<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<div class="pre" style="text-align: justify;"><strong><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;">Disorientamenti sul controllo preliminare della competenza nell’esecuzione forzata (in difesa dei giudici dell’esecuzione)</span></strong><br /><em><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;">di Bruno Capponi</span></em><br /><br /><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;">Sommario: 1. Principi generali sul controllo preliminare della competenza tra processo di cognizione e processo di esecuzione forzata - 2. Perché la Cassazione giudica il g.e. non legittimato a richiedere il regolamento d’ufficio in caso di conflitto (art. 45 c.p.c.) e come tale “regola” possa risultare compatibile con l’art. 50 c.p.c. - 3. Problemi particolari posti dall’art. 26 bis, comma 1, c.p.c. nelle espropriazioni presso terzi a carico della p.a. (l’arte di fare confusione) - 4. L’auspicio è che la Cassazione restituisca al giudice dell’esecuzione il potere di essere anzitutto il giudice della propria competenza.</span></div>
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<div class="pre" style="text-align: justify;"><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/processo-civile/2144-disorientamenti-sul-controllo-preliminare-della-competenza-nell-esecuzione-forzata-in-difesa-dei-giudici-dell-esecuzione">https://www.giustiziainsieme.it/it/processo-civile/2144-disorientamenti-sul-controllo-preliminare-della-competenza-nell-esecuzione-forzata-in-difesa-dei-giudici-dell-esecuzione</a></span></div>
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