[Area] R: [Nuovarea] R: QG - La partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo: il caso delle associazioni di ispirazione jihadista

u.nannucci a alice.it u.nannucci a alice.it
Gio 21 Gen 2021 11:21:46 CET


ringrazio massimo tomassini per la sua cortese e argomentata risposta, sicuramente meritevole di riflessione (da parte mia in particolare)ubaldo nannucci




  ----Messaggio originale----
 
 Da: massimo.tomassini a giustizia.it
 
 Data: 21-gen-2021 11.14
 
 A: <u.nannucci a alice.it>, <redazione a questionegiustizia.it>, "area"<area a areaperta.it>, "europa"<europa a magistraturademocratica.it>, "Iscritti"<Iscritti a magistraturademocratica.it>, "mailinglist-anm"<mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>, "nuovarea"<nuovarea a nuovarea.it>, "penale"<penale a magistraturademocratica.it>
 
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  Chiedo scusa, ma la opinione del Collega Nannucci mi pare assai discutibile.
    
  Non è questa la sede per discutere di religioni, e non sono io certo qualificato a farlo.
    
  Mi permetto solo, molto schematicamente, di ricordare che le peggiori forme di antisemitismo sono state, nel corso dei secoli, sempre e solo di provenienza cristiana e non solo con riferimento alla “cacciata” degli Ebrei dalla Spagna nel 1492, ma –e forse soprattutto, ed ancor prima dell’Olocausto finale- con le terribili persecuzioni che si sono più e più volte succedute in cristianissimi Paesi quali la Polonia e –in special modo- la Russia zarista (Russia zarista, peraltro, Patria dei ben noti “Protocolli dei Savi di Sion”, libello che ha dato una parvenza di copertura ideologica alla Shoah e che ancora adesso il fascista di turno evoca per legittimare le ragioni di un inestinguibile odio antisemita).
    
  Vale ancora la pena di rammentare che la preghiera “pro perfidis Judaeis” è sparita dalle preghiere del Triduo pasquale solo nel 1962, e dunque non esattamente secoli addietro.
    
  Quanto all’islam, mi permetto di ricordare che è religione che è propria, credo, di centinaia di milioni di persone –e dunque di centinaia di milioni di persone che la pensano ognuno a proprio modo-; che non di rado le fonti sono tratte non tanto dal Corano quanto da “hadith”, e cioè da “detti” di interpreti successivi alla predicazione maomettana, e che soffermarsi su alcuni aspetti “critici” di tali testi sacri leggendoli superficialmente sarebbe come dire che il Vangelo è ingiusto perché in un passo (Mt, 15, 24-20) recita, all’incirca, “a chi ha, sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello”, passo peraltro a propria volta di interpretazione tutt’altro che agevole.
    
  Ancora, sul senso della ben nota “Jihad” sono stati versati fiumi, forse oceani di inchiostro, e la lettura secondo la quale tale concetto equivale alla “Guerra santa” corrisponde al dire che la venuta di Cristo per “liberare i prigionieri” significherebbe dover aprire le carceri.
    
  Della Fallaci neppure parlo perché pur ritenendola, per quello che vale, grandissima scrittrice (la lettura di “un uomo”, quando ero ragazzo, mi avvinse come pochissimi altri libri) alla fine della di lei vita aveva assunto posizioni a mio personalissimo avviso insostenibili.
    
  
    
      
    
  In conclusione, da persona che si limita a farsi domande senza trovare risposte, e che considera le guerre di religione la cosa più stupida dell’Universo (molto più stupide del litigare per una partita di calcio) concordo pienamente sul fatto che l’approccio all’Islam andrebbe fatto con molto, molto, rispetto, e che noi “cristiani” bene faremmo a guardare a casa nostra prima di prendere posizione sulle condotte altrui.
    
  
    
      
    
  Massimo Tomassini, Trieste  
    
  
    
      
    
  Da: Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] Per conto di u.nannucci a alice.it
Inviato: giovedì 21 gennaio 2021 10:46
A: redazione a questionegiustizia.it; area <area a areaperta.it>; europa <europa a magistraturademocratica.it>; Iscritti <Iscritti a magistraturademocratica.it>; mailinglist-anm <mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>; nuovarea <nuovarea a nuovarea.it>; penale <penale a magistraturademocratica.it>
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il "rispetto"  del credo altrui  dovrebbe essere soggetto alla condizione che le altrui convinzioni religiose fossero a loro volte rispettose delle religioni degli altri. questo non si verifica con la religione islamica la quale contiene norme che sono in totale conflitto oltre che con la religione cristiana, con elementari principi costituzionali  di civiltà quali la parità dei diritti tra uomini e donne, la possibilità per il marito di percuotere la moglie, la possibilità di avere più mogli, ecc. ecc. ecc. leggete il Corano, dove si legittima, anzi si comanda, la guerra contro gli infedeli, , se proprio non vi sentite di dare un'occhiata a "la forza della ragione" di Oriana Fallaci, sarebbe comunque doveroso rammentare le stragi che in nome dell'Islam si sono compiute nel tempp...
   
  
   ubaldo nannucci   
    
   
    ----Messaggio originale---- 
Da: redazione a questionegiustizia.it
Data: 21-gen-2021 9.32 
A: "area"<area a areaperta.it>, "europa"<europa a magistraturademocratica.it>, "Iscritti"<Iscritti a magistraturademocratica.it>, "mailinglist-anm"<mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>, "nuovarea"<nuovarea a nuovarea.it>, "penale"<penale a magistraturademocratica.it> 
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L’esistenza di associazioni con finalità di terrorismo di natura jihadista pone problemi particolari all’interprete, perché la natura “religiosa” delle motivazioni sottostanti alle condotte investigate rende necessario prima di tutto un approccio prudente e del tutto “rispettoso” delle idee e del credo altrui. Il contributo ripercorre gli elementi costitutivi del reato di partecipazione a tale tipo di associazione, esaminando i principali arresti giurisprudenziali degli ultimi anni e ponendo l’attenzione su quello che può essere il dato probatorio nella fase iniziale delle indagini.

di Emilio Gatti

https://www.questionegiustizia.it/articolo/la-partecipazione-ad-associazione-con-finalita-di-terrorismo-il-caso-delle-associazioni-di-ispirazione-jihadista 
     
   
   
    
      
    
  
 
 



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