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Nella mia carriera non ho svolto personalmente indagini in materia di criminalità organizzata, ma della materia penitenziaria e anche della criminalità organizzata ho avuto forse almeno una “minima esperienza”.<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal style='text-indent:1.0cm'>Quando concludendo il mio articolo scrivevo testualmente “ Non si tratta di “allentare la guardia” di fronte alle organizzazioni mafiose ma di ricordare che in carcere non ci sono “organizzazioni”, ma persone” intendevo, ovviamente che in espiazione di pena detentiva vi sono appunto “persone” . Sottoposti ad indagini, processi ed esecuzione di pena sono appunto “persone”, singoli individui pur se condannati anche per reati associativi o comunque con l’aggravante associativa. Che le indagini abbiano investito il contesto “organizzazione “ e che anche in carcere operino, cerchino di operare, organizzazioni criminali mi è ben noto anche per una risalente esperienza come magistrato di sorveglianza per un quindennio dopo l’entrata in vigore della riforma penitenziaria del 1975. Magistrato di sorveglianza a Milano mi è capitato di interloquire a San Vittore, prima della istituzione delle carceri speciali, con Luciano Liggio e con diversi imputati del terrorismo di sinistra. Qualcuno chiedeva di parlare con il magistrato di sorveglianza per contestare la condizione carceraria e con accenti talora non propriamente rassicuranti; ricordo il colloquio molto teso con un imputato di una organizzazione terroristica di sinistra il quale poi, scarcerato per decorrenza termini, fu ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia. Ricordo l’incontro, con tratti surreali, tra una delegazione di detenuti ricoverati in infermeria guidata da Luciano Liggio e da uno delle BR. Ricordo anche i colloqui con una persona delle BR, che contestava la condizione carceraria, ma al fondo mi dava l’impressione di “benedire” la circostanza che l’arresto e la detenzione avessero forzatamente chiuso quella fase della sia vita. Nulla più che una mia soggettiva impressione nel contatto con una persona non pentita della sua appartenenza alla “organizzazione”.<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal style='text-indent:1.0cm'> Naturalmente una mia scheda piuttosto dettagliata fu ritrovata in una base delle BR. <o:p></o:p></p><p class=MsoNormal style='text-indent:1.0cm'>In quel periodo mi misurai con i problemi della prima attuazione della riforma penitenziaria in una situazione così complessa e drammatica nel confronto con magistrati straordinari ( cito solo i primi che mi vengono in mente) come il mio presidente Bruno Siclari, i presidenti Canepa a Genova, Zappa a Brescia, Margara a Firenze, e i più giovani come Giovanni Tamburino, con il quale ultimo condivisi poi dal 1981 l’esperienza di componente del Csm e il contributo alla elaborazione di quella che fu la “riforma Gozzini”. Non eravamo ingenui “buonisti” e, oso ricordarlo in questo momento difficile, diversi di noi erano impegnati nelle “correnti” della magistratura, tutte da MD a MI a Unicost.<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal style='text-indent:1.0cm'>Mi è capitato poi quale sostituto PG a Milano di occuparmi di esecuzione penale e di rappresentare il PG dinanzi al Tribunale di sorveglianza per diversi anni. Alla Procura di Milano mi sono occupato prevalentemente di fallimentare, societario e P.A, ma dal 2010, quale Procuratore della Repubblica ho seguito passo passo gli sviluppi conclusivi dell’indagine “Crimine/Infinito”, nata dalla collaborazione tra Milano e la Procura di Reggio Calabria (Pignatone e Prestipino) e coordinata magistralmente a Milano da Ilda Boccassini, con i sostituti Dolci e Storari. Una indagine che mi ha consentito di cogliere l’evoluzione del modo di operare delle organizzazioni mafiose e segnatamente della n’drangheta.<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal style='text-indent:1.0cm'>Il compito della magistratura di sorveglianza è straordinariamente difficile perché non si tratta di ricostruire ciò che è stato, ma di operare una prognosi su ciò che potrà essere. Il problema che tu poni, di accesso alle risultanze di indagini in corso, coperte da segreto, è un problema serio, ma si pone per molte situazioni che riguardano detenuti in espiazione di pena per fatti anche gravissimi, anche se non ergastolani ostativi. Ma tutti i magistrati, Pm, giudicanti e “sorveglianti”, non meno di quelli che operano nel civile, nel minorile etc si confrontano quotidianamente con situazioni difficili e spesso con scelte drammatiche. Professionalità, deontologia e umiltà di fronte al rischio dell’errore sono ciò che consente di fare questo “mestiere” difficile e affascinante.<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal style='text-indent:1.0cm'>Ti ringrazio ancora per il tuo messaggio che ha il pregio di mostrare come si possa proficuamente interloquire pur partendo da valutazioni, in tutto o in parte, diverse.<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal style='text-indent:1.0cm'>Edmondo Bruti Liberati<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal style='text-indent:1.0cm'><o:p> </o:p></p><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p><div><div style='border:none;border-top:solid #E1E1E1 1.0pt;padding:3.0pt 0cm 0cm 0cm'><p class=MsoNormal><b><span style='mso-fareast-language:IT'>Da:</span></b><span style='mso-fareast-language:IT'> Matteo Centini <matteo.centini@giustizia.it> <br><b>Inviato:</b> giovedì 13 maggio 2021 11:41<br><b>A:</b> ed.brutiliberati@gmail.com; 'area' <area@areaperta.it><br><b>Oggetto:</b> R: [Area] Corte Cost e ergastolo ostativo<o:p></o:p></span></p></div></div><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p><p class=MsoNormal>Mi permetto di chiosare l’articolo del dr. Bruti Liberati osservando che in carcere – per chi ha la minima esperienza di indagini di c.o. – ci sono eccome “organizzazioni” criminali, che proprio all’interno delle carceri si organizzano e strutturano esattamente come all’esterno.<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal>Non discuto il merito della sentenza in questo spazio, ma occorre che chi discute di questi temi ne abbia avuta una minima esperienza.<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal>Penso ad esempio al collegamento che si intende assicurare alla magistratura di sorveglianza “con tutte le autorità competenti in materia”, come se a fronte di una istanza di un detenuto per qualsiasi beneficio carcerario la Procura competente potesse comunicare alla magistratura di sorveglianza gli esiti delle indagini in corso per provare l’attualità del collegamento dell’istante con la sua organizzazione di appartenenza (che ne so, del tipo: il detenuto conserva ancora il suo ruolo di vertice della cosca come dimostra l’intercettazione ambientale del suo colloquio registrata in data…), con buona pace dell’efficacia delle indagini stesse e, in ultimo, del contrasto alla criminalità organizzata.<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal>Saluti<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal>Matteo Centini<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p><div><div style='border:none;border-top:solid #E1E1E1 1.0pt;padding:3.0pt 0cm 0cm 0cm'><p class=MsoNormal><b><span style='mso-fareast-language:IT'>Da:</span></b><span style='mso-fareast-language:IT'> Area <<a href="mailto:area-bounces@areaperta.it">area-bounces@areaperta.it</a>> <b>Per conto di </b><a href="mailto:ed.brutiliberati@gmail.com">ed.brutiliberati@gmail.com</a><br><b>Inviato:</b> giovedì 13 maggio 2021 09:47<br><b>A:</b> 'area' <<a href="mailto:area@areaperta.it">area@areaperta.it</a>><br><b>Oggetto:</b> [Area] Corte Cost e ergastolo ostativo<o:p></o:p></span></p></div></div><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p><p class=MsoNormal>Come capita il deposito delle motivazioni della Ordinanza 97/2021 della Corte Costituzionale ha avuto ben poco risalto sulla stampa, a differenza del precedente comunicato stampa. Eppure la motivazione offre spunti interessanti di riflessione. Mi permetto di diffondere un mio commento pubblicato su Il Dubbio di oggi 13 aprile 2021<o:p></o:p></p><p class=MsoNormal>Edmondo Bruti Liberati<o:p></o:p></p><div id=DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2><p class=MsoNormal><span style='mso-fareast-language:IT'><o:p> </o:p></span></p><table class=MsoNormalTable border=1 cellspacing=3 cellpadding=0 style='border:none;border-top:solid #D3D4DE 1.0pt'><tr><td width=55 style='width:41.25pt;border:none;padding:13.5pt .75pt .75pt .75pt'><p class=MsoNormal><a href="https://eur03.safelinks.protection.outlook.com/?url=https%3A%2F%2Fwww.avast.com%2Fsig-email%3Futm_medium%3Demail%26utm_source%3Dlink%26utm_campaign%3Dsig-email%26utm_content%3Demailclient&data=04%7C01%7Cmatteo.centini%40giustizia.it%7Cd0180fe0cfdf473fa26108d915eb69a7%7C792bc8b190884858b8302aad443e9f3f%7C0%7C0%7C637564923118467881%7CUnknown%7CTWFpbGZsb3d8eyJWIjoiMC4wLjAwMDAiLCJQIjoiV2luMzIiLCJBTiI6Ik1haWwiLCJXVCI6Mn0%3D%7C1000&sdata=0uLR%2FJEMqyUSnl%2F1WblE3i6PGkW9CrrMXaUsUxR4Zgk%3D&reserved=0" target="_blank"><span style='border:solid windowtext 1.0pt;padding:0cm;mso-fareast-language:IT;text-decoration:none'><img border=0 width=46 height=29 style='width:.4833in;height:.3in' id="Immagine_x0020_1" src="cid:image001.jpg@01D7481A.4E4C1EC0" alt="Immagine rimossa dal mittente."></span></a><span style='mso-fareast-language:IT'><o:p></o:p></span></p></td><td width=470 style='width:352.5pt;border:none;padding:12.75pt .75pt .75pt .75pt'><p class=MsoNormal style='line-height:13.5pt'><span style='font-size:10.0pt;font-family:"Arial",sans-serif;color:#41424E;mso-fareast-language:IT'>Mail priva di virus. <a href="https://eur03.safelinks.protection.outlook.com/?url=https%3A%2F%2Fwww.avast.com%2Fsig-email%3Futm_medium%3Demail%26utm_source%3Dlink%26utm_campaign%3Dsig-email%26utm_content%3Demailclient&data=04%7C01%7Cmatteo.centini%40giustizia.it%7Cd0180fe0cfdf473fa26108d915eb69a7%7C792bc8b190884858b8302aad443e9f3f%7C0%7C0%7C637564923118467881%7CUnknown%7CTWFpbGZsb3d8eyJWIjoiMC4wLjAwMDAiLCJQIjoiV2luMzIiLCJBTiI6Ik1haWwiLCJXVCI6Mn0%3D%7C1000&sdata=0uLR%2FJEMqyUSnl%2F1WblE3i6PGkW9CrrMXaUsUxR4Zgk%3D&reserved=0" target="_blank"><span style='color:#4453EA'>www.avast.com</span></a> <o:p></o:p></span></p></td></tr></table><p class=MsoNormal><span style='mso-fareast-language:IT'><o:p> </o:p></span></p></div></div></body></html>