<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<div class="pre" style="text-align: justify;"><strong><span style="font-family: 'times new roman', times, serif; font-size: 11pt; color: #333300;">Superare l’eccezionalismo come visione della storia d’Italia</span></strong><br /><span style="font-family: 'times new roman', times, serif; font-size: 11pt; color: #333300;">di Francesco Benigno </span><br /><br /><span style="font-family: 'times new roman', times, serif; font-size: 11pt; color: #333300;">Fra pratica storiografica e polemica pubblica il canone nazionale italiano, ovvero un insieme di temi e problemi fondamentali relativi all’identità storica del paese, si aggira nella sfera pubblica e nei testi accademici, sia pure ormai solo come spettro. Esso tiene assieme, come due facce della stessa medaglia, discorsi sul primato e discorsi sul ritardo o sulla decadenza, con l’avvertenza che, sul lungo periodo, questi ultimi si sono rivelati più̀ resistenti e influenti dei primi. Il suo principale segno di riconoscimento è in una forma di eccezionalismo, che non consiste solo nell’idea di una storia speciale, peculiare e distinta da quella del resto del mondo ma in qualcosa di più: la fisionomia dell’Italia di oggi, e soprattutto i suoi mali, vi appaiono non come l’effetto di una serie di condizioni rintracciabili nel presente o nel passato recente, ma come il risultato di un sedimentato deposito di tare originarie, tali da definire una contorta morfologia storica.</span></div>
<div class="pre" style="text-align: justify;"><span style="font-family: 'times new roman', times, serif; font-size: 11pt; color: #333300;">https://www.giustiziainsieme.it/it/attualita-2/1417-superare-l-eccezionalismo-come-visione-della-storia-d-italia</span></div>
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