[Area] QG - Le regole dell’indagine eziologica e i decorsi causali atipici. Commento alla sentenza della Cassazione penale, Sezione prima n. 19882/2022

Questione Giustizia - Redazione redazione a questionegiustizia.it
Mer 13 Set 2023 09:05:01 CEST


   Nell’ambito della disciplina del nesso eziologico, lo studio dei decorsi causali atipici è uno dei temi più ostici e al contempo più interessanti , in quanto costringe l’operatore del diritto a misurarsi con situazioni e circostanze al di fuori dall’ordinaria consecutio degli eventi e la cui interpretazione richiede una conoscenza approfondita non solo delle norme giuridiche che regolano l’indagine causalistica ma anche di leggi di diversa natura (ad es. leggi scientifiche, statistiche, probabilistiche, massime d’esperienza, etc.) che necessariamente devono essere prese in considerazione per assicurare il rispetto delle garanzie dell’imputato e la ragionevolezza della pena.

   Del resto, anche molte recenti statuizioni in tema di rapporto causale che riguardano i reati ambientali e, in particolare, i decessi per tumori collegati alle condotte di inquinamento poste in essere dai grossi stabilimenti industriali ubicati accanto a zone abitative, hanno dimostrato come la “multifattorialità” caratterizzante gli eventi letali lamentati sia un aspetto che ancora oggi, nonostante la  molteplicità dei dati statistici e delle conoscenze scientifiche disponibili, continui a mettere in dubbio la certezza del collegamento eziologico e la riconducibilità delle morti per tumori alle attività industriali delle fabbriche operanti a ridosso delle zone abitative.

   Allo stesso modo, anche il settore della responsabilità medica può ritenersi terreno di dibattiti tuttora aperti, riguardanti le modalità applicative delle regole causali e la loro corretta interpretazione.

   La sentenza in commento, analizzando il caso della morte di un paziente ricoverato in terapia intensiva in seguito ad un investimento automobilistico e alla successiva contrazione di un batterio, si inserisce nel solco ormai consolidato della giurisprudenza maggioritaria che ritiene che, in presenza di un decorso causale atipico o anomalo, la condizione sopravvenuta debba ritenersi idonea a recidere il collegamento tra la condotta del soggetto agente e l’evento verificatosi, solo laddove questa abbia i connotati della assoluta imprevedibilità ed eccezionalità ed inneschi un rischio nuovo,  incommensurabile ed incongruo rispetto a quello inizialmente originatosi dalla condotta dell’agente.

   di Maria Ilia Bianco

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