, già pubblicato, tra Francesco Busnelli e Aurelio
Gentili, si confrontano un insigne commercialista e un raffinato
civilista, i quali, pur partendo sempre dalle riflessioni degli autori
tedeschi, ampliano il raggio del ragionamento, investendo temi ulteriori
e non meno delicati.
Denozza, dopo aver evidenziato che Covid-19 non ha fatto altro che
esprimere plasticamente l'inevitabile conflitto tra l'assegnazione di un
diritto e la soddisfazione di un altro, anche di pari rango, indaga più
in profondità, per comprendere sulla base di quali presupposti politico
istituzionali si è arrivati fin qui.
Lungo questa scia, Denozza ci ricorda che Covid-19 ha fatto stragi in
alcune realtà territoriali più che in altre perché in quelle realtà, più
che in altre, sono state operate, in passato, scelte che hanno reso
fertile il campo al dilagare delle conseguenze umane e sociali della
pandemia. In particolare, sono stati i meccanismi impersonali di mercato
l'humus dei successivi accadimenti: il caso delle drammatiche
conseguenze del deficit di reparti di terapia intensiva, costruiti solo
quando il mercato ha creato la domanda, è davvero eloquente.
Proseguendo nel suo ragionamento, Denozza osserva che, anche nel caso di
Covid-19, il problema non è di astratto conflitto tra valori pari
ordinati, ma di concreto conflitto tra persone portatrici di interessi
diversi. Ed è un problema, prosegue, di teoria della giustizia, prima
ancora che di teoria del diritto.
Sotto questo profilo la riflessione di Femia, pur condotta da una
specola differente, si salda perfettamente alla riflessione di Denozza.
La sua riflessione è ritmata dalla presenza di quel "qualcosa di marcio"
che il giurista abituato a indagare gli ingranaggi del macchinario che
usa, e soprattutto a chiedersi quale sia il fine del viaggio che quel
macchinario consente, non può, a un certo punto, non intuire. Covid-19,
sotto questo profilo, rappresenta un punto di non ritorno, perché mette
a nudo, sotto gli occhi non dei soli specialisti ma di tutti, "la
distanza infinita tra le promesse di giustizia e la volgare crudezza
dell'agire" fatalmente insita in tutte le procedure giuridiche,
costruite per mettere "al riparo dalla guerra civile, non dalla
crudeltà"; tanto più se crudele non è l'uomo, ma nuove forme di vita
all'uomo nemiche. 
https://www.giustiziainsieme.it/it/le-interviste-di-giustizia-insieme/1209-il-dialogo-habermas-guenther-riletto-dalla-cultura-giuridica-italiana-i-civilisti-parte-seconda-r-natoli-intervista-francesco-denozza-e-pasquale-femia
-------------- parte successiva --------------
Un allegato HTML è stato rimosso...
URL: <http://areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20200703/d1e1238e/attachment-0001.html>
-------------- parte successiva --------------
Un allegato non testuale è stato rimosso....
Nome:        687487bd.png
Tipo:        image/png
Dimensione:  3765 bytes
Descrizione: non disponibile
URL:         <http://areaperta.it/mailman/private/area_areaperta.it/attachments/20200703/d1e1238e/attachment-0001.png>


Maggiori informazioni sulla lista Area