<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;"><span style="background-color: #ffffff; color: #333300;"><span style="font-family: 'times new roman', times, serif; font-size: 12pt; background-color: #ffffff;"><strong>Le dichiarazioni della persona offesa nel filtro della credibilità: la verità processuale oltre ogni ragionevole dubbio </strong></span><span style="font-family: 'times new roman', times, serif; font-size: 12pt; background-color: #ffffff;"><strong>di Daria Passaro</strong> </span></span></p>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;"><span style="font-family: 'times new roman', times, serif; font-size: 12pt; background-color: #ffffff; color: #333300;">Sommario: 1. La prova dichiarativa proveniente dalla persona offesa dal reato. L’origine della <em>vexata quaestio</em> dell’attendibilità nelle “vittime vulnerabili” - 1.1. La credibilità della vittima nei procedimenti per violenza sessuale. La figura del minore abusato e la Carta di Noto - 2. Il cammino giurisprudenziale sulla credibilità delle persone offese. La sentenza n. 13016/2020 della Corte di Cassazione - 3. Verso i (possibili) criteri di valutazione: il confine tra credibilità e sospetto intorno alle dichiarazioni rese. L’ascolto protetto delle vittime vulnerabili. </span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="background-color: #ffffff; color: #333300;"><strong><span style="font-family: 'times new roman', times, serif; font-size: 12pt; background-color: #ffffff;">https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-processo-penale/1385-le-dichiarazioni-della-persona-offesa-nel-filtro-della-credibilita-la-verita-processuale-oltre-ogni-ragionevole-dubbio</span></strong></span></p>
</body></html>