<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 12pt; font-family: Georgia,Palatino,serif'>
<p><em>Per completezza e per maggiore chiarezza, trasmettiamo anche a questa lista il documento del 29 luglio di Magistratura democratica – già inviato su lista Iscritti e Nuovarea – al quale fa riferimento il comunicato del Coordinamento di AreaDG diffuso in data di oggi</em></p>
<p><img style="display: block; margin-left: auto; margin-right: auto;" src="https://webmail.magistraturademocratica.it/cpsess1941166353/3rdparty/roundcube/?_task=mail&_action=get&_mbox=INBOX.Sent&_uid=2057&_token=gj5smkmbOiaky611jcp9GnLd4vL07cqn&_part=2&_embed=1&_mimeclass=image" /></p>
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<p style="text-align: center;"><span style="font-size: 18pt;">In vista delle elezioni del CDC ANM</span></p>
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<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Dalla recente assemblea di AreaDG è emersa l’indicazione per la modifica statutaria volta ad escludere la possibilità per i gruppi fondatori di parteciparvi: AreaDG, dunque, non più soggetto inclusivo dei gruppi fondatori - che ad Area hanno ceduto la rappresentanza in ANM e CSM - ma aperta solo alle persone fisiche.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">L’istanza è venuta dal Direttivo dei Movimenti per la Giustizia, in coerenza con le precedenti indicazioni volte a risolvere questa “anomalia” data dal mancato scioglimento di MD e dalla sua “pretesa” di contribuire al percorso di AreaDG con i singoli e come soggetto collettivo (ricordiamo la proposta di sancire l’incompatibilità della doppia iscrizione ad AreaDG e ai singoli gruppi).</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">La proposta di modifica statutaria, sostenuta anche da iscritti ad MD, candidati ad assumere ruoli di dirigenza dentro AreaDG, è evidentemente l’espressione di un malessere verso l’attuale modalità di governo delle varie sensibilità, presenti nella magistratura progressista a cui, nel prossimo autunno, la programmata assemblea di AreaDG ed il congresso di MD proveranno a dare risposte.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Non possiamo consentire che situazioni di difficoltà interne ci facciano perdere di vista l’importanza di un valore oggi a rischio: quello dell’esperienza associativa unitaria rappresentata dall’ANM.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">E la ricerca dell’unitarietà nella rappresentanza associativa, che esalta e tutela il pluralismo culturale, deve continuare ad essere la bussola per orientare i nostri percorsi politici.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Sentiamo la necessità di continuare ad avere questa prospettiva anche oggi, dopo che le vicende emerse dall’indagine della Procura di Perugia hanno portato alla luce la situazione di crisi fortissima dell’associazionismo giudiziario. E benché siamo consapevoli che quelle vicende non siano tra loro omologabili, perché alcune sono espressive di una divaricazione profonda e strutturale dall’idem sentire (a causa di un’irrisolvibile mescolanza di ruoli nella politica parlamentare ed associativa che hanno reso opaco e non trasparente l’agire di alcuni singoli), non riteniamo che alcun gruppo associato possa ergere vessilli immacolati.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">E neppure crediamo che possa essere il grado di coinvolgimento in quelle vicende la cifra legittimante una maggiore autorevolezza dell'un gruppo sull’altro. Piuttosto, per affrontare – con responsabilità e senza tatticismi – il nodo della questione morale nella magistratura, è necessario immaginare una rifondazione costituente del suo associazionismo che coinvolga tutti i gruppi, tutte le formazioni di magistrati (anche quelle non formalmente costituite dentro l’ANM) ed i singoli. Riteniamo questo un valido antidoto al consociativismo leaderistico in funzione di tutela delle istanze di singoli, alimentate da un esasperato carrierismo, che ha costituito una miscela venefica per la magistratura e che sta a fondamento della sua crisi. E su questi temi ci auguriamo che né la magistratura progressista né le dirigenze dei gruppi cedano alla tentazione giustificazionista che serpeggia in una parte del gruppo.</span></p>
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<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Percepiamo come grave il rischio di un accresciuto bipolarismo dentro la magistratura che abbia come stelle polari da una parte AreaDG e dall'altra parte MI.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">L’orizzonte che ci appare, e ci inquieta, è quello della rottura dell’unità associativa e, quindi, di un indebolimento complessivo della sua autorevolezza.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Indebolimento al quale concorrono iniziative oltranziste (come la proposta di MI sulla selezione tramite sorteggio degli eletti al CSM, giustamente definita una resa culturale e politica) e non compensato da iniziative suppletive targate AreaDG (come i contributi sul sistema elettorale inviati autonomamente al Ministro della giustizia).</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Singoli gruppi scelgono il rapporto diretto con il Ministro, su temi sui quali bisognerebbe cercare e costruire una soluzione il più possibile condivisa e presentare la posizione dell’ANM il più possibile compatta. Domani sarà più facile per il Ministro scegliersi gli interlocutori e chi ammettere al “tavolo del confronto” sulle riforme e, per tutti i gruppi, sarà più facile inseguire le soluzioni che meglio rispondono alle esigenze del momento e alla ricerca del consenso.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">In questo momento e in vista della campagna per il rinnovo dell’ANM, la priorità per noi è continuare a far vivere la sensibilità di una magistratura progressista plurale, non piegata alle logiche della maggioranza, aperta al confronto, consapevole della gravità della crisi e per questo disposta a rinunciare anche a posizioni di vantaggio, per coltivare un più ambizioso progetto rifondativo della magistratura associata che non può prescindere, in questa fase, dalla unicità della sua associazione.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Superata la crisi, rifondata l’associazione, torneremo a confrontarci con gli altri gruppi e anche a dividerci, se necessario; ma prima dobbiamo garantire che la pluralità delle sensibilità che animano la magistratura trovino ancora nell’ANM la casa di composizione e rappresentanza, secondo una logica lontana dalle prove di maggioranza, tipica dei luoghi di gestione del potere e caratterizzata, invece, dallo spirito inclusivo che caratterizza i luoghi della rappresentanza del plurale.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Un’associazione nuova, ma rifondata su uno spirito antico (il congresso di Gardone), che sia garante di una partecipazione diffusa e orizzontale dei magistrati, senza quelle deleghe ai migliori, agli ottimati che tanti danni hanno cagionato ai sistemi di riferimento valoriale. Dobbiamo tentare di coinvolgere la magistratura tutta in un luogo in cui riscoprire l’importanza di interrogarci insieme sul senso del nostro lavoro, sui diversi modi di praticarlo, sul ruolo della giurisdizione e della tutela dei diritti in una società in crisi, sulle modalità di partecipazione al dibattito associativo, sul nostro linguaggio e sui metodi di comunicazione e confronto. Questo luogo deve continuare ad essere l’ANM.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Prendiamo atto che questa posizione non è del tutto condivisa in AreaDG. Ma non è più tempo di schermaglie. Urge la chiarezza delle posizioni che è presupposto per un confronto leale, liberato dalle questioni personali e fondato su un orizzonte politico comune.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Quali che saranno le decisioni autunnali dell’assemblea di Area e del congresso di MD, quali che saranno le modalità con cui verranno sciolti questi nodi - verificando se quella attuale sia la modalità rappresentativa più efficace della pluralità dei valori della magistratura progressista o se sia necessario trovare altre modalità che possano esprimerla meglio - l’orizzonte politico e valoriale comune sarà la cifra ineliminabile che continuerà a caratterizzarci. </span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Con questo spirito, unitario nelle differenze, chiediamo se il Coordinamento di AreaDG ritenga necessario verificare la possibilità di fare convivere le diverse sensibilità della magistratura progressista all’interno della lista elettorale comune per le prossime elezioni del CDC ANM, dando spazio a quei candidati che si riconoscono nella linea politica sopra sintetizzata. </span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Riteniamo che un dialogo, trasparente e leale, tra le dirigenze dei gruppi sia indispensabile per affrontare insieme le difficili sfide che ci attendono.</span></p>
<p style="text-align: right;"><span style="font-size: 14pt;">L'Esecutivo di Magistratura Democratica</span></p>
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