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<p>Allego uno stralcio della intervista resa a Repubblica dalla
collega Cinzia Barillà, in merito al noto esito infausto
dell'ultimo concorso scritto in magistratura :</p>
<p>"<i>A</i><i>Il nostro concorso già da tempo si sta sempre più
modulando come una selezione di secondo livello, voglio dire che
spesso ci si possono accostare solo i giovani che hanno
partecipato al tirocinio negli uffici giudiziari o frequentato
scuole di preparazione al concorso, talvolta già avvocati o
dottori di ricerca o funzionari in altre pubbliche
amministrazioni dello Stato, che sono così riusciti a mantenersi
per anni allenati nello studio. </i><b><i>Alcuni di loro si
formano anche nei nostri uffici, quindi mi domando se oltre al
diritto di essere selettivi, abbiamo anche il dovere di
interrogarci in ordine a quello che siamo stati in grado di
trasmettere loro</i></b>".</p>
<p>Immagino che il riferimento contenuto nella risposta
all'intervistatore fosse ai tirocinanti che hanno svolto un
periodo di formazione negli uffici giudiziari ex art. 73 L.
98/2013. Premetto che io non ho trasmesso loro proprio nulla,
perchè fin dall'inizio mi sono rifiutato di dare il consenso a
tenerli con me, a differenza di molti altri colleghi che, per
spirito di servizio, o più spesso per non perdere rispetto ai
concorrenti un titolo da inserire nel proprio curriculum, utile
per avanzare in carriera, hanno aderito con il consueto entusiasmo
alla iniziativa. Molti di quei colleghi pubblicamente lodavano
l'apporto che i tirocinanti fornivano agli uffici giudiziari, ma
in privato si lamentavano del fatto che i loro novelli discepoli
non erano in grado di comprendere un qualsiasi testo scritto e di
mettere insieme due parole. Personalmente penso che alla fine i
nodi vengono al pettine : i tirocini giudiziari hanno
rappresentato la più grande panzanata tra tutte quelle inventate
negli ultimi cinque decenni da una parte della magistratura
associata. Mancava la prova del nove, che è stata fornita
dall'esito del concorso. Effettivamente dovremmo interrogarci, ma
non sulle nozioni che i giudici sono stati in grado di fornire ai
tirocinanti. Dovremmo interrogarci sul perchè simili str... , ehm
simili stranezze vengono indicate come il rimedio ai problemi
della giustizia, e non come una delle manifestazioni del problema
stesso.</p>
<p>FELICE PIZZI ( Giudice del Tribunale di Napoli )<br>
</p>
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