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<p class="text-justify" style="text-align: justify;"><strong>75 anni dopo: il voto alle donne e le sfide, sempre aperte, per una democrazia inclusiva.</strong><strong>di Tania Groppi</strong></p>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;">Una coincidenza? Non direi proprio. Il 2 giugno del 1946 si realizzano due eventi di portata epocale nella storia d’Italia.</p>
<p class="text-justify" style="text-align: justify;">Il referendum istituzionale e l’elezione dell’Assemblea costituente pongono le fondamenta della Repubblica italiana, segnando il punto di svolta di un processo che porterà, con l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, a un ordinamento del tutto nuovo, non solo rispetto a quello fascista, ma anche allo Stato liberale prefascista. Un ordinamento inclusivo anziché escludente, rispettoso del pluralismo anziché a una dimensione, pacifista anziché imperialista.</p>
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<div class="pre" style="text-align: justify;"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/la-nostra-storia/1766-75-anni-dopo-il-voto-alle-donne-e-le-sfide-sempre-aperte-per-una-democrazia-inclusiva" target="_blank" rel="noopener noreferrer">https://www.giustiziainsieme.it/it/la-nostra-storia/1766-75-anni-dopo-il-voto-alle-donne-e-le-sfide-sempre-aperte-per-una-democrazia-inclusiva</a></div>
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