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<div class="v1v1pre" style="text-align: justify;"><strong><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;">Tutta un’altra storia</span></strong><br /><em><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;">Recensione di Dino Petralia</span></em><br /><br /><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;">Si può decidere di scrivere per inseguire un sogno, per lanciare una protesta, un’accusa sociale, oppure per consacrare una confessione o togliersi uno scrupolo. Ma si può scrivere anche per omaggio, confezionando una storia dedicata, un dono al sentimento di riconoscenza. Ed è il caso di “Tutta un’altra storia”, racconto di verità intima di un figlio che ha perso il padre per mano mafiosa e che, con orgogliosa resistenza, ma senza salvifici velleitarismi, asseconda con la scrittura l’affettuosa presunzione di cambiare la tragica vicenda, ricostruendola a modo suo nel doloroso intento di riappropriarsi del genitore. [...]</span></div>
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<div class="v1v1pre" style="text-align: justify;"><span style="font-family: book antiqua, palatino, serif;"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-e-societa/2620-tutta-unaltra-storia-recensione-di-dino-petralia" target="_blank" rel="noopener noreferrer">https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-e-societa/2620-tutta-unaltra-storia-recensione-di-dino-petralia</a></span></div>
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