<html xmlns:v="urn:schemas-microsoft-com:vml" xmlns:o="urn:schemas-microsoft-com:office:office" xmlns:w="urn:schemas-microsoft-com:office:word" xmlns:m="http://schemas.microsoft.com/office/2004/12/omml" xmlns="http://www.w3.org/TR/REC-html40"><head><meta http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=iso-8859-1"><meta name=Generator content="Microsoft Word 15 (filtered medium)"><!--[if !mso]><style>v\:* {behavior:url(#default#VML);}
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Con essa, l’ANM ribadisce la centralità delle attitudini e delle competenze organizzative nell’individuazione delle persone chiamate ad esercitare funzioni semi-direttive, in una prospettiva necessariamente orientata al miglioramento del servizio che la giustizia offre ai consociati.<o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>Magistratura democratica condivide altresì l’auspicio formulato dall’ANM e rivolto al legislatore in merito alla necessità di determinare i parametri di valutazione in modo che la ineliminabile discrezionalità del Consiglio superiore possa essere esercitata in modo autenticamente trasparente (e, dunque, concretamente controllabile): tanto nel momento in cui è chiamato a selezionare il magistrato cui attribuire responsabilità organizzative e quanto nel momento in cui è chiamato a valutare – all’esito del primo quadriennio – se questi debba o meno essere confermato nell’esercizio di quelle funzioni. Come risulta condivisibile l’invito – rivolto al legislatore – a «rivalutare la congruità del numero dei semidirettivi in un’ottica di migliore efficienza del servizio giustizia» (in alcune realtà territoriali non coerenti con le reali necessità organizzative) e ad introdurre la previsione «che coloro che ricoprono incarichi semidirettivi non possano presentare domanda per altro incarico semidirettivo almeno prima di aver completato il periodo di durata dell’incarico medesimo».<o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>Ma si poteva fare di più. <o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>Un emendamento – che ha raccolto sette voti favorevoli, quindici astensioni (che fanno sperare si possa tornare sulla questione) e solo tredici voti contrari – avrebbe potuto introdurre un forte segnale di cambiamento. <o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>Si allude alla proposta di sollecitare il legislatore a prevedere la necessità che chi abbia rivestito incarichi direttivi o semi-direttivi debba necessariamente – quale criterio di legittimazione per proporre una nuova domanda – esercitare funzioni non direttive o semidirettive per un lasso di tempo non simbolico. <o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>La necessità di quello che alcuni – in modo non troppo elegante – hanno chiamato un “bagno di giurisdizione” è, secondo alcuni, una misura “populista”; e che, a detta di altri, comporta una perdita di competenze organizzative di chi ha già positivamente esercitato una certa funzione.<o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>Magistratura democratica è consapevole del fatto che l’accoglimento di una simile proposta comporterebbe “come prezzo da pagare” una perdita di competenze e sacrificherebbe le esperienze di molti dirigenti che – in contesti difficili e con generosità – mettono a servizio della giurisdizione dedizione e intelligenza organizzativa. <o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>Tuttavia, si tratterebbe di una perdita solo limitata nel tempo e necessaria a promuovere un cambiamento culturale. L’accoglimento di una simile proposta avrebbe infatti un forte impatto, crediamo non solo simbolico. La riforma del 2006 – da un lato – ha determinato un aumento della cultura organizzativa media dei magistrati con funzioni direttive e semidirettive; tuttavia, la stessa riforma ha, dall’altro lato, introdotto nel corpo della magistratura un’idea di meritocrazia che è stata profondamente malintesa: idea per cui chi è investito di responsabilità organizzative è necessariamente “più meritevole” di chi non le esercita; idea per cui chi riveste funzioni organizzative diventa “capo” di qualcosa; idea per cui chi esercita funzioni organizzative entra in un circuito parallelo per cui risulta quasi disdicevole la dismissione dei galloni e il ritorno alle ordinarie funzioni giudiziarie.<o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>Di qui l’affermarsi dell’idea che esistano una “magistratura alta” e una “magistratura bassa”; di qui l’idea di carriera, gli appetiti, le richieste di raccomandazioni, gli scambi che purtroppo tutti abbiamo imparato a conoscere.<o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>L’introduzione di un ulteriore criterio di legittimazione che preveda il necessario ritorno alle ordinarie funzioni giudiziarie (non direttive o semi-direttive) avrebbe l’importante effetto di ricordare a ciascun magistrato che la sua prima responsabilità è quella di provare a rendere giustizia nel caso concreto; che l’esercizio della funzione giudiziaria è responsabilità in sé nobile e difficile; che è nell’esercizio della funzione giudiziaria che ciascuno deve spendere al massimo grado le proprie competenze professionali ed umane; che è lì che si deve manifestare il vero “merito”.<o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>In un momento in cui la storia impone alla magistratura di confrontarsi con le patologie emerse, Magistratura democratica ritiene che una simile misura ricorderebbe a ciascun magistrato la centralità del lavoro giudiziario e che è lì – e non altrove – che risiede il “senso ultimo” della sua professionalità.<o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>Roma, 10 novembre 2021.<o:p></o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:8.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'><o:p> </o:p></span></span></p><p class=MsoNormal align=right style='text-align:right;text-indent:7.1pt;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><i><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'>L’Esecutivo di Magistratura democratica<o:p></o:p></span></i></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify;line-height:115%'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='font-size:14.0pt;line-height:115%;font-family:"Garamond",serif'><o:p> </o:p></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><a name="_Hlk39137008"><span style='font-size:13.0pt;font-family:"Garamond",serif;mso-fareast-language:IT'>--<o:p></o:p></span></a></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='mso-bookmark:_Hlk39137008'><span style='font-size:13.0pt;font-family:"Garamond",serif;mso-fareast-language:IT'>Magistratura democratica<o:p></o:p></span></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='mso-bookmark:_Hlk39137008'></span></span><a href="http://www.magistraturademocratica.it"><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='mso-bookmark:_Hlk39137008'><span style='font-size:13.0pt;font-family:"Garamond",serif;mso-fareast-language:IT'>www.magistraturademocratica.it</span></span></span><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='mso-bookmark:_Hlk39137008'></span></span></a><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='mso-bookmark:_Hlk39137008'><span style='font-size:13.0pt;font-family:"Garamond",serif;mso-fareast-language:IT'><o:p></o:p></span></span></span></p><p class=MsoNormal style='text-align:justify'><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='mso-bookmark:_Hlk39137008'></span></span><a href="mailto:md@magistraturademocratica.it"><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='mso-bookmark:_Hlk39137008'><span style='font-size:13.0pt;font-family:"Garamond",serif;mso-fareast-language:IT'>md@magistraturademocratica.it</span></span></span><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'><span style='mso-bookmark:_Hlk39137008'></span></span></a><span style='mso-bookmark:_Hlk39137008'></span><span style='mso-bookmark:_Hlk69738524'></span><span style='font-size:13.0pt;font-family:"Garamond",serif;mso-fareast-language:IT'><o:p></o:p></span></p><p class=MsoNormal><o:p> </o:p></p></div></body></html>