[Area] R: [Nuovarea] R: QG - Genova '79

Mer 18 Ott 2023 14:52:12 CEST

Caro Massimo, grazie mille per il suggerimento; oltre ad essere molto interessata all'argomento anche per ragioni personali (mio padre era un dirigente dell'Ansaldo e dopo la gambizzazione di un suo collaboratore l'intera famiglia visse per anni nell'incubo che ci riprovassero con lui) anche io, come sai, in quegli anni vivevo a Genova, e ben ricordo il clima conseguente all'omicidio Rossa (concordo, un eroe!), il corteo comunista di protesta che passò sotto la mia scuola (che poi era anche la tua) con migliaia di bandiere rosse, lo sconcerto e la rabbia
Il Suo sacrificio servì a mettere in chiaro definitivamente che le BR e Prima Linea non erano compagni che sbagliavano, ma gruppi di terroristi intenzionati a sovvertire quello che, nel bene e nel male era comunque una democrazia, per quanto macilenta e malandata, con ogni mezzo, anche facendo fuori per rappresaglia un Compagno vero che aveva solo fatto il suo dovere di cittadino
E' vero che fino a quel momento nel mondo operaio ed all'interno delle grandi fabbriche della città l'atteggiamento era in alcuni casi ambiguo (anche se Luciano Lama alla Sapienza si prese i bulloni degli autonomi in faccia), e quella morte segnò un cambiamento profondo e radicale
Sono anche curiosa di leggere il capitolo su Via Fracchia, episodio sul quale, da quanto ho letto in altri testi, permangono alcuni aspetti oscuri e mai del tutto chiariti
Ringrazio molto anche Pino Narducci per il suo scritto su QG, che ben fa capire quanto sia stato difficile, in quel periodo, conciliare la tenuta dello Stato di diritto con l'esigenza di difesa dell'ordinamento; credo che le vittime di quella fase non siano stati solo i caduti per mano dei terroristi, ma anche tutti coloro che si sono visti privare della libertà ed hanno ingiustamente patito periodi anche lunghi di detenzione in condizioni terribili (penso, ad esempio, all'Asinara) venendo poi completamente assolti
Meditiamo che  questo è stato
Anna Mori

Da: Area <area-bounces a areaperta.it> Per conto di Marco Patarnello
Inviato: mercoledì 18 ottobre 2023 13:05
A: Massimo Francesco Tomassini <massimo.tomassini a giustizia.it>; redazione a questionegiustizia.it; area <area a areaperta.it>; europa-magistraturademocratica <europa-magistraturademocratica a googlegroups.com>; Iscritti <Iscritti a magistraturademocratica.it>; mailinglist-anm <mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>; nuovarea <nuovarea a nuovarea.it>; penale <penale a magistraturademocratica.it>
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Ringrazio Massimo Tomassini per la "dritta", che proverò a seguire. L'argomento mi interessa molto

Da: Nuovarea <nuovarea-bounces a nuovarea.it<mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it>> Per conto di Massimo Francesco Tomassini
Inviato: mercoledì 18 ottobre 2023 10:05
A: redazione a questionegiustizia.it<mailto:redazione a questionegiustizia.it>; area <area a areaperta.it<mailto:area a areaperta.it>>; europa-magistraturademocratica <europa-magistraturademocratica a googlegroups.com<mailto:europa-magistraturademocratica a googlegroups.com>>; Iscritti <Iscritti a magistraturademocratica.it<mailto:Iscritti a magistraturademocratica.it>>; mailinglist-anm <mailinglist-anm a associazionemagistrati.com<mailto:mailinglist-anm a associazionemagistrati.com>>; nuovarea <nuovarea a nuovarea.it<mailto:nuovarea a nuovarea.it>>; penale <penale a magistraturademocratica.it<mailto:penale a magistraturademocratica.it>>
Oggetto: [Nuovarea] R: QG - Genova '79

Per chi fosse interessato, segnalo che proprio sulla colonna genovese delle BR è appena uscito per Einaudi un ponderoso volume dello storico Sergio Luzzatto intitolato "Dolore e furore" (frase tratta da una lettera allo stesso Luzzatto indirizzata da Rossana Rossanda).
È la storia, fin dagli anni '60, della colonna in questione, con particolare riferimento alla figura di Riccardo Dura ("Roberto"), a quanto pare materiale killer di Guido Rossa nonché personaggio entrato nel mito della galassia antagonista in quanto vittima dello scontro a fuoco in via Fracchia, sempre a Genova.
Il libro, molto interessante, affronta il tema sotto varie tematiche (ad esempio il forte nesso, quanto meno all'inizio, tra inclinazione alla violenza e immigrazione interna dal Sud, con le grandi città del Nord assolutamente impreparate ad accogliere migliaia e migliaia di lavoratori paragonabili agli odierni stranieri), e dà conto della molteplicità dei movimenti di base, anche cattolici, dai quali i futuri terroristi presero le mosse nel loro vano tentativo di rovesciare lo Stato.
Naturalmente, grande rilievo è riservato alla straordinaria figura del menzionato Rossa, vero e proprio Eroe civile dei nostri tempi, nonché figura che, con la propria morte, segnò il definitivo distacco delle BR dal mondo operaio, e nella sostanza determinò l'inizio della fine delle organizzazioni terroristiche, organizzazioni che, peraltro, reagirono aumentando il c.d. volume di fuoco, tanto che la maggior parte degli attentati si verificò proprio tra l'inizio del 1979 e la metà del 1980.
Unica "pecca", la necessità di avere un'infarinatura del fenomeno ed una buona conoscenza della città di Genova, e dei personaggi che allora ivi operavano.
Tali requisiti personalmente non mi riguardano dal momento che, appunto, io proprio a Genova abitavo e studiavo, ma mi rendo conto che, nonostante numerose cartine geografiche, per chi non conosce il capoluogo ligure sia non solo alquanto complesso orientarsi nei luoghi, ma anche posizionare le innumerevoli figure che vengono ricordate.
Come che sia, un ottimo libro per gli appassionati della materia.

Massimo Tomassini, Trieste

Da: Nuovarea [mailto:nuovarea-bounces a nuovarea.it] Per conto di Questione Giustizia - Redazione
Inviato: martedì 17 ottobre 2023 08:46
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I sovversivi, i brigatisti, i testimoni

di Pino Narducci

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