[Area] Diritti respinti lungo la rotta balcanica. Le responsabilità dell’Europa e dell’Italia, Video convegno Unipa, 10.2.2021

Giustizia Insieme redazione a giustiziainsieme.it
Sab 20 Mar 2021 09:35:47 CET


Diritti respinti lungo la rotta balcanica. Le responsabilità dell'Europa 
e dell'Italia

Il 10 febbraio 2021 si è tenuto un seminario organizzato dal 
Dipartimento di Giurisprudenza, dalla Cledu - clinica legale per i 
diritti umani - e dal Centro Interdipartimentale di Ricerca "Migrare" 
dell'Università di Palermo, dal titolo: "Diritti respinti lungo la rotta 
balcanica. Le responsabilità dell'Europa e dell'Italia".
Vi hanno preso parte come relatori l'Avvocata dell'Asgi Anna Brambilla e 
Diego Saccorà dell'Associazione Lungo la rotta balcanica, entrambi tra i 
curatori del del dossier La rotta balcanica. I migranti senza diritti 
nel cuore dell'Europa, della rete Rivolti ai Balcani (disponibile online 
sul sito di Altraeconomia) che è stato presentato nel corso 
dell'iniziativa. Insieme a loro il giornalista di Avvenire Nello Scavo, 
appena rientrato dalla Bosnia, e, per l'Università di Palermo il 
Magnifico Rettore Fabrizio Micari, il Coordinatore scientifico CIR 
Migrare Giusto Picone, il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza 
dell'Università di Palermo Aldo Schiavello e Alessandra Sciurba che ha 
moderato l'evento. L'Avv. Daniele Papa di Asgi e della Cledu ha svolto 
la relazione conclusiva.
Questo convegno, di cui pubblichiamo la registrazione, offre un 
approfondimento importante rispetto a un tema estremamente attuale. Tra 
la fine del 2020 e nei primi mesi del 2021 le immagini di centinaia di 
profughi, tra cui tantissimi bambini e minori, bloccati in Bosnia sotto 
la neve hanno rivelato ancora una volta la fragilità del sistema di 
valori e garanzie, tradotti in diritti fondamentali, posto formalmente 
dall'Europa a tutela di ogni essere umano all'indomani degli orrori del 
nazifascismo. Quello che è avvenuto e continua ad avvenire lungo la 
rotta balcanica, al pari di quanto avviene alle altre frontiere d'Europa 
come quella in cui è stato trasformato il Mediterraneo centrale, è 
infatti la risultante di un sistema di violazioni poste in essere da 
alcuni Stati dell'Unione europea, tra cui l'Italia, supportato anche 
economicamente dalle istituzioni dell'Unione europea. Si tratta 
innanzitutto di violazioni riguardanti il diritto di chiedere protezione 
internazionale, che implica anche il divieto di respingimenti collettivi 
e sommari in frontiera, specialmente ove questi respingimenti violino il 
principio di non refoulement, ovvero l'obbligo di non respingere un 
essere umano verso luoghi in cui possa subire trattamenti inumani e 
degradanti e la sua vita possa essere posta a rischIn un sistema di 
respingimenti a catena, infatti, l'Italia, la Slovenia e la Croazia sono 
colpevoli di avere violato questi principi nei confronti di migliaia di 
persone. Più di 1000, in particolare, sono state respinte dalle 
frontiere di Gorizia e Trieste nel 2020 verso la Slovenia, nonostante le 
autorità italiane avessero piena contezza che da lì questi potenziali 
richiedenti asilo sarebbero finiti nelle mani della polizia croata - la 
cui violenza nei confronti dei profughi è ormai documentata - per essere 
in seguito rimandati in Bosnia.
Con una sentenza del 18 gennaio 2021, che viene in parte analizzata nel 
corso del Convegno, il Tribunale di Roma ha dichiarato illegittimi 
questi respingimenti accogliendo il ricorso di un cittadino pakistano 
che li aveva subiti.
Le relazioni qui registrate rivelano da punti di vista differenti questa 
realtà e i suoi presupposti, guardando a come l'Unione europea e i suoi 
stati membri, attraverso dinamiche di esternalizzazione delle frontiere 
sempre più strutturate, stiano di fatto abdicando ai doveri loro imposti 
da quel diritto internazionale dei diritti umani e dei rifugiati cui 
pure hanno aderito.
https://www.giustiziainsieme.it/it/news/130-main/diritti-umani/1622-diritti-respinti-lungo-la-rotta-balcanica-le-responsabilita-dell-europa-e-dell-italia
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