<div dir="ltr"><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">In effetti siamo alla definizione (se ben ricordo questo pomeriggio).</div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">E capisco bene che ormai gli argomenti, anzi, le argomentazioni, siano più vicine all'esercizio retorico, in senso buono, perché è lecito presumere che chi dovrà decidere ormai si sia fatta la sua idea.</div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">Mi perdonerete, dunque, due colpe. La prima è di non essere intervenuto personalmente; la seconda è che vorrei partire dal Diario del Consiglio (l'ultimo) per stimolare la discussione su un punto che mi pare importante.</div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">Sulla prima colpa ho una (non so quanto valida) giustificazione. Non mi convinceva (proprio tenendo presente la sentenza Borraccetti - che è uscito peraltro dall'ordine giudiziario il 2 gennaio 2015 e ha fatto il consigliere fino a settembre 2014) che Davigo potesse rimanere da dopodomani, gliel'ho detto quando è venuto a Rimini in campagna elettorale, l'ho sentito sostenere nel corso della campagna elettorale in più di un'occasione, continuano a non convincermi i pur apprezzabili argomenti; e la discussione non mi ha fatto cambiare idea. Per di più chi è giunto alla stessa conclusione diceva meglio e più di me, per cui non ho trovato un valido motivo per pubblicizzare il mio pensiero.</div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif"><br></div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">Sulla seconda colpa (che consiste nel fatto di avervi attratto - spero - con l'oggetto della mail da cui mi allontano) mi interessa capire meglio, dal Gruppo consiliare, il riferimento agli argomenti "tecnico-giuridici".</div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">Non perché ci dicano quali sono, ché sono stati spiegati benissimo, ma perché ci chiariscano per quale motivo c'è stata la necessità di sottolineare questo dato (la frase era "<span style="font-family:"times new roman",times;text-align:justify">Si tratta di una pratica che va valutata esclusivamente sul piano tecnico-giuridico")</span></div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">Letta così, e visto anche l'uso dell'avverbio "esclusivamente", mi resta un senso di incertezza e incompiutezza. Perché se è innegabile che tutte le pratiche, del consiglio e del nostro lavoro quotidiano, vanno valutate <b>partendo </b>dal dato tecnico giuridico (dato il mestiere che facciamo), mi sfugge perché in questa pratica mancherebbe un tasso di discrezionalità, e quindi di valutazione politica. Non foss'altro che per la pluralità delle fonti interessate e invocate, di grado diverso. E alla fine, scusate, per il semplice fatto che
nessuno fra i sostenitori delle due tesi utilizza argomenti sganciati dai dati tecnici e giuridici.</div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">Escluso che l'intento dei consiglieri sia di collocarsi sulla linea del magistrato mero interprete tecnico giuridico (quindi vicini alla linea di MI, tanto per capirsi, come ribadita nell'ultimo documento pubblico), mi preoccupo più del futuro e un po' anche del presente.</div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">Del presente perché vorrei comprendere se questa scelta di limitarsi al profilo tecnico sia eccezionale, o meglio esclusivamente relativa a questa pratica. Nel qual caso sarebbe interessante capirne le motivazioni . Ogni regola patisce eccezioni, ma è utile spiegarne i motivi.</div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">Del futuro perché (quale che sia la risposta, se ci sarà, alla domanda implicita appena posta) vorrei comprendere se invece ci sia un orientamento che intende privilegiare le scelte della componente consiliare esclusivamente su basi tecnico giuridiche.</div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">Questo perché, dato per scontato che alcune pratiche, immagino, hanno un tasso di discrezionalità molto basso o tendente allo zero, molte decisioni risentono inevitabilmente, come tutta l'attività interpretativa, di orientamenti, scelte, opzioni culturali e non. </div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">Che poi è il motivo per il quale i magistrati e gli altri membri del CSM (tranne tre) vengono eletti.</div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif">Che ne dite?</div><div class="gmail_default" style="font-family:garamond,serif"><br></div><div><div dir="ltr" class="gmail_signature" data-smartmail="gmail_signature"><div dir="ltr"><div><div dir="ltr">stefano celli</div></div></div></div></div></div>