[Area] I suicidi nelle carceri - Le proposte di Psichiatria democratica

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Ven 18 Ago 2023 10:12:49 CEST



I suicidi nelle carceri - Le proposte di Psichiatria democratica

Grande dolore, angoscia e forti preoccupazioni, è quanto ha registrato 
Psichiatria Democratica nel Paese a seguito delle tragiche morti 
avvenute nelle carceri italiane in questi ultimi giorni. Tre vite 
spezzate richiamano Governo e Parlamento a passare dai rituali e 
generici annunci di interventi ad atti concreti capaci di affrontare - 
in maniera organica - tutte le problematiche relative alla detenzione.

Non dimentichiamo che si tratta di persone affidate allo Stato che ne 
doveva garantire dignità, salute e incolumità fisica e che l'articolo 27 
della nostra Costituzione richiama esplicitamente l'umanità della pena e 
la sua finalità di rieducazione del condannato.

Sempre più oggi le carceri, invece, sono ridotte a discariche sociali, 
dove vengono rinchiusi i soggetti considerati "difficili" che sono 
esclusi dal welfare. Senza veri ed efficaci percorsi di recupero.

Per questo, secondo Psichiatria Democratica, va denunciata e contrastata 
la ritualità che ad ogni tragedia vede indicare come soluzione al 
sovraffollamento la costruzione di nuove carceri o l'utilizzo di nuove 
strutture detentive come le caserme dismesse. Invece, chi vi opera sa 
bene che lo si contrasta efficacemente con congrui stanziamenti sociali 
e con il ricorso alle pene alternative. Per le persone ristrette che non 
abbiano commesso reati gravi e/o con pene da scontare inferiori ai 
quattro anni Psichiatria Democratica ritiene indispensabile definire 
autentici percorsi di inclusione sociale che preveda l'istituzione di 
corsi di formazione interni e il rilancio dell'occupazione esterna 
presso gli Enti Locali e/o nella Cooperazione.

Parallelamente alle pene alternative, dovranno essere stanziati congrui 
fondi per migliorare ambienti e strutture carcerarie la cui carenza 
(acqua, docce, servizi igienici, aree verdi, attività di formazione e 
lavoro, ecc.) finisce, nei fatti, per aggravare la pena. In alcuni 
istituti penitenziari vi è, infatti, una vera assenza di civiltà da 
affrontare e risolvere.
Scelta prioritaria deve comunque essere quella di adeguare gli organici 
non solo del personale di custodia, ma anche di tutte quelle figure - 
medici, psichiatri, psicologi, infermieri, educatori professionali, 
assistenti sociali, ecc. - senza le quali i progetti auspicati 
rimarrebbero impraticabili. Per Psichiatria Democratica, infine, è 
necessaria una approfondita riflessione sulla realtà e sul funzionamento 
delle sezioni carcerarie psichiatriche per valutare la loro adeguatezza 
a rispondere ai bisogni di salute dei detenuti ivi ristretti.

Psichiatria Democratica fa suo l'ammonimento, contenuto nella Relazione 
al Parlamento, del Garante Nazionale dei Diritti detenuti, dott. Mauro 
Palma : _"il primo diritto che l'umanità deve garantire è l'appartenenza 
ad essa"_.

_Leggi sul sito di Magistratura democratica [1]_

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[1] 
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