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<div class="pre" style="text-align: justify;"><strong><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;">La causa. Romanzo di Bruno Capponi</span></strong><br /><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;"><em>Recensione di Alfredo Storto</em> </span><br /><br /><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;">“Gli studiosi di problemi giudiziari sanno che per comprendere come funzionano le leggi di procedura bisogna conoscere da vicino la psicologia dei giudici e degli avvocati: solo così ci si accorge che in realtà i pregi o i difetti delle leggi non sono che le virtù o i vizi di coloro che le fanno vivere nella realtà dei processi”.</span><br /><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;">Così ammoniva Piero Calamandrei nei suoi Appunti sul professionismo parlamentare, pubblicati in Critica sociale del 5 ottobre 1956.</span><br /><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;">In effetti questa sembra essere l’anima del romanzo di Bruno Capponi, La causa, uscito nel 2019 per i tipi di Novecento editore e dedicato a quell’umanità varia e inesplicabile che popola a vario titolo gli uffici giudiziari civili. [...]<br /></span></div>
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<div class="pre" style="text-align: justify;"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/attualita-2/1946-la-causa-romanzo-di-bruno-capponi-recensione-di-alfredo-storto"><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;">https://www.giustiziainsieme.it/it/attualita-2/1946-la-causa-romanzo-di-bruno-capponi-recensione-di-alfredo-storto</span></a></div>
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