[Area] Magistratura democratica Newsletter 17

Mar 28 Set 2021 20:01:03 CEST

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[Magistratura Democratica]

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28 settembre 2021

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Cari lettori,

si avvicina la data del convegno Un mare di vergogna (Reggio Calabria, dall'1 al 2 ottobre), organizzato da Magistratura democratica in collaborazione con ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione). I contenuti sono anticipati in una intervista alla presidente di Md, Cinzia Barillà, pubblicata dalla Gazzetta del Sud.

Intanto, la quotidianità impone alcune riflessioni, come quella di Anna Terzi sulla vicenda GKN.

A seguire, i temi legati alla Magistratura: l'intervento di Stefano Musolino al congresso di AreaDg;un dialogo dello stesso segretario di Md con Costantino Visconti, professore di Diritto penale dell’Università di Palermo

L'appuntamento con la newsletter MD, salvo eccezioni, è ogni martedì, alle ore 20

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Il convegno
Il dramma che si consuma nel Mediterraneo

Magistratura democratica, insieme all’Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione), affronta il dramma epocale che si consuma nel nostro Mediterraneo, nel convegno dal titolo: “Un mare di vergogna”, in programma a Reggio Calabria tra l'1 e il 2 ottobre. Saranno due giorni di confronto tra giuristi, giornalisti, docenti e coloro che vanno per mare, cerando di salvare vite.
Iniziative come questa sono indispensabili perché non si può avere alcuna reale comprensione del senso e della portata dei diritti fondamentali, se ci si limita a leggerne sui libri o sulle carte processuali. Occorre, piuttosto, essere capaci di scorgerli in ogni luogo, fisico o ideale, in cui sono esercitati o, molto più spesso, violati.

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Cinzia Barillà, intervista alla Gazzetta del Sud
Tante morti sulle rotte dei migranti

Il titolo è chiaro ed è di sicuro impatto: «Un mare di vergogna. Dai respingimenti informali all’omissione dei soccorsi: l’inabissarsi dei diritti fondamentali». Il riferimento è al dramma epocale che si consuma nel Mediterraneo, in quello che i Romani chiamavano Mare nostrum, e sulle nostre coste, dove si registrano continui sbarchi di disperati (l’ultimo, in ordine cronologico, è avvenuto ieri pomeriggio al porto di Reggio).
L’argomento, dunque, è di scottante attualità e decisamente divisivo: chi vorrebbe soccorrere tutti e chi vorrebbe i porti chiusi. Anche per questo motivo Magistratura democratica, insieme all’Asgi (Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione), ha deciso di volere approfondire l’argomento e lo farà a Reggio Calabria i prossimi venerdì e sabato. «Quello dell’immigrazione è un fenomeno complesso che non può essere ignorato – spiega la presidente di Magistratura democratica Cinzia Barillà –. Saranno due giorni di confronto tra giuristi, giornalisti, docenti e coloro che vanno per mare, cercando di salvare vite. Secondo noi, è un’iniziativa indispensabile perché non si può avere alcuna reale comprensione del senso profondo e della portata dei diritti fondamentali, se ci si limita a leggerne sui libri o sulle carte processuali. Occorre, piuttosto, essere capaci di scorgerli in ogni luogo, fisico o ideale, in cui sono esercitati o, molto più spesso, violati. Le rotte percorse da milioni di migranti in ogni angolo del mondo, e segnatamente ai bordi della nostra Europa, sono probabilmente il più significativo di questi luoghi. Ed è per questo, che dopo il convegno di marzo sulla “Rotta balcanica”, adesso si è scelto di approfondire questo dramma quotidiano».
Approfondire una materia così delicata e complessa cercando di essere sempre curiosi, di saperne sempre di più per evitare di arrivare alla criminalizzazione della solidarietà tra i popoli. Con la segreta speranza di aprire un contraddittorio dialettico tra tesi contrapposte per arrivare, infine, a una soluzione. «Il rischio di essere fraintesi è forte – ammette Cinzia Barillà –, lo sappiamo bene, tuttavia noi riteniamo che sia importante parlare anche di argomenti scottanti perché non si può restare distanti dalla realtà. La nostra iniziativa è chiara fin dal titolo e comincerà ricordando i valori della Resistenza, perché della resistenza costituzionale non si può fare a meno». E conclude: «La “lotta per i diritti”, come insegnava Stefano Rodotà, muove la storia del vecchio e del nuovo millennio. Pone il suo segno sulle tragedie che hanno attraversato gli ultimi due secoli ed il nuovo che muove i primi passi, ma anche sulla resistenza invincibile che tante persone esercitano ogni giorno e ovunque con le sole armi delle proprie speranze, dei propri corpi inermi. Come nel caso delle donne afghane, il cui coraggio è un epitaffio sulla nostra presunta superiore civiltà».
Il convegno sarà chiuso dalla riflessione del segretario nazionale di Md Stefano Musolino. Prima di lui terrà una lectio magistralis (“Diritti umani e diritto disumano”) il filosofo del diritto Luigi Ferrajoli.

Articolo di Pietro Gaeta, Gazzetta del Sud, 27 settembre

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Convegno di Reggio Calabria
Programma aggiornato

Un mare di vergogna
Dai respingimenti informali all’omissione dei soccorsi. L’inabissarsi dei diritti fondamentali

Reggio Calabria
Palazzo C. Alvaro - Città Metropolitana, Piazza Italia
1 e 2 ottobre 2021

Un confronto ed una riflessione non solo giuridica sulla violazione delle norme internazionali che regolano il soccorso in mare, sulla parallela azione repressiva degli interventi di salvataggio operati dalle ONG e sulle responsabilità degli Stati e dell’Europa per i crimini consumati lungo le rotte del Mediterraneo. Estesi al contesto di una più ampia crisi del diritto d’asilo e della normativa internazionale posta a tutela dei diritti umani fondamentali che attraversa l’intero continente europeo.

Venerdì 1 ottobre

ore 15,00 Proiezione intervista Diego Bianchi ad Adelmo Cervi

ore 15.15-16.30
I sessione – Gli opachi rapporti fra l'Europa/Italia e la Libia
Matteo De Bellis (ricercatore di Amnesty Internazional)
Maurizio Veglio (avvocato ASGI)
Introduce e coordina Silvia Albano (giudice specializzata immigrazione-Roma)

ore 16.30-18.15
II sessione – L’elusione degli obblighi internazionali sul soccorso in mare e la criminalizzazione della solidarietà
Fulvio Vasallo Paleologo (giurista)
Arturo Salerni (avvocato Associazione Progetto Diritti)
Introduce e coordina Francesco Jacinto (segretario MD Reggio Calabria)

Sabato 2 ottobre 2021

ore 9.30
III Sessione – Le ONG e il soccorso in mare: la voce dei protagonisti
Marco Bertotto, Medici senza Frontiere
Sandro Metz, Mediterranea
Luciano Scalettari, ResQ
Introduce e modera Emilio Sirianni

ore 10.45 – 12.15
IV sessione - Il volto oscuro dell’Europa; esternalizzazione del diritto d’asilo, respingimenti,
riammissioni informali. Si va verso la fine del diritto d’asilo?
Luca Minniti (giudice sez. specializzata Immigrazione-Firenze) ne discute con:
Chiara Favilli (docente di diritto dell’Unione Europea all'Università di Firenze);
Gianfranco Schiavone (direttivo ASGI)

ore 12.15 -12.45
Diritti umani e diritto disumano (lectio magistralis)
Luigi Ferrajoli, filosofo del diritto
ore 12.45
Conclusioni di Stefano Musolino (segretario nazionale di Magistratura Democratica)

L’evento potrà essere seguito in diretta sulla piattaforma Zoom:
https://zoom.us/j/93118375869
(ID webinar: 931 1837 5869) e su www.radioradicale.it

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Giurisprudenza
Licenziamenti GKN: il giudice e l'impresa

Riconoscere la massimizzazione dell’utile come unico elemento giustificativo e come criterio legittimo e indiscutibile per le scelte aziendali, negando limiti etici in considerazione degli altri interessi che entrano in gioco e vengono incisi da queste scelte, come il diritto al lavoro o ad esempio l’uso di beni collettivi come l’aria e lo spazio per il trasferimento delle merci, incunea in uno spazio angusto dove le tutele sono solo formali, non vi sono garanzie sostanziali e l’esito è scontato (...)

Il link al testo completo:
https://www.questionegiustizia.it/articolo/i-licenziamenti-gkn-il-giudice-e-l-impresa

Articolo di Anna Terzi, consigliere della Corte di appello di Trento, pubblicato da Questione Giustizia il 23 settembre

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Il congresso di AreaDg
«Verso nuove modalità di confronto»
L'intervento di Stefano Musolino

La crisi che incombe ci impone di immaginare un nuovo modo di vivere ed interpretare l’associazionismo. Per farlo, è necessario riscoprire il gusto antico del confronto tra sensibilità plurali, rinunciando alla tentazione di confronti bipolari che assommano, annullandole, quelle sensibilità. Ma abbiamo anche bisogno di aprirci a nuove modalità di confronto, di comunicazione e di rappresentazione delle idee. È la sfida che, nel recente congresso di luglio, Magistratura Democratica ha lanciato a se stessa ed a tutta la magistratura progressista.
Un congresso che ha deciso il recupero della autonomia rappresentativa di Magistratura Democratica, rispetto ad AREADG, senza rinnegare il percorso comune sin qui compiuto, ma nella consapevolezza che l’urgenza dei tempi imponesse nuovi modi di stare insieme, nuovi modi di rappresentare e comunicare le molte sensibilità presenti nella magistratura a vocazione progressista (so che ad alcuni questo aggettivo non piace; la questione non mia appassiona, ma permettetemi di annotare che definire solo noi ed in contrapposizione identitaria agli altri: “magistratura costituzionale” è un po' presuntuoso ed anche settario).
Ma non è solo questione di sillabario. Non dobbiamo illuderci che i problemi dell’associazionismo siano ridotti al tema dei modi di comunicazione o di organizzazione della rappresentanza. Noi riteniamo che il problema principale sia, invece, l’attuale capacità dei gruppi, e dei nostri due gruppi in particolare, di esprimere in maniera chiara una linea politica percepita come autenticamente innovativa rispetto al passato. Qualcosa per cui valga la pena battersi, spendersi, capovolgendo quell’immagine di magistrato chiuso nella sua stanza con le mani nei capelli, rappresentato dalla Ministra Cartabia, per immaginare un magistrato che avverte la necessità di confrontarsi dentro e fuori dal suo Ufficio, sul modo di “fare” questo lavoro.
E già! Un autentico rinnovamento della magistratura parte dai concreti modi di interpretare la giurisdizione, senza cedere a derive economiciste, ad un’idea mercantile della giustizia, senza cedere al populismo penale, ma anche preoccupandoci della capacità del sistema di dare efficaci risposte alla tutela dei diritti, soprattutto, di quelli fondamentali, messi sotto attacco da subdoli sistemi di potere economico, in funzione dell’amplificazione delle disuguaglianze e dello sfruttamento, senza controllo, delle risorse naturali. (...)

Il congresso nazionale di AreaDg si è svolto a Cagliari dal 24 al 26 settembre

Per il testo completo dell'intervento di Stefano Musolino, link:
shorturl.at/qxBJL

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Costantino Visconti e il segretario di Md
Dialogo sulla giustizia italiana

Qual è lo stato di salute della giustizia
italiana? Nel bailamme di scandali,
polemiche, diaspore, correnti e faide, si
innesta un dibattito fra l’esigenza di
una riforma divisiva e iniziative referendarie
latenti. Il tutto «in nome del
popolo», che però ha raggiunto un livello
di fiducia nei confronti delle toghe
mai così basso. E allora proprio «in nome
del popolo» cominciamo un viaggio
dentro i mali dei tribunali, in cui il nostro
editorialista Costantino Visconti,
ordinario di Diritto penale dell’Università
di Palermo e profondo conoscitore
della materia, si confronterà con
importanti rappresentanti del sistema
giudiziario italiano. Si comincia con
Stefano Musolino, segretario di Magistratura
democratica e pm antimafia (...)

Testo elaborato da Andrea Merlo, pubblicato
nel Giornale di Sicilia del 21 settembre

Link al testo completo:
shorturl.at/xzY27

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In fondo
La locandina

Qui accanto, la locandina del convegno di Reggio Calabria, "Un mare di vergogna" da scaricare ed, eventualmente, girare.

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MAGISTRATURA DEMOCRATICA
c/o
Associazione Nazionale Magistrati
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