<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;"><strong>Adalberto Perulli intervista Massimo Cacciari: “Il lavoro dello spirito” </strong></p>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;"> L’ultimo libro di Massimo Cacciari, intitolato<span> </span><em>Il lavoro dello Spirito</em><span> </span>(Adelphi, 2020) è ricco di spunti anche per il giuslavorista, perché la riflessione riguarda il lavoro umano, quel<span> </span><em>lavoro dello spirito</em><span> </span>che è la traduzione del titolo di due celebri conferenze tenute da Max Weber all’Università di Berlino tra il 1917 e 1919, l’una su il lavoro intellettuale come professione, l’altra sulla politica come professione. In queste conferenze Weber traccia un’idea regolativa che raccoglie l’eredità della grande cultura borghese ottocentesca, la cui forma, scrive Cacciari “<em>impone il cammino rivoluzionario verso la liberazione del lavoro tout-court</em>”; e ciò nella misura in cui il lavoro dello spirito, il lavoro intellettuale, ma anche il lavoro della politica, è<span> </span><em>lavoro creativo</em>,<span> </span><em>autonomo, liberato dalla forma comandata</em>, dipendente, alienata, tipica dalla subordinazione. Ora, il<span> </span><em>lavoro dello spirito</em><span> </span>può essere metafora del destino del lavoro in generale, dopo che la modernità ha definitivamente superato la distinzione tra lavoro manuale e intellettuale, riducendo entrambi a meri fattori della produzione,<span> </span><em>operari</em><span> </span>dipendente, “lavoro comandato” entro la sfera dominata dall’Economico (vedi anche i tuoi lavori precedenti, ad es.<span> </span><em>Destino di Dike</em>)? Oppure il<span> </span><em>lavoro dello spirito</em><span> </span>può essere ancora riferimento per un lavoro (ormai senza aggettivi) che (hegelianamente) ritrova nelle relazioni intersoggettive il proprio riconoscimento” e, quindi, diventa vettore di libertà sociale e di autonomia, sottraendosi almeno in parte alla sua sussunzione nella sfera economica, che lo riduce a merce? </p>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;">https://www.giustiziainsieme.it/it/attualita-2/1511-adalberto-perulli-intervista-massimo-cacciari-il-lavoro-dello-spirito</p>
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