<div dir="ltr"><br><div><p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"></p><img src="cid:ii_kn5r8lhf0" alt="AreaDG.jpg" width="410" height="163"><p class="MsoNormal" style="text-align:center;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><br></p><p class="MsoNormal" align="center" style="text-align:center;text-indent:14.2pt;line-height:80%;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b><i><span style="font-size:16pt;line-height:80%;font-family:"Bookman Old Style",serif">Dieci proposte per la riforma della
Giustizia civile</span></i></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><i><a href="https://www.areadg.it/articolo/dieci-proposte-per-la-riforma-della-giustizia-civile">https://www.areadg.it/articolo/dieci-proposte-per-la-riforma-della-giustizia-civile</a></i><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"><br></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">In
data 16 febbraio 2021 si è tenuto un seminario on line organizzato da Area
Democratica per la Giustizia sul tema “Giustizia civile, pandemia e riforme:
pensare a lungo termine”. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">E’
stata un’occasione preziosa di riflessione, confronto ed elaborazione
collettiva sul tema della riforma della Giustizia civile in Italia anche in
relazione alle opportunità offerte dal P.N.R.R., da cui abbiamo tratto alcune
proposte e considerazioni di sintesi. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">1) I Fondi Europei per la Giustizia.
Il ruolo della Giustizia civile </span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Se
nella visione del Piano nazionale di ripresa e resilienza un ruolo fondamentale
nel progetto di rilancio del Paese e nella costruzione del futuro per le nuove
generazioni, è assegnato all’innovazione organizzativa della Giustizia, con
l’obiettivo della riduzione dei tempi del processo e, quindi, del recupero
complessivo di efficienza, alla giustizia civile è sicuramente affidato un
ruolo strategico. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Sappiamo
tutti che una giustizia civile lenta e inefficiente mortifica la crescita di un
Paese e viceversa una giustizia efficiente è un fattore di crescita misurabile
anche in termini di PIL e di benessere complessivo. La lentezza dei processi ha
ricadute negative sull’economia perché incide negativamente sui comportamenti
delle imprese, perché la lentezza e l’incertezza e quindi la non prevedibilità
delle decisioni spinge gli operatori economici a mettere in atto comportamenti
distorsivi e ad un uso strumentale del processo civile, deprime l’economia e
non invoglia gli investimenti. Ma ha anche un costo sociale elevato, perché la
tempestività della risposta di giustizia, specie in campo civile è
indispensabile per la sua efficacia, una risposta lenta rende non effettivo il
diritto affermato. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Il
recupero della efficienza della giustizia civile è quindi indispensabile per la
competitività di cui ora più che mai il nostro Paese ha bisogno, ma lo è anche
per assicurare quella coesione sociale senza la quale nessuna reale ripartenza
è ipotizzabile. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Per
tutte queste ragioni, è agevole prevedere che la giustizia civile sarà al
centro degli interventi che il Governo si appresta a fare nella giustizia
attraverso l’impiego dei fondi del Recovery; a tali ragioni si aggiunge quella,
non secondaria, per cui sulla giustizia civile possono realizzarsi convergenze, accordi e mediazioni, assai più
agevolmente di quanto in questo momento non possa farsi in
ambito penale, tuttora agitato da questioni nodali fortemente divisive e da
posizioni tanto distanti tra gli attori politici da non poter essere oggetto in
breve tempo di mediazioni accettabili. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Né
va trascurato che quello della giustizia civile è l’ambito nel quale
l’innovazione tecnologica è più avanzata, perciò l’implementazione e la nuova
sperimentazione non solo sarà più agevole che in altri settori oggi ancora
molto arretrati, ma essa incontra il favore degli altri attori del processo, in
particolare dell’avvocatura, che ne ha colto i vantaggi e le opportunità,
specie nella fase della pandemia. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Quella
offerta dal Recovery fund è perciò, e davvero, una occasione – unica e ultima -
che non possiamo perdere per cambiare l’attuale quadro della giustizia civile.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">2) Recupero di efficienza e processo
civile: una nuova visione per la giustizia </span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Ancor
prima della cristi pandemica, il Governo aveva licenziato il disegno di legge
delega sulla riforma del processo civile.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Il
P.N.R.R. nella parte dedicata alla giustizia civile recepisce quel progetto e
ne fa uno dei caposaldi della strategia complessiva dell’intervento. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Mettendo
da parte il merito della riforma, va qui subito sottolineato un rischio, che è
quello di porre la riforma del rito come fattore centrale dell’obiettivo del
recupero di efficienza. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">In
realtà, nella sua storia, il processo civile è stato sottoposto ad un gran
numero di riforme, financo dopo la legge 69/2009, ma queste riforme non hanno
in genere prodotto una maggiore efficienza, quanto piuttosto introdotto un
maggior disordine, eterogeneità dei riti ed eccessiva rigidità, così creando
grande confusione in un sistema che per sua natura richiede ordine e
razionalità. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">E’
diffusa la convinzione che la riforma del rito può, in sé, incidere sui tempi,
ma che non sia né l’unico, né il più importante fattore. Basta al riguardo
osservare che i processi, pur soggiacendo allo stesso rito, in alcuni tribunali
hanno una durata di centoquaranta giorni, in altri di milleottocento.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Quindi,
il problema non risiede tanto nel processo e nemmeno nelle risorse destinate
alla giustizia, perché negli ultimi anni occorre riconoscere che c’è stato un
recupero sul fronte delle risorse. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">In
realtà, molti studi hanno dimostrato che non esiste un rapporto diretto tra
risorse, produttività ed andamento dei tribunali, mentre tempi ed efficienza
sono assai più interdipendenti con l’organizzazione e l’innovazione
tecnologica. Tanto è vero che il settore nel quale nell’ultimo decennio si è
registrato un miglioramento delle <i>perfomances</i>
è quello del civile, che registra a partire dal 2009 un costante decremento delle pendenze che dagli
oltre cinque milioni di partenza si sono ridotte al di sotto dei tre milioni. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Il
civile è l’ambito nel quale organizzazione e innovazione hanno fatto sinergia:
attraverso il programma di gestione ex art. 37 è stato possibile conoscere il proprio “magazzino” e, quindi, programmare
e monitorare l’abbattimento dell’arretrato, attraverso il PCT è stato possibile
migliorare <i>perfomances</i> e qualità del
lavoro; anche nell’ultimo periodo l’arretrato è proporzionalmente diminuito in
sede civile: infatti, attraverso l’analisi dei programmi di gestione, è stato
possibile avvedersi che gli uffici – mediante la conoscenza del magazzino,
l’individuazione e realizzazione degli obiettivi – hanno ridotto in un anno,
tra il 2017 ed il 2018, il tempo di smaltimento dell’arretrato da dieci a
cinque anni. Si tratta di risultati frutto di una sinergia tra organizzazione e
innovazione che ha visto svolgere un ruolo da protagonista proprio dagli attori
del processo. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Organizzazione
e innovazione tecnologica sono quindi certamente fondamentali, ma non da sole,
come da sola non è sufficiente la riforma del rito, o l’implementazione delle
risorse o l’intervento su altri fattori, essendo necessario piuttosto fare un
salto di qualità: cogliere l’occasione della pandemia e dell’opportunità che ci
viene offerta dai fondi europei non per rattoppare l’esistente, ma per
disegnare la giustizia civile da costruire nel decennio in corso e per vederla
realizzata entro il 2030. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Tale
considerazione ci suggerisce un approccio non settoriale al problema, limitato
ad una sola linea o direttrice di intervento, perché ciò che occorre mettere in
campo sono azioni multilivello capaci di agire con più leve e su piani diversi,
capaci di riarticolarsi in un progetto organico per la riforma della giustizia
civile. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">3) La riforma del processo</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Il
giudizio sulla riforma, rivolta nelle intenzioni del proponente alla
semplificazione è stata oggetto di valutazioni critiche specie da parte
dell’Accademia Autorevole dottrina ha addirittura sostenuto – dati alla mano -
che il nuovo rito semplificato potrebbe non ridurre i tempi, ma piuttosto
dilatarli.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">A
prescindere dal merito che non è stato oggetto di approfondimento del
seminario, possono farsi alcune brevi osservazioni in relazione alla riforma
del rito civile. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">a)
La difficoltà di una riforma del processo civile è nel trovare un bilanciamento
efficace tra esigenze di predeterminazione legale e di uniformità di
trattamento - che è garanzia di giusto processo - ed esigenze di flessibilità
in funzione della diversa tipologie di cause. A questo fine la semplificazione
del rito, per come progettata nella proposta di riforma, potrebbe non essere
funzionale a questo che è pure un fondamentale obiettivo. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">b)
V’è un problema che non può andare scisso da quello del rito, ma che non può
essere affidato alla sola riforma del processo, che è il tema del controllo
della domanda. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Questo
fattore è influenzato più che dal rito, da altre varianti: il contesto
generale, il tasso di litigiosità, la qualità dei servizi della P.a. e il
comportamento di attori importanti del processo: le pubbliche amministrazioni –
in primis Ministeri, enti territoriali, Agenzia delle entrate, INPS, INAIL –
assicurazioni, istituti di credito, tutti attori che con le loro scelte possono
incidere pesantemente sulla domanda. C’è stato negli ultimi anni un aumento
della domanda giudiziale relativa ai diritti delle persone, e al contempo è
diminuita quella proveniente da altri soggetti istituzionali, come ad esempio
le banche e le assicurazioni: questo è avvenuto non di certo a causa
dell’abbandono derivante dalla scarsa produttività del sistema giustizia ma,
per motivi di razionalizzazione e di economie aziendali, queste ultime hanno
smesso di resistere in giudizio quando erano destinate, al contrario, a soccombere.
</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Ciò
che dimostra che un fattore fondamentale è la prevedibilità delle decisioni e
la nomofilachia nella sua funzione di orientamento delle scelte proprio in
funzione del controllo della domanda.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">c)
Ai fini della riduzione dei tempi del processo appare importante acquisire
capacità di monitoraggio di tutte le strutture giudiziarie essendo questa la
precondizione per governare e dirigere i processi di innovazione. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Le
tecnologie ci sono ed è ormai indispensabile che la giustizia venga monitorata costantemente
ed in tempo reale, anche in funzione dell’adozione di scelte razionali
nell’allocazione delle risorse, senza che ciò debba tradursi in un sovraccarico
di procedure e di rendicontazione interna. Il monitoraggio consentirebbe di
fruire di quelle informazioni che rendono possibili interventi mirati. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">d)
Un ruolo nel recupero di efficienza possono averlo le <i>best practices</i>, nella cui selezione e diffusione in Consiglio
Superiore può svolgere un ruolo importante attraverso l’impiego di gruppi di
lavoro, strutturati per obiettivi ed impegnati nello studio di specifiche
materie – che vanno dall’esecuzione alla violenza di genere, passando per la
protezione internazionale – i quali costituiscono dei piccoli laboratori,
funzionali ad individuare quelle buone prassi che vengono applicate negli
uffici, rendendoli virtuosi, e che possono poi essere esportate in tutto il
sistema. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">e)
La riforma del rito sembra partire da un presupposto falso, ossia che non vi
sia arretrato. In realtà noi sappiamo che l’arretrato è il nostro vero nemico. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Nessuna
riforma del processo civile ha senso se non si accompagna ad essa un piano
straordinario per l’abbattimento dell’arretrato. Entrano qui in gioco ulteriori
fattori che si vanno ad esaminare.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">4) Le risorse</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Importante
leva da impiegare nel quadro di una riforma complessiva della Giustizia civile
è costituita dalle risorse. Nell’approccio a questo tema occorre
definitivamente superare i due assunti su cui è finora insterilita la
discussione</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">- Secondo un primo assunto, le risorse per la
giustizia sono insufficienti e ne occorrono di ulteriori e il suo perseguimento
non deve confrontarsi e misurarsi con logiche di <i>accountability</i>. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">- Secondo un assunto opposto, le risorse sono
adeguate e la scarsa produttività dipende dalla scarsa laboriosità dei
magistrati e dei dipendenti amministrativi </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Sono
argomenti che spesso vengono agitati nel dibattito pubblico sulla Giustizia e
che dimostrano la mancanza di conoscenza dei problemi.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">La
seconda affermazione è smentita dai dati Cepej che anche nel biennio 2017-2018,
come in tutti i precedenti, dimostrano la elevata produttività dei magistrati
italiani e i dati delle pendenze in calo in particolare nel civile. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Ma
i dati Cepej, con tutte le cautele del caso, trattandosi di comparazioni di dati
tra sistemi giudiziari eterogenei, dimostrano che ciò che fa la differenza è,
tra gli altri fattori, l’enorme arretrato. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">E
d’altra parte, non possiamo continuare ad affermare come un mantra che le
risorse per la giustizia sono insufficienti, senza porci il problema riguardo
al dove e a come spendiamo queste risorse. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">C’è
la necessità di porre in termini nuovi il rapporto tra risorse e servizio, per
favorirne l’impiego produttivo distogliendole e liberandole da allocazioni
svantaggiose o scarsamente strategiche. L’Italia spende circa 9 miliardi per la
giustizia, ma oltre un terzo di queste risorse, circa il 37 % è dedicato al
penitenziario, residuano circa cinque miliardi, in relazione ai quali ci
sarebbe un lavoro importante da approfondire, che qui non può farsi, ossia
quanto è destinato a spesa corrente e quanto per investimenti strutturali. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Un
altro aspetto è nel fatto che molte risorse sono dedicate a mansioni lavorative
non immediatamente riconducibili alla mansione istituzionale del servizio giustizia. Molte risorse sono destinate a processi di
supporto e troppo poche a processi di servizio. Il settore della Volontaria
giurisdizione è emblematico con l’amministrazione di sostegno, ma anche parte
dell’attività del tribunale delle imprese, il casellario giudiziale, l’attività
elettorale e l’elenco potrebbe continuare richiedono molti processi di supporto
che impegnano una parte cospicua di risorse che dovrebbero e potrebbero essere
sostenute dal territorio, al cui servizio sono rivolte e che vengono sottratte
ai processi direttamente funzionali al servizio giustizia. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Occorre
implementare e sviluppare la giustizia di prossimità per liberare risorse. Ci
sono sperimentazioni in campo positive dello stesso Ministero; oggi bisogna
fare sul quel versante un forte investimento e, senza tentennamenti e proprio
con le risorse del Recovery, dare uno slancio deciso. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Ruolo
centrale rispetto al grande tema delle risorse è quello dell’autonomia di
bilancio degli Uffici a livello di distretto di Corte d’Appello e la revisione
dell’organizzazione della dirigenza giudiziaria e del personale addetto.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Da
un lato, l’accentramento delle risorse in capo al ministero, la mancanza di
autonomia di bilancio deresponsabilizza, ma dall’altra non consente ai
dirigenti di fare una propria politica di sviluppo dell’organizzazione. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Questo
tema chiama in causa quello ancor più generale della governance. Si è
sottolineato da più parti la necessità di ridisegnare il ruolo del Ministero e
del CSM non per modificare ciò che saggiamente prevede la nostra costituzione,
bensì per consentire di recuperare molte più risorse umane di valore che
esistono sul territorio, superando anche la rigida centralizzazione ed il
rapporto tra servizi della giustizia e territori. Ciò a maggior ragione oggi in
cui il ruolo del Ministero è diventato fondamentale nell’informatizzazione, che
a sua volta è ormai un formante della giurisdizione. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">E’
per questo importante ripensare alla governance nell’ottica di una maggiore
interazione tra Ministero, C.S.M. ed Uffici giudiziari, dare valenza agli
uffici giudiziari nel rapporto con l’avvocatura e ridare loro possibilità di
intervenire con una certa autonomia. In questo contesto, il Ministero ed il CSM
devono continuare a svolgere il ruolo di indirizzo, guida, regolazione e
supporto, puntando assai di più che nel passato su un nuovo protagonismo di
uffici giudiziari ed avvocatura, secondo un metodo basato sulla collaborazione e coordinamento. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">5) Innovazione tecnologica</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Un
altro dato di interesse che si trae dal rapporto Cepej è che l’Italia è il
paese che ha fatto maggiori investimenti nel settore digitale nella giustizia.
E’ questa una delle leve su cui occorre ulteriormente progredire sia sul
versante delle infrastrutturazioni informatiche, sia sul versante dell’utilizzo
dell’intelligenza artificiale e della giustizia predittiva.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Se
prima della pandemia eravamo consapevoli della centralità dell’informatica
giudiziaria e della digitalizzazione, l’emergenza sanitaria ce ne ha restituito
la piena certezza, ci ha aperto a nuove consapevolezze. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Il
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci offre l’opportunità dunque di
capire, o quantomeno di interrogarci, sull’importanza degli investimenti
strutturali. E’ necessario pertanto fare affidamento sulle intelligenze
artificiali e su tutte le opportunità che ci consentono di trarre, non solo in
termini di machine learning, ma di impiego a tutto tondo di ogni forma di
sostegno alla giurisdizione. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">E’,
altresì, emersa la necessità di valorizzare le enormi banche dati che si realizzano
attraverso il PCT, che consentirebbero di svolgere un lavoro importante sia sul
piano della prevedibilità delle decisioni di merito, sia dati di conoscenza
utili anche ai fini dell’organizzazione degli uffici.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Ciò
che non significa abdicare il al ruolo determinante ed insostituibile del
giudice, che sia orientato costituzionalmente, nella fase della decisione, ma
valorizzare l’apporto che la tecnologia può fornire quale supporto al processo
decisionale, in funzione del miglioramento della decisione che è e resta
prerogativa esclusiva del magistrato.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">In
questo quadro c’è una questione culturale che va ripresa nel rapporto tra
informatica e giudice civile. A quest’ultimo va riconosciuto il merito di avere
sperimentato e implementato negli anni, col proprio apporto quotidiano, il
processo civile telematico, divenuto strumento di lavoro ormai ineliminabile.
Non è pensabile tuttavia che, a dispetto degli sforzi compiuti, oggi la
digitalizzazione progredisca per scelte e funzioni centralizzate senza un coinvolgimento
che renda percepibile alla magistratura le nuove utilità sul piano del suo
benessere lavorativo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Vanno
pertanto garantite risorse amministrative in grado di affiancare il giudice nel
quotidiano, un’assistenza in tempo reale, una formazione sul campo e non
astratta e, soprattutto, soluzioni condivise con chi, il giudice, vede
correttamente nel PCT non un fine, ma uno strumento essenziale. La condivisione
è la sola via per arrivare ad interventi di digitalizzazione che vengano
assecondati e non invece ostacolati da resistenze che troppi anni di richieste
inascoltate rendono altrimenti inevitabili </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">6) Personale amministrativo </span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Occorre
anche avere chiaro che i processi di sviluppo tecnologico e informatico non
risolvono il problema del personale. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Assicurano
risparmi di tempo nelle attività a basso valore aggiunto, ma richiedono di
poter fare leva su un personale giovane e professionalmente attrezzato e
stabilmente assunto. La natura avventizia, la temporaneità e la precarietà che
le soluzioni spesso adottate nella P.a. e pure nella giustizia, oltre allo
svilimento della professionalità dei lavoratori, è perniciosa per un sistema
come quello dello giustizia in cui la formazione è un investimento prezioso e
la programmazione si fonda sulla possibilità di poter contare stabilmente sulle
persone. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">La
ripresa di politiche di reclutamento e i programmi di assunzione già avviate da
alcuni anni dal Ministero sono una inversione di tendenza che ha visto
meritoriamente impegnata la dirigenza del DOG dalla quale non si deve tornare
indietro. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Occorre
dunque puntare sulla flessibilità e modelli di lavoro con investimenti
formativi sul personale giovane. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">7) Ufficio per il processo. </span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Ulteriore
leva è quella dell’ufficio del processo, che rappresenta una delle linee di
intervento previste dal PNRR. La previsione dell’Ufficio del giudice composto
dall’assistente di studio, l’assistente giudiziario e gli stagisti rappresenta
non una novità nel modello, perché ci sono già positive sperimentazioni, ma
nella assegnazione delle risorse necessarie per farlo funzionare ora previste
dalle linee progettuali per la Giustizia dal P.N.R.R..</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Si
tratta di un nuovo modo di lavorare, che supera un modello anacronistico in cui
l’ufficio è costituito dal singolo
magistrato, un ufficio monopersonale, per divenire un’unità di lavoro
complessa, organizzata come equipe, uno staff in cui il magistrato coordina,
supervisiona e organizza, oltre al suo
il lavoro quello di altre figure di supporto all’ufficio, anche al fine di
predisporre la motivazione finale, anch’essa meritevole di ripensamento, non
solo nella struttura ma anche nell’approccio mentale del singolo giudice. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">La
previsione di figure avventizie assunte per tre anni preoccupa, ma la sfida da
cogliere è quella di saper far funzionare l’ufficio del processo, dimostrarne
l’utilità ai fini dell’abbattimento dell’arretrato, per la riduzione dei tempi
e il miglioramento della qualità del servizio. Far funzionare l’ufficio del
processo con le risorse a regime significa poter reclamare un domani la
stabilizzazione del modello e, quindi, delle risorse necessarie per farlo
funzionare. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">L’attuazione
dell’Ufficio del processo chiama in causa anche un altro grande tema che è
quello dell’edilizia giudiziaria, perché la realizzazione dell’Ufficio del
processo richiede spazi e ambienti di lavoro adeguati, salubri e sicuri, ciò
che allo stato l’edilizia giudiziaria spesso non assicura. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">8) L’edilizia giudiziaria</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">E’
una delle linee di intervento previste dal Recovery che, anche sotto tale
profilo offre, un’occasione unica e non ripetibile non solo per mettere in
sicurezza gli edifici giudiziari, ma per ripensare complessivamente l’edilizia
giudiziaria in funzione delle riforme organizzative e di innovazione
organizzativa. Si tratta, quindi, anche essa di una “leva” che ha un ruolo
strategico nel ripensare in generale la giustizia del futuro.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"> Ripensare agli ambienti di lavoro, in
ragione delle nuove esigenze di sicurezza e salubrità, significa assicurare non
solo l’indispensabile benessere lavorativo per migliaia di pubblici dipendenti,
ma anche compiere un passo non secondario verso una maggiore autorevolezza
della funzione giudiziaria, poiché il cittadino ha bisogno di constatare che lo
Stato tutto crede nell’essenzialità di tale funzione. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">9) La geografia giudiziaria </span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">E’
stata sottolineata da più parti la necessità di un nuovo intervento sulla
geografia giudiziaria, poiché residuano ancora realtà di piccoli tribunali e
piccole Corti d’Appello che sono fonte
di inefficienza del sistema. Intervento che richiede l’avvio in tempi rapidi di
politiche di edilizia giudiziaria, evitando che la razionalizzazione vada a
discapito della salubrità degli ambienti di lavoro, contraendo ulteriormente
spazi che, ormai, specie dopo la soppressione delle sezioni staccate – sempre
più insufficienti ed esigui. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><b><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">10) La magistratura onoraria. </span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Si
tratta di un tema molto delicato ed aperto, e ora, dopo la legge Orlando, due
decreti-legge sulla Magistratura onoraria hanno riaperto la questione.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Nell’ottica
della riforma Orlando il GOT non dovrebbe avere autonomia di gestione del
ruolo, ma dovrebbe essere di supporto all’ufficio del processo, svolgendo una
prestazione che non dovrebbe avere natura continuativa e stabile. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Nella
situazione attuale l’apporto della Magistratura onoraria appare necessario e
prezioso, ma occorrono interventi di razionalizzazione del sistema e che assicurino, al fi fuori di
ogni ipotesi di stabilizzazione, continuità ai got e Vpo che esercitano la
funzione da decenni, garantendo loro un’adeguata tutela assicurativa e
previdenziale. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">V’è
generale convergenza sul fatto che il tema della Magistratura onoraria meriti
un approfondimento a parte. E’ difficile, infatti, immaginare che gli onorari
si convertano al ruolo di ausilio
decisionale; e d’altra parte, secondo le previsioni del P.R.R.N. esso non
sembra essere la sede nella quale sarà
affrontato il ruolo della Magistratura
onoraria, perché l’ufficio del processo,
dovrebbe essere costituito da funzionari assunti come assistenti del giudice
e non attraverso l’inserimento in tale
ruolo degli onorari, sicché sarà necessario, nell’ottica di riforme del
processo civile, penale e dell’ordinamento, accendere un faro su questo
problema, che pure richiede una soluzione urgente per far sì che gli altri interventi
strutturali conservino la loro funzionalità e sistematicità. </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align:justify;text-indent:14.2pt;line-height:normal;margin:0cm 0cm 10pt;font-size:11pt;font-family:Calibri,sans-serif"><span style="font-size:15pt;font-family:"Baskerville Old Face",serif">Il
Coordinamento di AreaDG</span></p></div></div>