[Area] AreaDG - Sul Codice Rosso “Rafforzato”

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*Sul Codice Rosso “Rafforzato”*



La commissione giustizia del Senato ha approvato nuove norme rafforzative
del cd. Codice Rosso prevedendo che, in caso di omesso interrogatorio della
vittima entro 3 giorni dalla denuncia, il Procuratore capo possa revocare
l’assegnazione delle indagini al sostituto “inerte”. Si prevede inoltre che
il Procuratore Generale, ogni 3 mesi, svolga un monitoraggio per accertare
se la prescrizione di legge sia applicata in modo fedele.

Condividiamo con i promotori della modifica normativa la preoccupazione per
il numero crescente di fatti di grave violenza contro le donne e, da
operatori di giustizia, profondiamo quotidianamente il massimo impegno su
questo fronte.

Non crediamo, tuttavia, che queste misure possano essere efficaci perché
tutte incentrate su aspetti di carattere burocratico e para-disciplinare,
mentre restituiscono una immagine della magistratura requirente neghittosa
ed inerte. Tanto da meritare controlli e sanzioni aggiuntive.

Non ci risulta che la disciplina corrente, relative all’esame della vittima
entro tre giorni dalla denuncia, sia disattesa o ignorata. All’opposto tale
attività viene sistematicamente disposta nella maggior parte dei casi e
tralasciata solo quando non è utile, perché la denuncia resa è già
completa, o quando è dannosa per l’esposizione a vittimizzazione secondaria
conseguente a reiterati e inutili ripetizioni di una narrazione che è
sempre dolorosa e frustrante per una persona già provata dalle violenze
subite.

Quello che è veramente necessario non è sottolineare ulteriormente
l’importanza di questo atto, se utile, quanto consentire un immediato
espletamento delle indagini necessarie a riscontrare la denuncia, al fine
di poter chiedere misure di protezione dell’incolumità della vittima quando
è esposta a pericolo.

Servono quindi più risorse investigative e risorse più qualificate nel
delicato espletamento di queste indagini.

Serve che venga creato un circuito preferenziale e personalizzato che
consenta alla vittima di ottenere l’immediata attenzione delle forze di
polizia ogni volta che si senta nuovamente in pericolo.

Servono investimenti nella moltiplicazione di case sicure dove la vittima e
la sua prole possano trovare rifugio sicuro dalle persecuzioni.

Serve un legislatore che approfondisca la conoscenza del fenomeno e non si
limiti ad adottare norme manifesto.

Il Coordinamento di AreaDG
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