<html><head></head><body><div class="ydpe77c0f15yahoo-style-wrap" style="font-family: Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 13px;"><div></div>
</div><div id="ydpb3040110yahoo_quoted_8659473501" class="ydpb3040110yahoo_quoted"><div style="font-family:'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;font-size:13px;color:#26282a;"><div><div id="ydpb3040110yiv7159196941"><div dir="ltr"><p style="text-align:center;"><span style="font-size:14pt;"><span style="font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;">Articolo</span><em style="font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;">Centouno</span></em></span></p>
<p style="text-align:justify;"><span style="font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;font-size:14pt;">Secondo fonti giornalistiche, allo stato non smentite, il Ministro della Giustizia ha avviato un’ispezione - o comunque un’indagine esplorativa - a seguito
del dispositivo di una sentenza di assoluzione per incapacità di intendere e di volere di un imputato accusato di omicidio, emessa dalla Corte di Assise di Brescia.</span></p>
<p style="text-align:justify;"><span style="font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;font-size:14pt;">Stigmatizziamo fortemente questa iniziativa e, in ogni caso, l’idea che la pubblicazione di una sentenza mediante lettura del dispositivo possa generare
azioni di questo genere, che si traducono in un'oggettiva interferenza sull'indipendente esercizio della giurisdizione.
</span></p>
<p style="text-align:justify;"><span style="font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;font-size:14pt;">Tanto è vero che, a seguito di una singolare richiesta dei Presidenti della Corte di appello e del Tribunale, si è assistito a una altrettanto inusuale
anticipazione di parte delle ragioni della decisione rispetto al fisiologico deposito della sentenza nei termini e con le modalità previste dal codice di procedura penale.</span></p>
<p style="text-align:justify;"><span style="font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;font-size:14pt;">Siamo fermamente convinti che gli organi rappresentativi dell’Associazione Nazionale Magistrati debbano intervenire al più presto a tutela dell'indipendente esercizio
della giurisdizione e in tal senso ci siamo attivati senza avere avuto finora, purtroppo, positivo riscontro.
</span></p>
<p style="text-align:justify;"><span style="font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;font-size:14pt;">Chiediamo, infine, che anche il Consiglio Superiore della Magistratura assuma le iniziative di propria competenza.</span></p>
<p style="text-align:center;"><span style="font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;font-size:14pt;">Maria Angioni, Giuliano Castiglia, Ida Moretti e Andrea Reale</span></p>
<p style="text-align:center;"><span style="font-family:Arial, Helvetica, sans-serif;font-size:14pt;">Componenti del Comitato direttivo centrale dell’ANM
</span></p>
<p style="text-align:center;"> </p>
<p><br>
</p>
</div>
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