[Area] R: il confronto che manca

Mariella Fino mariella.fino a giustizia.it
Mar 20 Set 2022 16:21:52 CEST


Concordo con Marco.
Sento anch’io questa esigenza.
Devo dire, sommessamente, che talora ho cercato, soprattutto sulla lista ANM, da ultimo su quella della formazione decentrata, di lanciare dei sassi nello stagno e di stimolare il confronto su quelli che per me sono i temi pių gravi e urgenti. Ma senza alcun riscontro.
Facciamo un elenco di questioni e proviamo a vedere se riusciamo a gestire  un dibattito leale, approfondito e costruttivo.
A partire dall’ascolto degli altri. Attività essenziale nel nostro lavoro che però, a partire dai vertici, mi pare poco praticata…
Parto col rilanciare il tema della sproporzione tra numero di processi a dibattimento e possibilità di raggiungere l’obiettivo della sentenza definitiva di merito.
Buon ascolto e buone letture a tutti
Mariella Fino

Da: Area [mailto:area-bounces a areaperta.it] Per conto di Marco Imperato
Inviato: martedė 20 settembre 2022 08:59
A: 'Area' <area a areaperta.it>; Nuovarea a nuovarea.it
Oggetto: [Area] il confronto che manca

Sono ORE dense di prese di posizione pesanti e significative dentro e fuori dal gruppo: distacchi e coming out che segnano un prima e un dopo.
Sono GIORNATE importanti per la scelta di chi avrà l’onere di misurarsi con il nuovo CSM e con una componente laica probabilmente rappresentativa di progetti politici assai radicali (e c’è da aspettarsi ostili).
Sono stati ANNI di drammatica perdita di fiducia, dentro e fuori la magistratura... e alla fine anche dentro il gruppo che abbiamo faticosamente fatto nascere si č rotto qualcosa e si sono viste scelte dolorose e divisive (e intempestive).

In questa fase cosė complicata torno spesso con nostalgia al pensiero di quando queste liste, e soprattutto quella che fu Area Aperta e che oggi langue e risuona quasi solo di comunicati e link a (ottimi) articoli on line..., erano uno spazio di vero dibattito, di confronto di idee, di progettazione e critica e dialogo.

Da un paio di anni ho scelto con amarezza di lasciare la mailinglist anm, che per il mio fegato e il mio equilibrio era diventata insostenibile.

L’alternativa però non può essere questo silenzio assordante, interrotto solo da qualche comunicazione corposo ma in cui manca quel confronto quotidiano che mi sembra che una volta caratterizzasse il nostro modo di fare gruppo e associazione.
Le chat, che invece imperversano, non possono essere un’alternativa, per una serie di ragioni:

1)     sono uno strumento al tempo stesso pių invasivo (distraggono continuamente) e meno profondo, non aiutando riflessioni compiute e facilitando invece i botta e risposta...

2)     sono contesti autoreferenziali (come d’altronde è NuovArea), un luogo per (presunti) convertiti che si parlano addosso (e che infatti si animano in occasioni dei complimenti per qualche nomina o similari)

3)     sono un flusso inevitabilmente disordinato, laddove invece con le mail gli argomenti si possono in qualche modo cumulare e pių facilmente recuperare

Anni fa mi ero candidato al CDC ANM proponendo tra l’altro, insieme a Lorenzo Miazzi, che la mailing list anm venisse al tempo stesso rilanciata e governata: stimolando dibattiti su questioni specifiche e regolando il flusso degli interventi per evitare che tutto diventi rumore di fondo o caschi nella polemica individuale, anche al fine di aiutare l’emerge di nuove voci.
Non essere riusciti a farlo credo che abbia aiutato un certo degrado della politica interna, che purtroppo vive poco di momenti collettivi in presenza e per cui il confronto scritto rappresenta un passaggio molto sensibile.

Vorrei che, a prescindere dagli esiti di queste elezioni e cercando di allargare il nostro orizzonte, provassimo a recuperare quel modo di parlarci, di ascoltarci, di stimolare riflessioni e provocare dibattiti..
Questo richiede un impegno individuale ma credo che necessiti anche di un progetto condiviso e di una “regia” dei gruppi e delle dirigenze.

Ultimo, ma non meno importante, ci manca l’ascolto di chi magari è vicino a noi ma ha dei punti di vista diversi, per farci uscire dalla nostra patologica autoreferenzialità: voci di avvocati e studiosi del diritto che possano contribuire ad avere maggiore consapevolezza di ciò che siamo, di dove stiamo andando, di quali sono i problemi, di cosa c’è bisogno per recuperare autorevolezza e credibilità e per ridare un respiro  largo e profondo alla nostra azione associativa.

Marco Imperato
Sostituto Procuratore della Repubblica di Bologna
Uff. 051201602 Cel. 3479038361

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