<html><head><meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" /></head><body style='font-size: 10pt'>
<div class="v1pre"><span style="font-family: 'book antiqua', palatino, serif; font-size: 11pt;"><a href="https://www.giustiziainsieme.it/it/diritto-e-processo-amministrativo/2974-il-collegio-consultivo-tecnico-organismo-atipico-di-mediazione-e-di-conciliazione-in-ambito-pubblicistico" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Il Collegio consultivo tecnico, organismo atipico di mediazione e di conciliazione in ambito pubblicistico</a> di Fabio Francario </span></div>
<div class="v1pre"><br /><span style="font-family: 'book antiqua', palatino, serif; font-size: 11pt;">Sommario: 1.- L’incertezza dei precedenti interventi normativi. 2.- Brevi cenni alla disciplina dell’istituto nel nuovo codice. 3.- Le forme di ADR tradizionalmente ammesse in ambito pubblicistico: i ricorsi amministrativi e l’arbitrato. 4.- Il CCT come nuova e atipica forma di ADR concepita per assicurare la tutela in forma specifica dell’interesse alla realizzazione dell’opera. 5.- Le chiare indicazioni del legislatore nel senso della creazione di nuova e atipica forma di ADR.</span><br /><br /><span style="font-family: 'book antiqua', palatino, serif; font-size: 11pt;">«Quella del collegio consultivo tecnico è sicuramente una figura enigmatica. </span><br /><br /><span style="font-family: 'book antiqua', palatino, serif; font-size: 11pt;">Basti pensare, solo per fare due esempi, alla difficoltà di conciliare la tensione verso gli estremi del collegio arbitrale e, al tempo stesso, dell’organismo meramente consultivo o verso gli estremi, anch’essi antitetici, del requisito dell’indipendenza o del rapporto fiduciario richiesti ai suoi membri rispetto alle parti.»</span></div>
</body></html>