[Area] Vibo ieri e oggi

[Stefano Celli]

Le iniziative che, con toni e consapevolezze dei problemi ben diverse
(però, come suol dirsi, meglio accontentarsi) si sono susseguite dopo la
gravissima intimidazione di Vibo possono alleviare il dolore e la rabbia, a
volte l'angoscia, che fatti come questi generano.
Pensa a chi le subisce direttamente, Tiziana e Ilario, penso a chi sta
vicino a loro o si trova in situazioni simili, magari sta facendo la stessa
cosa che ha suscitato la minaccia, o ha in animo di farla, e ora,
umanamente, riflette: continuerò? e se lo farò, chi avrò al mio fianco?
Non ho dubbi sul fatto tutti continueranno, ma nel momento in cui noi
magistrati, associati, singoli, manifestiamo la solidarietà, ampliamo la
nostra riflessione anche a questi temi.
E leggiamo la vicenda con un occhio alla storia, più o meno recente.
Stavolta è stato facile, perché quei vigliacchi senza onore che hanno
redatto il volantino ci hanno fatto la cortesia di ricordarcelo e
ricordarlo agli altri valorosi calabresi: "guardate che abbiamo tanti modi
di farvi male, ricordatevi Fabio Regolo"
Ecco non credo mi faccia velo l'amicizia e la stima che ho per Fabio, se lo
indico come modello, insieme a Ilario e Tiziana, ed esempio da seguire, per
rettitudine, rigore, impegno e onestà. E scusate se non proseguo con le
doti, altrimenti divento retorico.
Spero che questa mia modesta riflessione induca quelli che, sicuramente
perché pressati dall'urgenza di intervenire (e han fatto bene, ché la
solidarietà ritardata è peggio del silenzio), hanno dimenticato il
collegamento (pur ben presente persino nel volantino) con le vicende
passate, come quella, appunto, di Fabio, possano ampliare il ragionamento e
tenere ben presente l'insegnamento che queste vicende ci danno.
 E sono certo che se ne parlerà nelle assemblee e nelle discussioni, a
cominciare da quella di questo pomeriggio.
Un abbraccio a Tiziana e Ilario. E a Fabio.

stefano celli
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